Cultura
"Il cielo capovolto" di Antonella Gatti Bardelli, per riflettere sulla depressione bipolare
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- Pubblicato Lunedì, 11 Febbraio 2013 09:01
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Mercoledì 13 febbraio, alle ore 18.30 a Villa Merlo Dragoni, Via Libertà 4 - Lovaria di Pradamano (UD) “Il Salotto delle Arti e della Letteratura” presenta:"Il risveglio dell'anima.La depressione bipolare: quello che toglie e quello che regala: una riflessione approfondita sul libro di Antonella Gatti Bardelli: "Il cielo capovolto" edito da Bompiani. Antonella Gatti Bardelli è nata a Trieste nel 1969 e ha vissuto e lavorato per alcuni anni a New York dove ha trovato l'ispirazione per il suo primo romanzo "Il cielo capovolto".
Il suo libro, una riedizione di un manoscritto del 2008, è un diario coraggioso che parla di un faticoso percorso di salvezza, in cui l'autrice affronta senza vergogna "il più grande inciampo" della sua vita e racconta, mettendosi a nudo, la sua umile rinascita, per spiegare "a chi ha perso la speranza o a chi crede di averla esaurita, che la vittoria sul dolore è possibile; si chiama abbraccio, bacio, fatica, stanchezza, risveglio, pillole, analisi, scrittura o semplicemente poesia". E’ scritto nel romanzo : “Figlia perfetta, studentessa modello, la ragazza più ricca del quartiere. Un viaggio di lavoro a New York diventa l'occasione per evadere dalla noiosa normalità di una città di provincia, per fuggire via dalla solitudine e inseguire il successo e la libertà tanto desiderata. L’'illusione del sogno americano si infrange il 18 febbraio, quando Antonella, cui sarà diagnosticata una forma di depressione bipolare, tenta di togliersi la vita. Antonella si occupa di teatro e da tempo collabora con la "Compagnia Instabile" di Pino Roveredo. Con l'autrice interverrà Barbara Vitrani Medico Chirurgo Specializzato in Neurologia, diplomata in Ipnosi Eriksoniana e Psicoterapia Breve. La conversazione sarà arricchita dalle letture tratte dal romanzo a cura dell'attrice Rita Maffei. Il progetto pensato da Lorella de Marco Presidente Ass. “Pas de Tor”, è realizzato con il contributo della Provincia di Udine e condiviso dalla proprietà della Dimora Storica.
Per informazioni: tel\fax 0432.237153 – 393.9162174 - Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giornata della memoria, il 27 gennaio le iniziative a Udine
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- Pubblicato Lunedì, 21 Gennaio 2013 14:24
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Un viaggio per non dimenticare e per conoscere. Un percorso civile attraverso gli spunti che possono venire dalle ricerche storiche e dai documenti di una mostra, così come dalle suggestioni proposte da uno spettacolo, un concerto o un film o, ancora, dalle parole, rare e preziose, affidate ai testimoni della Shoah.
Appuntamento tradizionale e irrinunciabile per la città, torna anche quest’anno il ricco calendario di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria, che dal 2000, ogni 27 gennaio, il mondo intero dedica al ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per commemorare tutte le vittime della persecuzione fascista e nazista come ebrei, rom, omosessuali, disabili, malati di mente e testimoni di Geova.
“Anche quest’anno, come ormai da molto tempo a questa parte – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Luigi Reitani – palazzo D’Aronco aderisce alle iniziative nazionali organizzate per la Giornata della Memoria, anniversario della liberazione dei prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz, con un denso programma di attività che, dal teatro alla musica, dalla letteratura alla divulgazione storica, alla cinematografia, contribuisce alla conoscenza di uno dei più tragici episodi della civiltà occidentale. Intendiamo con questo rivolgerci in particolar modo ai giovani, riaffermando il valore della coscienza civile e della memoria come base del vivere comune”.
La rassegna, come sempre organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune, vede il coinvolgimento anche di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio, come i Civici Musei del Comune, la biblioteca civica “Joppi”, il Teatro Club Udine, l’associazione Amici della Musica, il Centro Espressioni Cinematografiche, l’associazione culturale Bottega Errante e l’associazione Italia Israele.
Entrando nello specifico del calendario, il programma messo a punto dal Comune partirà già questo mercoledì 23 gennaio alle 17 alla Galleria Fotografica Tina Modotti con l’inaugurazione della mostra “Litorale Adriatico: progetto annessione. Propaganda e cultura per il nuovo ordine europeo (1943-1945)”. L’esposizione fotografico-documentaria, curata da Enzo Collotti e Paolo Ferrari, resterà aperta a ingresso libero fino al 3 marzo (venerdì dalle 15 alle 18, sabato e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, oltre che su prenotazione nelle mattine per le scuole). Tema della mostra è la violenza della propaganda e della cultura nazista, volte a creare i presupposti per l’annessione del Friuli e di tutta la Zona di Operazioni Litorale Adriatico nel Terzo Reich. Temi affrontati a partire da una straordinaria documentazione fotografica, conservata negli archivi comunali di Udine, relativa alla mostra “Bolscevismo senza maschera”, allestita nel 1944 prima a Trieste e poi a Udine (dove venne inaugurata il 19 luglio 1944). Le fotografie esposte permettono di ripercorrere i temi trattati dai nazisti e l’impatto sulla città, nel cui centro furono collocati i pannelli e allestite alcune vetrine di negozi. Accanto a queste immagini, sono presentate fotografie, documenti, manifesti dell’epoca e libri provenienti da diverse raccolte della regione.
