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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Musei di Udine:arrivano le "Art Card"

Musei di Udine:arrivano le

Partito dal mondo anglosassone, il “friend raising”, ovvero la fidelizzazione tra “spettatore-fruitore” e chi produce cultura, si sta sempre più diffondendo in tutto il mondo. Un trend che le organizzazioni culturali europee e non solo stanno percorrendo sempre più per creare relazioni stabili con i sostenitori e, al contempo, far fronte ai tagli che il mondo della cultura spesso subisce.

Ed è proprio in quest’ottica che i Civici Musei del Comune di Udine hanno creato le “Art Card”, non una semplice card museale, ma un vero e proprio modello innovativo che riesce a coniugare in modo armonico i vantaggi ottenuti dal ricevente e da colui che dona. Un vero e proprio cambio di prospettiva in materia di sensibilizzazione, fidelizzazione e fruizione dell’offerta culturale e museale, attraverso un concreto reciproco coinvolgimento e con la precisa individuazione di una serie di azioni in grado di trasformare il rapporto fra istituzioni e collettività, nelle diverse forme di programmazione e di sostegno al patrimonio e alle iniziative artistiche e culturali prodotte.

“Con il nuovo programma di card museali – ha spiegato il direttore Marco Biscione, durante la conferenza stampa di presentazione avvenuta oggi, 12 dicembre, a Casa Cavazzini –, i Civici Musei vogliono aprirsi alla collaborazione con diversi settori della società con coinvolgimento su un progetto culturale. Non si tratta quindi di un semplice carta di accesso ai musei ma di una proposta culturale mirata per cittadini, le famiglie, le aziende, le associazioni culturali e gli appassionati di arte”.

Alla conferenza stampa di presentazione, oltre a Biscione erano presenti l’assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani, l’ideatrice del progetto Gianna Ganis, direttrice del Museo Territoriale Bassa Friulana, la testimonial dell’intera iniziativa, Giannola Nonino, il delegato per i rapporti cultura-industria di Confindustria Udine, Rosanna Girardi, il delegato di Confcommercio Udine, Gianni Croatto e il presidente dell’ordine degli architetti di Udine, Bernardino Pitto. Tutti convinti sostenitori delle nuove card.

Con l’acquisto di una delle diverse tipologie di card proposte, si riceveranno una serie di vantaggi di vario genere che spaziano dai benefit di natura materiale (inviti ad eventi, servizi in esclusiva, visite guidate) ad una serie di sconti su biglietti, cataloghi e laboratori didattici. Verranno messe in vendita, a costi che vanno dai più popolari per quelle riferite ad uso individuale e per famiglie, a quelli un po’ più rilevanti ad uso aziendale, quattro diverse card in grado di coprire così numerose esigenze e richieste.

“Si tratta – ha commentato Reitani – di un importante strumento per rafforzare i musei, patrimonio della città. Un modo anche per far sentire a casa i cittadini nei musei e per viverli fino in fondo, quando si vuole, non soltanto in occasione di un’inaugurazione o di una mostra. Ma anche un modo – conclude – per offrire servizi differenziati dedicati anche alle imprese, alle categorie economiche o agli ordini professionali in base alle esigenze di ciascuno”.

Le “art card” potranno essere utilizzate nelle sedi museali cittadine per accedere, oltre che alle collezioni permanenti, anche alle mostre temporanee e agli spazi museali. I promotori dell’iniziativa sono convinti che “aderire alla comunità membership rappresenterà un segno tangibile di rapporto e relazione con il mondo della cultura, una pratica reale di adesione alle iniziative programmate, e permetterà un’ulteriore definizione dettagliata dell’audience, con conseguente precisa definizione del messaggio e del bersaglio da elaborare sul piano della comunicazione e della pianificazione delle manifestazioni”.

Questo nuovo dialogo tra cultura e territorio troverà dunque concretizzazione in qualcosa di diverso dalle pur utili sponsorizzazioni o aiuti filantropici. Il tutto in un’ottica di interdipendenza fra operatori culturali e società civile e attraverso un sistema di programmazione continuativa e di collaborazione. Un atteggiamento basato sulla profonda convinzione che la produzione culturale debba necessariamente misurarsi con la costruzione paziente di un impatto sulla comunità, ponendo maggiore attenzione sulle necessità dei suoi residenti. E imparando, al contempo, a rilevare i cambiamenti e a reagire in funzione di essi.

“A partire dall’inizio del prossimo anno – ha assicurato Gianna Ganis – inizieremo con la vendita delle card, ma a breve ci sarà anche un sito internet dedicato alla vendita e al dialogo tra musei, cittadini, territorio e impresa. Nostra intenzione – ha proseguito – è anche quella di offrire delle convenzioni con altri musei della regione e non solo, oltre a stipulare accordi con altri soggetti cittadini che producono cultura”.

La gestione del progetto lo ricordiamo, è a cura della “Exist” di Trieste, mentre l’ideazione grafica di “Incipit”.

 

E' attivo il Numero Verde Drammaturgia: Matearium e Associazione Teatrale Friulana, presentano il nuovo servizio

E' attivo il Numero Verde Drammaturgia: Matearium e Associazione Teatrale Friulana, presentano il nu

Durante l’allestimento di uno spettacolo può succedere a qualsiasi gruppo teatrale, amatoriale e professionale di avere dubbi su un testo che non funziona.Una compagnia scrive una pièce ex novo e vuole consigli o sente che qualcosa non funziona, , vuole un parere prima del debutto, ridurre un testo o adattarlo, da oggi può chiamare il numero verde drammaturgia e avrà delle risposte”.

