Far East Film Festival di Udine: lacrime e risate per la commedia giapponese "Fuku-chan of Fukufuku Flats"
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Domenica, 27 Aprile 2014 15:53
- Scritto da Timothy Dissegna
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Udine - Prosegue il Far East Film Festival con grande successo di pubblico: il capoluogo friulano si trasforma per qualche giorno in un ponte verso l'Estremo oriente, la sua sensibilità, le sue atmosfere. Tra le tante pellicole proposte, ne scegliamo una in particolare, che ha molto colpito gli spettatori.
Il nome sembra uno scioglilingua assurdo per noi occidentali, ma ciò che cela dietro questo miscuglio di suoni strani e inusuali è uno spettacolo emozionante e divertentissimo.
"Fuku-chan of Fukufuku Flats" del regista Fujita Yosuke è una commedia giapponese esilarante e profonda che rapisce lo spettatore e lo fa volare, come un aquilone, sopra i templi e i grattacieli di Tokyo. Sembra un film strano all'inizio, magari anche lo è per i canoni "classici" del cinema nostrano, ma alla fine non si può fare altro che applaudire di fronte a questa pellicola così unica e sorprendente.
Fuku-chan (interpretato dalla famosa attrice televisiva nipponica Oshyma Miyuki) è un ometto basso, rasato, cicciottello e tutt'altro che piacione. Anzi, rifiuta categoricamente le donne e da oltre trent'anni è scapolo, ma non se ne fa un cruccio.
Trascorre tranquillamente le sue giornate facendo l'imbianchino, immerso nelle stranezze che lo circondano, con due vicini di casa abbastanza singolari: uno vive insieme a un serpente enorme per combattere la solitudine e l'altro soffre di manie di persecuzione per i "reati" che ha commesso (una volta ha rubato delle mutandine da donna ed è scappato via).
Ma il suo miglior amico, Shimacchi (Arakawa Yoshiyoshi), non vuole che rimanga scapolo a vita e progetta continuamente appuntamenti al buio per fargli incontrare l'anima gemella. Al paffuto protagonista, però, l'idea non piace per niente. È timido e preferisce giocare con gli aquiloni insieme ai suoi amici piuttosto che flirtare con le ragazze.
Parallelamente a Fuku-chan, la giovane Chiho (Mizukawa Asami) ha una bella vita. Lavora per una grande società americana con un ottimo stipendio e coltiva l'amore per la fotografia.
Per seguire questa sua passione abbandona il lavoro e segue un famoso fotografo, ma l'apprendistato finisce praticamente subito causa della stranezza di lui e la ragazza si ritrova disoccupata e frustrata.
Sente che tutto le va storto e non ne capisce il motivo, fino a quando il ricordo del dolore inferto a un giovane compagno di liceo anni prima riaffiora e capisce che deve farsi perdonare affinché tutto torni alla normalità.
La persona in questione è proprio l'imbianchino, che si troverà ben presto la giovane davanti alla sua porta in ginocchio. I due impareranno a conoscersi, dando vita a una profonda amicizia dolce come il sorriso immortalato in una foto.
Dolore e risate sono gli ingredienti principali di questa bellissima commedia made in Japan e finanziata da produttori di mezzo mondo, dall'Italia a Taiwan passando per Regno Unito e Germania.
Le emozioni sono palpabili, sia la gioia che la tristezza, incorniciate da situazioni alquanto paradossali come il cameriere che non vuole servire l'acqua nel suo ristorante o il vicino di casa con il pitone al collo.
Momenti esilaranti si alterano a commozione e lacrime, in un mix che rende questa pellicola una delle più belle nel suo genere.
Presentato il 25 aprile e in concorso alla sedicesima edizione del Far East Film Festival di Udine, ha entusiasmato il pubblico accorso numeroso alla proiezione che ha trovato nel regista e nell'attrice protagonista (presenti in sala) due vere icone da seguire anche in futuro.
Timothy Dissegna