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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Matteo Renzi in Fvg, la visita lampo del piccolo democristiano fiorentino

Matteo Renzi in Fvg, la visita lampo del piccolo democristiano fiorentino

Trieste - La nomenklatura - nel nostro caso il segretario del Pd triestino Francesco Russo - bussa alla porta del rottamatore, ma il sindaco di Firenze è già sceso: quest'emblematica immagine riassume la strategia politica di Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd, sbarcato venerdì 12 ottobre in Friuli Venezia Giulia col suo camper su cui campeggia la scritta "Adesso!"

Nella tappa triestina, Renzi ha percorso un centinaio di metri sulle Rive, dove da alcuni giorni sfila il circo della Barcolana, attorniato da una piccola folla di giornalisti, cineoperatori e fotografi. Dalle barche si sente urlare "Renzi!". Lui stringe mani e sorride, in mezzo all'ex sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello, riferimento regionale dei renziani, e al sindaco di Trieste Roberto Cosolini.

Curiosità e tante foto tra i passanti delle Rive, da cui si coglie qualche commento: "che giovane! Quanti anni ha?" "È lui la vera novità della politica italiana". Per la cronaca, Renzi è nato a gennaio del 1975.

Interpellato dai cronisti sulle regionali, Renzi ha affermato che "Debora Serracchiani è il candidato in Friuli Venezia Giulia e le faccio di cuore il mio in bocca al lupo. Spero che la Serracchiani riesca nell'impresa di recuperare questa regione e che ci sia il massimo consenso nei suoi confronti".

Quanto a Illy, che nei giorni scorsi aveva avuto parole di stima per Renzi e si era offerto di correre per la Regione qualora Debora Serracchiani si fosse tirata indietro, il sindaco di Firenze ha detto che "Riccardo Illy è un grande imprenditore ed è stato un ottimo sindaco e governatore. Spero, penso e credo che se Illy ha voglia di dare una mano al futuro dell'Italia è una cosa importante che sarà ben accettatta da tutti coloro che vogliono il bene dell'Italia. Spero che lui lo faccia".

Sulle Rive anche una delegazione di operai delle imprese cittadine in crisi, a cui Renzi ha stretto la mano e garantito solidarietà.

Quindi Renzi si è espresso a tutto campo sulla politica nazionale. La legge elettorale "è vergognosa. Spero che i politici in parlamento non riescano nel record di peggiorarla. L'unica legge elettorale che funziona è quella dei sindaci".

E, sulla recente sentenza in materia di stipendi alle alte cariche pubbliche, ha commentato: "È allucinante che non si possa intervenire sulla retribuzione degli alti managers di stato". Renzi ha dichiarato che la sentenza "dà un senso di lontanza impressionante dalle esigenze dei cittadini".

In tema di enti locali, si dichiara pienamente d'accordo con Napolitano: "L'opinione del Presidente della Repubblica è sempre un punto di riferimento".

"Poi rimane un problema: chi ruba, ruba indipendentemente dall'istituzione che serve. Vanno quindi vanno suddivisi due aspetti: occorre razionalizzare le istituzioni a partire dalle regioni ma bisogna anche avere grande determinazione nel colpire chi non e' trasparente e nel realizzare la legge anti corruzione che spero il Parlamento licenzi presto", ha concluso Renzi.


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