Sempre il 23 gennaio, ma alle 18 presso la sala Corgnali della biblioteca civica “Joppi”, è in programma invece la presentazione del libro “Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria” di Marina Caffiero. A dialogare con l’autrice saranno Pier Cesare Ioly Zorattini, Andrea Del Col e Giuseppina Minchella.
Il programma prosegue poi giovedì 24 gennaioalle 20.30 al Teatro Palamostre con una serata all’insegna dei canti tradizionali ebraici. Il concerto, proposto dagli Amici della Musica, vedrà salire sul palco l’ensemble Klezsfardit. Il loro spettacolo rappresenta la parte positiva del “ricordo”, ovvero le bellissime danze popolari formatesi attorno alla tradizione ebraica e sefardita. Nonostante la recente formazione, l’ensemble ha ottenuto entusiastici apprezzamenti e richieste da tutto il mondo musicale specializzato. È, inoltre, l’unico gruppo ad eseguire musiche della tradizione folkloristica ebraica italiana sulla scena mondiale.
Spazio al grande schermo, invece, venerdì 25 gennaio alle 9.30 al cinema Visionario, per la presentazione dedicata alle scuole del film “In Darkness” diAgnieszka Holland. Tratto dal libro “In the Sewers of Lvov” di Robert Marshall, ma ispirato anche alle memorie della sopravvissuta Krystyna Chiger, “In Darkness” racconta una storia accaduta realmente durante la II Guerra Mondiale a Leopoli, la città galiziana (attualmente Ucraina) che al tempo apparteneva alla Polonia occupata dai nazisti.
Venerdì 25 sarà la giornata in cui verrà inaugurata anche un’altra mostra, stavolta dedicata alle opere “Lager” di Michele Piva. L’esposizione, ospitata alle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo in via Savorgnana fino al 6 marzo sarà inaugurata il 25 alle 18 e sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 15 alle 18 (la mattina su prenotazione per le scuole). Il nucleo centrale della mostra di Michele Piva è stato esposto a Udine più di quaranta anni fa. Le undici opere, che costituiscono il ciclo dei “Lager”, furono presentate infatti per la prima volta in sala Ajace nel febbraio del 1970 e ora tornano in città dopo aver viaggiato in vari luoghi d’Italia. Rispetto a quella prima esposizione, l’artista presenta anche un significativo nucleo di disegni, sempre legati al tema dei campi di concentramento, e quattro dei suoi recenti “Soli”, sculture metalliche allestite sotto gli archi della loggia del giardino di Palazzo Morpurgo.
Appuntamento ormai tradizionale, tornano anche quest’anno le letture dei brani elaborati e scelti dalle classi secondarie di I e II grado della città. Sabato 26 gennaio alle 11 presso l’auditorium dell’Istituto Percorto di Udine (via Leichet, 4) andrà in scena “Cara Anne Frank” di e con Nicoletta Oscuro, che ha anche curato l’omonimo percorso nell’ambito del progetto Savè-Biblioteca & Scuola 2012-2013.
Il ricco programma si chiude lunedì 28 gennaio con un doppio appuntamento. La mattina alle 10 al Visionario ci sarà una seconda proiezione per le scuole. Stavolta sul grande schermo verrà presentato il film “Oltre il filo” di Dorino Minigutti, un intreccio avvincente e toccante delle storie dei bambini sopravvissuti al campo di concentramento di Gonars raccolte a settant’anni di distanza da quelle tragedie.
Sempre lunedì 28, infine, la rassegna si chiuderà con lo spettacolo “Balkan Burger” di Stefano Massini, proposto dal Teatro Club per la stagione di Akrópolis 13 al Teatro Palamostre di Udine alle 21.
A un passo dalle nostre coste, i Balcani sono stati fino a pochi anni fa teatro di guerre sanguinose. Antiche comunità di lingue e fedi diverse, abituate da secoli a convivere in pace, si sono rovesciate in gruppi l’un contro l’altro armati. Era un luogo dove “se preghi Dio si girano in quattro”, ma poi il mosaico spirituale è andato in frantumi. Da questa tragedia prende spunto lo spettacolo di Stefano Massini, scrittore-regista che da ragazzo ha frequentato la comunità ebraica fiorentina. È la storia di Razna, figlia di un rabbino in una comunità ebraica tollerata dai Turchi, che attraversa la storia e le confessioni, passando tra preti, imam, pope e rabbini, cambiando punto di vista e diventando ogni volta vittima sacrificale. Un viaggio simile a quello di Orlando nel romanzo di Virginia Woolf, cui darà voce l’attrice Luisa Cattaneo sul tappeto sonoro dal vivo di Enrico Fink, insigne musicista klezmer.
