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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

In anteprima per Wunderkammer il documentario: “Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata” di Gianni Di Capua.

In anteprima per Wunderkammer il documentario “Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritro

Trieste – Il cartellone del festival di musica antica Wunderkammer di Trieste sorprende come sempre e include quest’anno anche la settima arte, con la proiezione, il 3 e 4 aprile al Cinema Teatro dei Fabbri, del film-documentario “Richard Wagner Diario veneziano della sinfonia ritrovata” di Gianni Di Capua presentato alla 70° Mostra Cinematografica della Biennale di Venezia e in anteprima europea al Bayreuther Festspiele in occasione delle celebrazione del  bicentenario della nascita del grande compositore tedesco.

Il regista, assieme a Igor Cognolato, docente di pianoforte al conservatorio Tartini e al compositore triestino Davide Coppola, rispettivamente interprete e autore della trascrizione per pianoforte della Sinfonia di Richard Wagner, interverranno sul proprio operato in una conversazione pubblica nell’Aula magna del Conservatorio Tartini giovedì 3 aprile alle 18.00. ( ingresso libero)

Il documentario ricostruisce l'esecuzione di una sinfonia giovanile di Richard Wagner creduta persa che il grande compositore diresse nell’intimità familiare la sera di Natale del 1882 nel Ridotto del Teatro La Fenice, ponendosi alla testa di un’orchestra formata dagli insegnanti e dagli allievi del Liceo Musicale Benedetto Marcello.

Il "Diario" è articolato più piani narrativi, in un costante gioco di rimandi testuali tratti dal "Bericht über die Wiederaufführung eines Jugendwerkes" (Relazione di una Sinfonia giovanile ritrovata) scritto da Wagner subito dopo l'esecuzione della sinfonia, i "Tagebücher" ossia i Diari di Cosima Wagner e dalla testimonianza di Giuseppe Norlenghi, testimone d'eccezione dello storico allestimento del quale riferirà nel suo saggio biografico "Wagner a Venezia" scritto all'indomani della morte del grande compositore tedesco, avvenuta a Venezia, il 13 febbraio del 1883.

Il film offre un importante contributo musicologico attraverso la trascrizione per pianoforte della sinfonia realizzata da Davide Coppola, revisionata sulla base del manoscritto dello stesso Wagner rinvenuto alla Library of Congress di Washington. In alcune sue parti la trascrizione, eseguita e commentata dal M°Igor Cognolato, rivela la contiguità del giovane Wagner con i modelli di riferimento dell’epoca Beethoven e Mozart, ma soprattutto la presenza degli elementi fondativi individuati in alcune sue opere maggiori, come il Tristano, il Parsifal e il Crepuscolo degli Dei.

Il documentario qualificato film d’essai dalla Direzione Generale del Cinema del MIBAC è stato segnalato dall’Agis Scuola delle Tre Venezie, referente del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per la diffusione di film di alto interesse culturale e didattico da visionare nelle sale cinematografiche per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Le proiezioni al Teatro – Cinema dei Fabbri sono il 3 e 4 aprile nei seguenti orari: 17/18.30/20/21.30.  Biglietti interi euro 6  ridotti euro 4. La proiezione del 3 aprile delle 21:30 sarà preceduta da una presentazione alla presenza del regista.

www.wunderkammer.trieste.it

"The special need": Gabino e Zoratti domenica da Fabio Fazio a Che tempo che fa

The special need. da Fabio Fazio a Che tempo che fa

La «favola moderna di Enea», come viene affettuosamente definita da Carla, guadagna un nuovo capitolo. Un nuovo capitolo che si aggiunge alle ultime e sorridenti pagine di una storia, di una vita, dove i sorrisi non hanno sempre avuto diritto di cittadinanza…

Enea è, ovviamente, Enea Gabino, l’irresistibile protagonista di The Special Need, Carla è Carla Meneghin, la terapista che si occupa di lui da quando aveva 16 mesi, e il nuovo capitolo porta la data di domenica 30 marzo: mister Gabino, assieme al giovane regista Carlo Zoratti, sarà infatti ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Archiviati gli applausi al Festival di Locarno e le prime quattro vittorie (Dok Leipzig, Trieste Film Festival, ZagrebDox, SXSW Film Festival), dunque, un’altra bella notizia per tutta la crew di sognatori che ha creduto e scommesso sul film: dalla catena produttiva (Videomante e Detailfilm con ZDF) fino alla distribuzione (Tucker Film), senza ovviamente dimenticare il Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, Rai 3 e il sostegno della Fondazione Oltre il labirinto Onlus. The Special Need, insolito road movie (ma, prima ancora, potente indagine sentimentale) che esplora con allegria e leggerezza il tema sesso-amore- disabilità, raggiungerà le sale italiane tra il 1° e il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, mentre l’anteprima friulana (ricordiamo) è fissata per il 31 marzo al Visionario di Udine.

