Piccolo Festival FVG apre la collaborazione con il Teatro Nazionale Sloveno
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Venerdì, 08 Giugno 2012 08:25
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Il progetto culturale del Piccolo Festival 2012, rinforza la sua identità e la sua vocazione internazionale.
Ancor prima di inaugurare la quinta edizione, che quest’anno ha come tema “La Follia”, è stata definita la collaborazione con il Teatro Nazionale Sloveno dell’Opera di Lubiana che ospiterà un dittico settecentesco nuova produzione del Piccolo Festival per la stagione 2013.
Un progetto prestigioso, ed una collaborazione nata felicemente nell’ottica di formare, con l’allargamento ai giovani cantanti dell'Opera Studio del teatro sloveno, un cast misto italo-sloveno. Altri contatti sono tutt’ora in atto per allargare il progetto e sancire una nuova e duratura collaborazione in tutta l'area della Alpe-Adria, coinvolgendo in primis la Croazia.
Il Piccolo Festival esporta dunque le sue idee e si rende ambasciatore culturale della Regione oltre i confini proponendo un programma e un progetto originali che si fondano sulla produzione di qualità a costi sostenibili.
Simbolo della collaborazione e vicinanza con la Slovenia è anche il concerto di apertura di Piccolo Festival 2012, il 28 giugno alle ore 21, a Bocchetta Sant’Antonio (Località Canebola): “Natisone/Nadiža, questo è il titolo del concerto, avrà come protagonisti il notissimo cantautore sloveno Vlado Kreslin e l'apprezzato gruppo isontino “Zuf de Žur” che proporranno un programma con suggestioni musicali e linguistiche provenienti dal Friuli alla Serbia.
Una serata da non perdere in un luogo magnifico, una vera finestra sulla nostra Regione a due passi dal confine italo sloveno con il comune di Caporetto.
Prosegue inoltre la tradizione di proporre un titolo d'opera per adulti e uno per bambini.
Spiega il direttore del Festival Gabriele Ribis: “credo che questo genere musicale sia profondamente legato all'identità culturale stessa del nostro paese, e che possa diventare nel tempo, anche un potente strumento di promozione, non solo culturale ma anche turistico della nostra Regione.
Ci vuole il coraggio di battere vie nuove e non puntare all'effimero successo numerico degli eventi. Una politica culturale generalista porta alla spersonalizzazione dei siti e alla completa perdita di identità. Ecco perché produciamo lavori connotati con il territorio e nati in quest'ambito culturale, sia nel passato (le opere che Rossini ha prodotto per i teatri veneziani) che nel presente (l'opera di Daniela Terranova, giovane compositrice udinese di successo internazionale). Credo fermamente che sia fondamentale guardarsi attorno per capire cosa succede sulla scena musicale internazionale. Questo consente di avere nuove proposte e nuove idee. In questo mi aiuta la mia carriera internazionale con cui ho modo di cogliere molti spunti arricchendoli con la nostra specificità. Assieme al debutto in Carmen all'Arena di Verona quest'estate, ho appena firmato due contratti con l'Opera di Montecarlo. La Francia è una terra privilegiata per i Festival che sono numerosissimi e molto vivaci.
Abbiamo moltissimi spazi su cui sarebbe possibile costruire veri e propri festival. Un esempio è la Risiera di San Sabba, luogo di memoria privilegiato.”
Il concerto Lagermusik, con Moni Ovadia, il 5 luglio alle ore 21.00, inserito nella programmazione dell'Estate in Città del comune di Trieste, sarà il primo passo di un percorso pluriennale sulla musica composta nei campi di concentramento.
Al concerto sul Monte Lussari, l’8 luglio dalle 11.00 alle 19.00, saranno protagonisti i giovani cantanti provenienti da Austria, Slovenia e Italia per un incontro musicale sui lieder, un genere poco conosciuto in Italia ma che riserva pagine di straordinaria bellezza, profondamente connotate con lo spirito mitteleuropeo. “La cultura, conclude Ribis, ha il dovere di stimolare la curiosità e proporre nuovi orizzonti. Con il Piccolo Festival vogliamo dare spazio agli spettacoli ed agli artisti questa è la nostra proposta fondata sulle idee e non solo sui nomi.”