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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Far East Film Festival 2014: Gelso d'Oro a The Eternal Zero

Far East Film Festival 2014: premio al Giappone

Gli spettatori del Far East Film Festival, che dal 1999 sono l’unico giudice dei titoli in concorso, scelgono il Giappone. Il melodramma bellico The Eternal Zero di Yamazaki Takashi si porta a casa l'ambito Gelso d’Oro 2014!

Sul secondo gradino del podio si è classificato l’apprezzatissimo legal drama sudcoreano The Attorney (incoronato, però, dagli accreditati Black Dragon con il Gelso Nero 2014), mentre la medaglia di bronzo è andata al melò filippino Barber’s Tale (dieci minuti di applausi per la protagonista Eugene Domingo).

I web-giurati di MYmovies, infine, hanno preferito (media vota altissima!) Thermae Romae II dell’irresistibile Takeuchi Hideki, regista con la erre maiuscola e… virtuoso del karaoke! Dopo nove giorni di proiezioni e incontri al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, e di coloratissime incursioni nel centro cittadino (oltre 60, quest’anno, gli appuntamenti legati al FEFF), è dunque tempo di bilancio per il sedicesimo capitolo.

Un’edizione che, idealmente, si può riassumere attraverso le parole del grande produttore e distributore americano Michael Werner, presidente della Fortissimo Films, premiato con il Gelso d’Oro 2014 alla Carriera: «Il festival è davvero straordinario e Udine è una città davvero cool. Le reazioni del pubblico ai film in programma, poi, non possono che rappresentare una fonte d'ispirazione per il mio lavoro e per tutti quelli che, come me, credono ancora nel cinema». Un pubblico fedele, fedelissimo, europeo e internazionale, composto da giornalisti, critici, studenti, esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, da gente che ama le visioni d’Oriente.

Senza, ovviamente, dimenticare il prezioso contributo dei 150 volontari che hanno affiancato lo staff. Altre cifre? A dispetto delle previsioni meteo quasi apocalittiche, il festival ha sostanzialmente raggiunto e superato le ottime soglie del 2013: 55 mila spettatori in sala, 1225 accreditati (le provenienze coprono, in totale, 16 nazioni), 125 mila euro d’incasso (tra sbigliettamenti e accrediti). Diverse migliaia, inoltre, le persone messe in circolo dal fitto calendario degli Eventi, paralleli al calendario cinematografico e culminati, ancora una volta, nell’affollatissimo Far East Cosplay Contest del 27 aprile. Un anno fa, il quindicesimo Far East Film Festival si chiudeva sotto il segno di una promessa: «Non ci arrenderemo mai!». Una promessa dentro cui abitavano due diversi stati d’animo: l’amarezza per i massicci tagli finanziari subiti e l’orgoglio per esserne usciti a testa alta. Il FEFF 16 si è chiuso, invece, con una citazione tratta dallo splendido action thriller sudcoreano Cold Eyes: «Quando si è stanchi, si perde. Quando si è pazzi, si vince. E noi non siamo affatto stanchi. Let’s start again!».

Il FEFF 17 è dietro l’angolo.

Il peplum fantasy Thermae Romae chiude FEFF 16

Il pemplum fantasy Thermae Romae chiude FEFF 16

Con Thermae Romae II, che a poco meno di una settimana dall’uscita nelle sale giapponesi ha già superato gli incassi (astronomici) del primo capitolo, si chiude sabato 3 maggio la sedicesima edizione del Far East Film Festival. Una Closing Night di grande respiro dove brillano anche la love story metropolitana Shift della regista filippina Siege Ledesma, incoronata all’Asian Film Festival di Osaka, e la dolce comedy nipponica My Pretend Girlfirend di Yakumo Saiji, a Udine in prima mondiale. Ma torniamo, per un attimo, nell’antica Roma…

Lo avevamo lasciato alle prese con le terme di Adriano e lo ritroviamo alle prese con un bagno termale da incastonare dentro il Colosseo, per la gioia dei gladiatori acciaccati: riecco il baldo architetto Lucius Modestus (il super divo Abe Hiroshi), che non ha perso l’abitudine di viaggiare nel tempo tra le tuniche del passato remoto e l’hi-tech del Giappone contemporaneo, e riecco Takeuchi Hideki, già autore dell’ormai glorioso Thermae Romae. Ancora una volta, dunque, il primo domicilio occidentale della saga peplum fantasy è il Far East Film Festival, raggiunto giovedì sera dallo stesso Takeuchi Hideki (protagonista di un estemporaneo karaoke… pucciniano!) dopo l’immancabile gita a Venezia.

