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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Apre Far East Film: un grande festival pop

Apre Far East Film il festival pop nato a Udine

 

Con le prime internazionali di Aberdeen e Fuku-chan prende il via la 16ª edizione del Far East Film Festival.

Per l'attesa  opening night, ieri sera, red carpet e un teatro Giovanni da Udine, trasformato in un colorato set fantapop. Ad aprie la serata la divertente sigla del regista Matteo Oleotto. 

 

"Ancora una volta cerchiamo di rubare un pezzo d'Asia e di raccontarvi un mondo diverso, che non è poi così lontano dal nostro", dice una emozionata Sabrina Baracetti, inventrice geniale, con Thomas Bertacche di un festival che parla la lingua del cinema asiatico e che ci racconta i mutamenti e le pene degli abitanti di Hong Kong, i desideri e le ambizioni della nuova classe media cinese e gli amori dei giovani di Manila.

Con Baracetti, a fare gli onori di casa, il sindaco di Udine, Furio Honsell, habitué del festival  e l'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, che hanno dato il benvenuto al pubblico e alle molte star del cinema presenti in sala, dove segnaliamo anche la presenza del direttore del festival di Roma Marco Müller, del critico Tatti Sanguineti e dei "nostri"Matteo Oleotto (Zoran il mio nipote scemo) e Carlo Zoratti (The Special Need).

"Per nove giorni, ha commentato Furio Honsell, diventiamo, con questo straordinario appuntamento il centro del mondo."

"Un grande festival autenticamente popolare, ha poi concluso Gianni Torrenti, per la prima volta sul palco del Feff, che ogni anno anno ci stupisce e ci diverte".

Luci puntate e applausi calorosi agli ospiti, star indiscusse come il re dell'action  Dante Lam e il genio hongkonghese Pang Ho-Cheng.

La serata ha poi proseguito con le  anteprime internazionali annunciate di "Aberdeen,"dramma borghese di Pang Ho-cheung, e "Fuku-chan of FukuFuku Flats",  commedia surreale di Fujita Yosuke.

Ma il programma del Festival e' molto di più. 60 i titoli in programma per raccontare la migliore produzione popolare asiatica: 15 anteprime internazionali, 23 europee, 2 world premiere (la love story nipponica My Pretend Girlfriend e il peplum fantasyThermae Romae 2, in contemporanea con l’uscita giapponese). Blockbuster, futuri cult movie, outsider degni di scommessa e, come sempre, ottimi fuori pista d’autore. 9 differenti realtà produttive (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso che non discrimina le opere commerciali di qualità ma punta a mettere a fuoco l’intero arco della produzione asiatica sia in versione più colta che popolare.

Segnaliamo che quest'anno, per la prima volta, i riflettori si accenderanno sul pianeta del documentario: visibili tra gli altri, Boundless (girato sui set di Johnnie To) e The Search for Weng Weng, che riporta agli onori della cronaca il più pazzo degli attori asiatici: un nano seduttore, esperto di kung fu, che negli anni Settanta faceva il James Bond filippino! Il doppio focus 2014, invece, sarà dedicato al cinema hongkonghese e all’Imperatore dell’action, Dante Lam, mentre dal Giappone arriveranno sei capolavori del maestro Yasujiro Ozu, restaurati digitalmente dalla major nipponica Shochiku. I film – in formato 2K – saranno distribuiti nelle migliori sale italiane dalla Tucker nel 2015.

Il titolo più atteso e più esplosivo domenica 27 aprile. Da non perdere,  sul grande schermo udinese del teatro Giovanni da Udine, le sequenze mozzafiato di The Raid 2: Berandal, il super action di Gareth Evans (film a sorpresa della sedicesima edizione). Sequel di un altro “oggetto di culto”, The Raid: Redemption (il remake hollywoodiano sta scalpitando sulla rampa di lancio), anche il nuovo capitolo veste i colori produttivi dell’Indonesia: il gallese Evans, infatti, si è trasferito da anni nel cuore dell’Asia, dopo essersi innamorato del pencak silat, cioè delle arti marziali indonesiane.

Tra i numerosi ospiti della sedicesima edizione, infine, ricordiamo il gigante hongkonghese Fruit Chan (presente a Udine con l’attesa black comedy The Midnight After) e il grande distributore americano Michael Werner, presidente della Fortissimo Films, che verrà premiato questa sera, con il Gelso d’Oro 2014.

Poker d’assi per l’apertura e la chiusura del Far East Film Festival 16 edizione.

Poker d’assi per l’apertura e la chiusura del Far East Film Festival 16 edizione

Udine – Quattro prime internazionali che, spaziando tra commedia e dramma d’autore, sono già destinate a lasciare il segno.

Dal grandissimo ritorno del bad boy hongkongese Pang Ho-cheung, con Aberdeen, alle dolcezze surreali di Fuku-chan of FukuFuku Flats, dalla love story filippina Shift all’irresistibile Thermae Romae II, l’opening night del 25 aprile e la closing night del 3 maggio condenseranno alcuni tra i migliori titoli del nuovo cinema asiatico.

Ricordiamo che la prevendita per il film d’apertura, Aberdeen, sarà attiva da martedì 22 aprile alla cassa del cinema Visionario. 

Se il Teatro Nuovo, ancora una volta, sarà la base operativa del Festival, non bisogna dimenticare che spetterà al Visionario il compito di ospitare l’attesa pre-apertura di giovedì 24 aprile.