Alessandro Di Pauli e Anna Gubiani, due drammaturghi friulani con un solido curriculum alle spalle, Alessandro si è laureato in filosofia morale a Trieste e ha un dottorato in Scienze Teatrali all’Università di Barcellona, Anna si è diplomata in scrittura drammaturgica alla Paolo Grassi di Milano e lavora come assistente drammaturga nei Teatri stabili di Erlagen e Stoccarda, hanno presentato così la prima attività della neonata Matearium, progetto professionale dedicato alla formazione di nuovi drammaturghi italiani e friulani.

“Ecco dunque l’esempio di due cervelli, non in fuga ma in viaggio da e verso il Friuli per restituire alla nostra terra le loro esperienze maturate all’estero, rispettivamente in Catalogna e in Germania” ha aggiunto il presidente di ATF, Claudio Mezzelani.

Il primo passo concreto di Matearium è l’apertura del Numero verde Drammaturgia 800 17 25 20. “Questo servizio di primo intervento drammaturgico è finanziato e promosso dalla Associazione Teatrale Friulana e fa parte delle iniziative per aumentare i livello delle compagnie amatoriali iscritte ad ATF (oltre 50) ma è anche un’opportunità in più anche per chi fa teatro professionalmente, ha concluso Mezzelani, per questo abbiamo sottoposto il progetto, che ha costi molto contenuti, anche  alla “Farie teatral Furlane”. Siamo stati bene accolti perché trattasi di una attività innovativa, ora attendiamo conferma. Il numero è già attivo.”

 

Numero Verde Drammaturgia  attivo tutti i giorni dalle 16.00 alle 18.00 da lunedì al venerdì, è un'attività promossa dall'Associazione Teatrale Friulana ed ideata da "MateâriuM - laboratori di gnoves dramaturgies" - un progetto a cura di Alessandro Di Pauli e Anna Gubiani.

Digitando il “Numero Verde Drammaturgia” 800 17 25 20 si entra già da oggi in contatto con due  professionisti drammaturghi, che valuteranno le problematiche e suggeriranno soluzioni concrete, anche con interventi in loco. La chiamata è gratuita, come per tutti i numeri verdi, ed il servizio include: prima consulenza, piano d'intervento ed eventuale incontro con la compagnia (o singolo) richiedente.  Il tutto gratuito per i soci A.T.F.!

 

“Il “mateâ”, ha poi aggiunto Anna Gubiani è parola friulana che significa “giocherellare”, ma anche “affaccendarsi” e “rompersi il capo”, traduce la filosofia del MateâriuM: un luogo dove creare attraverso il divertimento e il lavoro d’ingegno. Un luogo di formazione didattica, ma anche uno spazio di scambio artistico e culturale, che punta alla valorizzazione e alla crescita della drammaturgia friulana. Le nostre prossime iniziative saranno un corso di introduzione alla drammaturgia presso l’Accademia Sperimentale della Spettacolo della Carnia (febbraio 2013) e una serie di laboratori di scrittura presso il Castello di San Pietro di Ragogna tra aprile e maggio 2013.”

 

Il premio "Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas 2012" va all'allenatore Edy Reja

Il premio

Sono orgoglioso di un premio che sottolinea la mia friulanita’ e le virtu’ che porta in dote la mia terra: concretezza, certo, tenacia, rigore e capacita’ di affrontare, nel tempo, le difficoltà della vita. Così come la schiettezza, una virtù che mi è costata spesso discussioni ma che ha rafforzato con i giocatori nello spogliatoio, e mi ha fatto apprezzare dalle squadre che ho allenato ». Lo dichiara l’allenatore Edy Reja, a margine dell’assegnazione del Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas 2012che gli è stato assegnato dall’Associazione don Gilberto Pressacco nell’ambito del progetto Maqôr, perché «in tutta la sua carriera degno continuatore ed erede ancora in attività della straordinaria tradizione di ambasciatori della Rusticitas Gilbertiana nel mondo sportivo che ha contraddistinto tanti allenatori ed educatori friulani». Il riconoscimento sarà consegnato domani, martedì 11 dicembre, alle 11, nell’Auditorium della Regione di Udine (via Volturno), nel corso di una cerimonia condotta dal giornalista Bruno Pizzul, mentre il vincitore 2011 del Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas, il fisico friulano Sergio Cecotti, terrà una “laudatio” in omaggio del premiato 2012, Edy Reja. Saranno presenti, fra gli altri, il promotore dell’iniziativa Flavio Pressacco, presidente dell’Associazione don Gilberto Pressacco, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il presidente dell’Udinese Calcio Franco Soldati, che fu allievo di don Gilberto al Liceo Stellini di Udine. Il Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas assegnato dell’Associazione don Gilberto Pressaccoconsiste in un’incisione del noto artista Tonino Cragnolini, amico personale di Gilberto Pressacco: una scelta quasi ‘naturale’, e strettamente collegata al riconoscimento, visto che l’opera di Cragnolini ha frequentemente trovato ispirazione nei simboli, nelle suggestioni e nella tradizione aquileiesi. Ingresso libero, info: www.pressacco.org

 

«Il Friuli ha vissuto momenti molto duri e le difficoltà plasmano il carattere, rafforzano. Forse per questo dal Friuli sono arrivate generazioni importanti di allenatori, da Bearzot a Capello – commenta ancora il Mister Edy Reja – D’altra parte, il mio baricentro è sempre rimasto a Lucinico, nella casa dove sono nato, e dove ancora abito con la mia famiglia. E’ il luogo da cui parto e dove sempre ritorno».

 

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