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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Chiude con un bilancio ampiamente positivo la quinta edizione di Piccolo Festival FVG

Chiude con un bilancio ampiamente positivo la quinta edizione di Piccolo Festival FVG

Si è appena conclusa la quinta edizione di Piccolo Festival FVG ed è già tempo di bilanci. Il Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia, è nato nel 2007 nell’ambito dei Progetti Integrati per la Cultura promossi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 

Dai quattro comuni aderenti alla prima edizione è arrivato a coinvolgerne tredici distribuiti su tutte e quattro le province della Regione (Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia) presentando i suoi spettacoli in collaborazione con le più importanti istituzioni regionali. La programmazione di quest’anno di è sviluppata dal 28 giugno al 13 luglio con spettacoli di opera, concerti, musica tradizionale, teatro e cinema, ed una mostra fotografica curata da Giulia Iacolutti.

Elemento caratteristico del Festival è il suo progetto di formazione per cantanti lirici con il quale ogni anno viene prodotto un titolo d'opera da camera che impreziosisce, oltre ai tanti teatri della Regione, anche luoghi insoliti e suggestivi come ville, chiostri e castelli. La valorizzazione dei siti di pregio crea un’importante occasione di promozione turistica per le comunità e la loro produzione tipica. Per le industrie e le attività commerciali un’ opportunità di distinguersi e farsi apprezzare come sostenitrici della cultura.

Nei 16 giorni di programmazione la rassegna ha visto in scena sulle piazze e palcoscenici della regione spettacoli dedicati al teatro, alla lirica, alla musica classica ed al cinema. 19 spettacoli,  concerti, in grande e piccola formazione e una nuova produzione, l’opera“Il signor Bruschino”, di G.Rossini ed un concerto-spettacolo di eccellenza alla Risiera di San Sabba con Moni Ovadia.

 

Si diceva una produzione, un’opera con protagonisti i giovani interpreti del bel canto internazionale selezionati in primavera, con un’audizione presso il Conservatorio di Udine. L’ottimo debutto de  Il signor Bruschino di Gioachino Rossini, è avvenuto in una affollata ed elegante serata dedicata alla grande lirica, presso il Castello di Spessa di Capriva del Friuli che ha fatto da cornice alla X edizione del Premio Giacomo Casanova. Vincitrice è stata proclamata il mezzosopranoDaniela Barcellona, triestina, fra le protagoniste assolute della lirica italiana, rossiniana doc, acclamata nei principali teatri internazionali e in particolar modo alla Scala di Milano, di cui ha inaugurato la storica riapertura nel 2004. A premiarla, sono stati il padrone di “casa” Loretto Pali, presidente di PaliWines, e Lorenzo Pelizzo, presidente della Banca Popolare di Cividale. Il piccolo tour regionale de “Il signor Bruschino”, si è concluso a Valvasone. Un pubblico numeroso e divertito ha tributato lunghi e calorosi applausi agli interpreti che hanno fornito un'ottima prova conclusiva accompagnati ottimamente dalla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal M° Marasco.

 

Grande successo di pubblico per il concerto Lagermusik al Museo civico della Risiera di San Sabba, inserito nel cartellone di Trieste Estate. Apprezzato il programma e gli interpreti; Intensissima l'interpretazione di Moni Ovadia nel Canto d'amore e morte dell'alfiere di Cristoph Rilke. Molti applausi anche per il giovane soprano Shaked Bar brillantemente accompagnata dal M° Omer Arieli, direttore musicale della serata. Ottima prova anche del Quartetto Pezzé nei due impegnativi brani di apertura. Una serata memorabile nella cornice della Risiera che ha saputo regalare sensazioni e suggestioni uniche con le musiche dei compositori di Theresienstadt.

 

Suggestive ed inedite le location scelte per i concerti in linea con la tendenza del Festival di trovare spazi inediti nei quali portare cultura musicale e spettacolare: “Natisone/Nadiza” a Canebola ha registrato il pieno di pubblico, così come “Mysterium Matris Marie,”  “Follie Celebri” e “Follieder, una folle giornata di musica a 1789 metri di altezza”.

Complessivamente dunque Piccolo Festival FVG 2012,   segna un aumento del suo pubblico e un grande interesse per la novità introdotta nel programma di quest’anno che ha previsto due produzioni dedicate espressamente ai bambini: la “Camicia dell’uomo contento” e il “C'era una volta...Re tuono”.

 

Il prossimo appuntamento con Piccolo festival FVG è la nuova produzione commissionata da “Bianco e Nero” a Piccolo Festival. Il debutto  avverrà il 7 settembre, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dove il capolavoro mozartiano, “Don Giovanni” non è mai stato rappresentato finora. Il cast sarà in gran parte regionale con alcune delle nostre voci più apprezzate in Italia e nel mondo: Annamaria Dell'Oste, Diana Mian, Selma Pasternak, Domenico Balzani, Federico Lepre, Filippo Fontana. Nel ruolo del titolo Gabriele Ribis che curerà anche la mise en éspace per un allestimento originale, con un'elegante ambientazione friulana ispirata alle silohuettes settecentesche. La direzione è affidata al maestro veneto Filippo Maria Bressan che dirigerà la FVG Mitteleuropa Orchestra e il Coro FVG di Cristiano Dell'Oste.