Una serata davvero imperdibile, con la prima italiana di Thermae Romae (il mitico peplum fantasy uscirà poi nelle migliori sale italiane a giugno, grazie allaTucker Film) e due super ospiti: Fujita Yosuke e Oshima Miyuki, rispettivamente regista e protagonista di Fuku-chan of FukuFuku Flats.

Ma andiamo ora a conoscere, più da vicino, i due film dell’opening night, cominciando dalla partitura altmaniana di Aberdeen. Ognuno nasconde un segreto. La famiglia di Wai-ching ne nasconde molti. Il marito la tradisce con una giovane infermiera, il fratello non sopporta di essere toccato dalla moglie, una splendida modella, il patriarca organizza cerimonie funebri per espiare le colpe degli avi. Pang Ho-cheung (super ospite della serata) costruisce una struttura a mosaico dove ogni storia si intreccia alle altre dipingendo il ritratto amaro di una famiglie e di una Hong Kong con molte più ombre che luci.

Dolce e surreale, Fuku-chan of FukuFuku Flats racconta invece la storia di Tatsuo, un imbianchino perennemente single che trascorre le proprie giornate tra il lavoro e il cazzeggio con gli amici: un bizzarro gruppo di loser… La nuova commedia di Fujita Yosuke è il primo film giapponese che coinvolge una family produttiva e distributiva internazionale (i colori italiani sono rappresentati dalla Tucker Film).

Ed ecco, quindi, la doppietta finale del 3 maggio. Con il suo sguardo contemporaneo e brillante sulla «generazione dei call center», Shift (opera prima della regista Siege Ledesma) si è aggiudicato il Gran Premio all’Asian Film Festival di Osaka e testimonia il momento d’oro del nuovo cinema filippino. Una godibilissima commedia romantica dove la giovane protagonista si trova costretta, come tanti (troppi) coetanei, ad archiviare la laurea e a chiudere i sogni in un cassetto. Ma l’amore è in agguato…

Lo avevamo lasciato alle prese con le terme di Adriano e lo ritroviamo alle prese con un bagno termale da incastonare dentro il Colosseo, per la gioia dei gladiatori acciaccati… Il baldo architetto Lucius Modestus fa ritorno a Udine con il sequel di Thermae Romae, ancora griffato da Takeuchi Hideki, e non perde l’abitudine di viaggiare nel tempo, fra l’Antica Roma e il Giappone contemporaneo! Set monumentali, location mozzafiato, risate garantite.

Il fantasy nipponico “Thermae Romae 2” approderà a Udine per il Far East Film Festival.

Il fantasy nipponico “Thermae Romae 2”, produzione approderà a Udine

Udine – Nell’arco di un mese, il più famoso peplum fantasy nipponico  traslocherà in Italia: stiamo parlando di Thermae Romae, ovviamente, che da giugno approderà nelle nostre migliori sale italiane grazie alla friulana Tucker Film, e stiamo anche parlando di Thermae Romae 2, l’attesissimo sequel, che il 3 maggio chiuderà in anteprima il Far East Film Festival 16 edizione.

Proprio il grande festival udinese, due anni fa, aveva presentato il cult di Takeuchi Hideki, scatenando l’entusiasmo del popolo fareastiano, e adesso, appunto, quell’entusiasmo sta per essere pienamente ripagato… 

Tratto dal manga di Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, il primo Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo nipponico Abe Hiroshi, assolutamente perfetto per il ruolo): un aitante architetto dell’Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo! Il film, girato a Cinecittà e nei dintorni della Capitale, pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all’uso del Latino (qualche prof impugnerà la penna rossa) e ad arie d’opera (tra cui la Marcia trionfale dell’Aida). La sceneggiatura accumula gag su gag, sfruttando con invidiabile creatività l’artificio del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all’accuratezza dell’intera operazione.

La stessa accuratezza, la stessa grandezza visiva, con cui Takeuchi Hideki ha “impaginato” Thermae Romae 2, riconfermando il cast e il meccanismo narrativo:set monumentali, oltre 5000 comparse, location mozzafiato (il film è stato girato tra la Bulgaria e il Giappone). Cosa capiterà, dunque, a Lucius Modestus?Dopo aver progettato le sontuose terme di Adriano, fulcro del capitolo numero 1, il baldo architetto dovrà misurarsi con un altro ingaggio: progettare un bagno termale dentro il Colosseo, per dare sollievo ai gladiatori acciaccati e feriti…

Nato nel 1966, Takeuchi Hideki - che sarà uno degli ospiti VIP del Festival di Udine - ha iniziato a lavorare per Fuji Television e, nel 1996, ha diretto la prima delle sue serie per il canale televisivo. Nel 1998 ha vinto il premio come miglior regista ai Television Drama Academy Awards per Just a Little More, Gode, successivamente, lo ha conquistato altre tre volte. Il debuttato nei lungometraggi risale invece al 2009, con la commedia musicale in due parti Nodame Cantabile, seguita poi da Thermae Romae: la via che dal Giappone lo ha condotto fino al FEFF di Udine.

Ed eccolo, dunque, il FEFF di Udine, che dal 25 aprile al 3 maggio offrirà 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: dai blockbuster polverizza-botteghino ai futuri cult movie, passando (come sempre) per gli outsider degni di scommessa. 10 differenti realtà (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso: quello degli organizzatori, che sorveglia il perimetro qualitativo senza discriminazioni artistiche, e quello degli spettatori, che desidera spaziare e perdersi… lontano dall’Occidente.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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