Un uomo che dà del tu al divertimento e ai sorrisi, come del resto sa bene chi frequenta il suo cinema: humour garantito, assieme a set monumentali, location mozzafiato e, va detto, una straordinaria potenza visiva.

Come il primo capitolo (che, ricordiamo, uscirà nelle sale italiane a giugno grazie alla Tucker Film), anche il sequel entusiasmerà il popolo fareastiano e i numerosissimi fans occidentali. Classe 1966, Takeuchi Hideki ha iniziato a lavorare per Fuji Television e, nel 1996, ha diretto la prima delle sue serie per il canale televisivo. Nel 1998 ha vinto il premio come miglior regista ai Television Drama Academy Awards per Just a Little More, God e, successivamente, lo ha conquistato altre tre volte. Il debuttato nei lungometraggi risale invece al 2009, con la commedia musicale in due parti Nodame Cantabile, seguita poi da Thermae Romae: la via che dal Giappone lo ha condotto fino al FEFF di Udine.

La Cineteca del Friuli protagonista al Salone del Libro di Torino.

La Cineteca del Friuli protagonista al Salone del Libro di Torino

Gemona (Ud)- In corrispondenza del centenario della Grande Guerra, la XXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma al Lingotto Fiere dall’8 al 12 maggio, riserverà particolare attenzione ai temi legati al conflitto e in diversi appuntamenti saranno utilizzate le immagini custodite nel fondo Grande Guerra della Cineteca del Friuli.

L’appuntamento più significativo è per sabato 10 maggio alle 20 nella Sala Rossa. Lo storico Giovanni De Luna, affiancato dall’attore Alessandro Sperduti, condurrà un reading-concerto, con letture sulla Grande Guerra dai testi di grandi autori e l’accompagnamento dal vivo di un ensemble d'archi. Sullo schermo, a dar corpo alle parole, scorreranno le immagini dal fondo Grande Guerra della Cineteca scelte dallo storico Gabriele D'Autilia e da Luca Giuliani in collaborazione con l'Istituto Luce. La selezione riguarda materiali rari, recentemente acquisiti, che interessano in particolare il territorio del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. La presentazione è resa possibile dal nuovo laboratorio digitale della Cineteca del Friuli, dove le vecchie pellicole sono state digitalizzate e le immagini rese nuovamente disponibili per la visione. Dopo questa prima occasione torinese, saranno organizzate a breve delle proiezioni in Friuli Venezia Giulia.

Il recupero di questi preziosi documenti filmati è il risultato di tre anni di ricerche della Cineteca del Friuli negli archivi internazionali. Oltre alle immagini identificate negli Stati Uniti, in particolare al NARA (National Archives and Records Administration) e alla Library of Congress, grazie a una serie di accordi e di scambi sono state recuperate dall'Imperial War Museum di Londra e dall’Etablissement de communication et de production audiovisuelle de la Défense (ECPAD) di Parigi le immagini girate rispettivamente dalle truppe inglesi e francesi lungo la linea del Piave all'indomani di Caporetto e - a seguire - attraverso tutto il Friuli in occasione della controffensiva alleata del 1918.

Gran parte dei materiali è ancora in lavorazione per le opportune descrizioni, catalogazioni e identificazioni di luoghi, persone e vicende, ma molti sono già consultabili sul canale YouTube della Cineteca del Friuli (si può accedere direttamente dal sito della Cineteca: www.cinetecadelfriuli.org), dove, oltre alle immagini nuove, si trovano i filmati recuperati anni addietro e pubblicati nel 2006 nell'ormai celebre dvd Doppio Sguardo sulla Grande Guerra a cura di Lucio Fabi e Giampaolo Penco.

Le immagini dal fondo della Cineteca del Friuli insieme a quelle dell’Istituto Luce corredano anche lo stand sulla Grande Guerra della Regione Veneto (con cui già nel 2006 la Cineteca ha stipulato una convenzione per il deposito e la conservazione a Gemona, nell’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, dei materiali della Mediateca di Mestre), presente al Salone in qualità di regione ospite. La Cineteca ha approntato tre filmati relativi al Veneto, da circa dieci minuti l'uno, con riprese realizzate dietro la linea del Piave, dopo Caporetto, dalle truppe americane, francesi e inglesi in azione negli stessi luoghi: un’occasione per gli storici per mettere a confronto vicende militari e modalità diverse di propaganda.

Infine, la stessa Cineteca del Friuli sarà presente al Salone con le proprie pubblicazioni nello stand dell'Istituto Luce.

 

 

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