 

 

Panta Rei di Arearea apre la sezione danza di Mittelfest 2012

Aristotele definiva Eraclito l'oscuro. Il suo atteggiamento filosofico "iniziatico" era infatti ritenuto per pochi e non per le moltitudini. "Panta Rei" con la compagnia Arearea a cui sabato 14 luglio, primo giorno di Mittelfest, e' spettato il compito di aprire la "sezione danza", ha debuttato in perfetta sintonia con il richiamo del festival che quest'anno e' intitolato "Risvegli". in scena, anzi nelle acque fredde del Natisone, le sue danzatrici, Marta Bevilacqua, coreografa e interprete del duo con Valentina Saggin.

Intendiamoci nella danza contemporanea nulla e' di facile lettura. Nel balletto classico c'e' una storia che aiuta la comprensione e tutti i gesti hanno un codice abbastanza riconoscibile. Per il contemporaneo e' tutto piu' difficile e come nell'arte contemporanea pittorica ed espressiva il punto di vista dell'autore sul mondo rappresentato, e' estremamente personale.

Nulla di piu' sbagliato dunque accostarsi a "Panta Rei"pensando di "vedere davvero" il pensiero di Eraclito. Quello che sottende alla creazione e' un'elaborazione della coreografa che passa attraverso un linguaggio di segni e forme frutto di ricerca, illuminato da un pensiero che e' ispirato dalla filosofia. Quello che arriva al pubblico e' la bellezza di certe immagini, che rieccheggiano alla celeberrima "annegata"dei Preraffaelliti,  il coraggio delle danzatrici incuranti del freddo e soprattutto l'interdipendenza tra gli opposti che grazie alla danza, "lottano" tra loro, ma nello stesso tempo non possono fare a meno l'uno dell'altro:polemos ( i contrari) in superficie ma armonia in profondità, nella profondita' del movimento.

 "Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo", scrive Eraclito. Arearea cerca nell'acqua la sua arche'  suggerendo al pubblico una visione del mondo in cui tutto scorre, e gli uomini sono esortati a indagare la loro anima ben sapendo che attimo dopo attimo il cambiamento chiederà loro di non farsi travolgere o peggio addormentare.

Lagermusik con Moni Ovadia: lo spettacolo evento di Piccolo festival FVG è a San Sabba

Lagermusik con Moni Ovadia: lo spettacolo evento di Piccolo festival FVg è a San Sabba

Uno spettacolo evento, con artisti internazionali, in un luogo che dal 1965 è stato dichiarato Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica e la musica con le parole per testimoniare e ricordare la nostra storia.

Piccolo Festival FVG dedica quest’anno l’intera sua rassegna al tema della follia. “Per questo, spiega il direttore Gabriele Ribis, abbiamo lungamente lavorato per portare il nostro concerto, Lagermusik, in San Sabba, perché è il simbolo nella nostra terra, di un luogo di sofferenza di un popolo, della scelleratezza della storia e della follia degli uomini.”

Sarà proprio l’attore e musicista Moni Ovadia, su testi di Rainer Maria Rilke, poeta ed intellettuale che a lungo soggiornò a Duino, a condurre il pubblico, con la sua voce carica di antica memoria, attraverso la storia che riporta alla coscienza collettiva le tragiche vicende di Theresienstadt (Terezín), piccolo villaggio a 60km da Praga dove venne costruita, alla fine del XVIII secolo, una fortezza che fu prima una prigione poi un carcere militare.

Dal 1940 la Gestapo la trasformò in un enorme ghetto dove vivevano in media 30- 40.000 persone (la popolazione prebellica era di circa 7.000 abitanti) e attraverso il quale transitarono circa 150.000 persone. Si trattava per lo più di ebrei privilegiati provenienti dalla Germania, dalla Cecoslovacchia e dall'Austria.

La cultura ebbe sempre un posto di rilievo all'interno del ghetto dove la comunità ebraica si assicurò in particolare che tutti i bambini deportati (circa 15.000) potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano lezioni ed attività sportive; I bambini di Terezin scrivevano poesie (ne sono rimaste conservate 66) e si dedicavano al disegno sotto la guida dell'artista Friedl Dicker Brandejsovà. Il complesso dei disegni che si è riusciti a salvare e che sono conservati al Museo statale ebraico di Praga comprende 4.000 pezzi. Anche l'attività teatrale e musicale fu intensa e i bambini furono protagonisti della rappresentazione dell'operina Brundibar musicata dal compositore Hans Krása.

Questo spettacolo faceva parte di una messinscena dei comandi nazisti per occultare alla Croce Rossa gli orrori dello sterminio spacciando Theresienstadt per un campo modello dove gli ebrei potevano continuare la loro esistenza sotto la protezione del Reich. In realtà la quasi totalità dei bambini di Teresiensadt così come i compositori Viktor Ulmann, Hans Krása, Gideon Klein e Ilse Weber finirono la loro esistenza nelle camere a gas di Auschwitz.

Con Moni Ovadia saranno protagonisti della serata:Omer Arieli, maestro concertatore al pianoforte e Shaked Bar soprano (dell'Accademia di Musica e danza di Gerusalemme); Nicola Mansutti e Lucia Clonfero violini, Elena Allegretto viola, Antonino Puliafito violoncello.

Lo spettacolo a ingresso gratuito è inserito nel cartellone di Trieste Estate 2012, ha il patrocinio dell’Accademia di Musica e Danza di Gerusalemme e dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia.

 

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