Carlo Zoratti ha deciso di non trasformare The Special Need in un’opera didattica e didascalica, ha scelto di puntare lo zoom sull’Enea adulto, tagliando fuori il resto: biografia, episodi-chiave, traiettorie mediche. Ecco perché, al netto del tema tabù, il film è inevitabilmente destinato a suscitare discussioni (più o meno pacate, più o meno ragionevoli). Ecco perché l’immagine di Enea, sebbene dolorosamente autentica, rischia di confondere gli sguardi “esterni”: per 84 minuti ci si confronta con un giovane uomo spiritoso e vivace, senz’altro lontano dall’iconografia cui ci hanno abituato il cinema e la letteratura. «L’Enea del film – spiega, infatti, Carla Meneghin – è l'esito di una pazientissima relazione, terapeutica e affettiva, con me e con i suoi splendidi genitori. Un processo che non avrà mai fine, anche se i risultati non smettono mai di sorprenderci».

FEFF 16: il nuovo festival trailer ha la firma di Matteo Oleotto

FEFF 16: il nuovo festival trailer ha la firma di Matteo Oleotto

Che cosa unisce Matteo Oleotto, regista di Zoran, il mio nipote scemo, e l’imminente FEFF 16, oltre al comune amore per il cinema? La risposta non è certo complicata: il nuovo festival trailer, infatti, porterà la sua firma!

Sessanta secondi per giocare con l’essenza pop della grande manifestazione udinese, prendendo allegramente a schiaffi gli stereotipi che (ancora) gravano sull’arte cinematografica d’Oriente… Interpretata dall'attore Riccardo Maranzana, l’irresistibile Ernesto di Zoran, la sigla porta avanti quella spassosa linea comica già percorsa da quasi tutti i suoi predecessori (escludendo le stilose narrazioni di Lorenzo Bianchini e Joko Anwar o il dolce fuori pista poetico di Špela Čadež).

Una piccola tradizione, molto amata dal pubblico fareastiano, che vede dunque Oleotto in ottima compagnia: basti pensare al signor Pang Ho-cheung, il mitico geniaccio hongkonghese di You Shoot, I Shoot e Vulgaria, autore del festival trailer più gioiosamente anarchico e trasgressivo! «In questi anni – racconta Oleotto, reduce dalla presentazione moscovita di Zoran – mi sono sempre divertito a vedere il modo in cui, vari registi di varia provenienza, maneggiavano l’elemento “sorriso” per la sigla del Far East Film. E così, appena mi sono trovato dall’altra parte della barricata, non ho avuto dubbi sullo stile da scegliere: ho buttato giù abbastanza rapidamente una serie di minuscole sceneggiature, “interpretandole” poi per i boss del festival durante un’esilarante cena notturna». Attesissimo, a Udine, dal 25 aprile al 3 maggio, il FEFF 16 offrirà oltre 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: dai blockbuster polverizza-botteghino ai futuri cult movie, passando (come sempre) per gli outsider degni di scommessa. 10 differenti realtà (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso: quello degli organizzatori, che sorveglia il perimetro qualitativo senza discriminazioni artistiche, e quello degli spettatori, che desidera scivolare, spaziare e perdersi… lontano dall’Occidente.

Goriziano, classe 1977, Matteo Oleotto si è diplomato come attore alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine (2001) e poi, come regista, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi corti A doppio filo, Casinò Paradajz, Can Can, Stanza 21, Passeranno anche stanotte e La luna ci guarda hanno viaggiato per il mondo, riscuotendo premi e menzioni speciali. Coprotagonista in Lezioni di cioccolato, e regista per La7, MTV, RAI3, History Channel e Foxlife, si è lasciato dietro le spalle numerose occupazioni precarie: telefonista in un call-center, bagnino, operaio in una ditta di microcomponenti, assistente notturno di un ospedale psichiatrico, cameriere, aiuto cuoco, giardiniere, arbitro di basket, portiere d’albergo, istruttore di nuoto.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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