Per tutte le informazioni è possibile contattare il PuntoInforma del Comune di Udine telefonando allo 0432 414717 o inviando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per le proiezioni cinematografiche è possibile contattare direttamente il Cec o, per quanto riguarda lo spettacolo al Teatro Palamostre, il Teatro Club Udine.
Consegnati i Premi etica 2012 a Roustayan (Pilosio) e Patui, e ad Arnaldo Baracetti “alla memoria”
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- Pubblicato Giovedì, 10 Gennaio 2013 10:18
- Scritto da Fabiana Dallavalle
«Etici significa essere vincenti». Nelle parole di Alessandro Grassi, presidente dell’Associazione Euretica, si è riassunto il quinto Premio etica voluto e promosso dal sodalizio, cerimonia che si è tenuta oggi per la prima volta in Camera di Commercio, ospiti del presidente Giovanni Da Pozzo «nella Sala intitolata ad Adalberto Valduga – ha rimarcato il segretario dell’associazione Daniele Damele –, grande imprenditore e grande uomo, esempio di questo premio, che peraltro gli è stato conferito alla memoria proprio a pochi mesi dopo la sua scomparsa». E il premio alla memoria di quest’anno è andato ad Arnaldo Baracetti – il figlio Mauro ha ritirato il riconoscimento –, la cui figura «di riferimento morale e culturale, di onestà politica, passione per la battaglia e azione concreta» è stata ricordata con commozione dall’onorevole Renzo Pascolat.Gli altri Premi, “scortati” sia dal presidente Da Pozzo, sia dal presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostino, sono andati poi a Paolo Patui per l’etica nella cultura e a Dario Roustayan, Ceo dell’azienda Pilosio, per l’etica nell’economia.Per Patui, il riconoscimento ha voluto rimarcare l’importante attività come scrittore, autore, giornalista e uno dei principali e incessanti promotori in regione dell’importanza della lettura, concretizzata anche nella realizzazione di un festival di successo come LeggerMente. Un impegno, come ha ricordato Grassi, che mette al centro anche tanto volontariato e un’attenzione costante all’inclusione e alla solidarietà. Patui ha esordito ringraziando le persone che collaborano all’organizzazione del Festival, ha rimarcato l’importanza etica della cultura, in quanto attività che parte da dentro, che si sente e viene dalla profonda necessità di esprimersi. Patui ha ricordato anche come la parola agenda, oggi molto “di moda”, riguardi le cose che si devono fare nell’immediato, ma abbia bisogno di un respiro più alto, delle idee sul benessere delle persone, sulla qualità della vita, sulle regole della convivenza «e tutto questo lo insegna anche la cultura e lo insegnano i libri e la lettura». Infine, il Premio etica nell’economia conferito a Roustayan che, come ha ricordato il presidente Da Pozzo nel consegnargli il Premio, «ha assunto la guida dell’azienda quando si trovava in una situazione difficile e le ha dato nuovo impulso spingendosi con convinzione e con serietà verso l’internazionalizzazione, intuendo l’importanza di questa strada per lo sviluppo e la crescita. La figura stessa di Roustayan, che ha origini iraniane, ma è cresciuto in Friuli, studiando prima a Udine e specializzandosi poi negli Stati Uniti, è esempio anche per i giovani – ha aggiunto Da Pozzo, rivolgendosi ai tanti ragazzi dello Stringher presenti in Sala –, che per studiare o lavorare avranno davanti a sé il mondo intero nei prossimi anni». Sempre ai giovani si è rivolto l’invito di Da Pozzo. «Siamo in un momento difficile – ha detto – in cui certa politica, finanza, economia non stanno dando esempi di etica a voi giovani.Fate sentire la vostra voce, una voce etica che chieda il cambiamento, un cambiamento che nasca da voi e che vi possa vedere protagonisti». Parole a cui si sono aggiunte quelle di Roustayan, che ha anche invitato gli studenti a pensare alla formazione, a essere veloci, pronti e guardare con fiducia al futuro.In conclusione, l’intervento anche del presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostini, a chiudere un premio che ha goduto anche del patrocinio di Danieli Spa. «Tutti noi – ha detto D’Agostini – dobbiamo sentire un alto impegno etico nella nostra vita di ogni giorno. Solo l’impegno quotidiano all’etica può produrre una società migliore». Presenti alla cerimonia,fra gli altri, anche l’assessore comunale Mariagrazia Santoro, il presidente della Cassa di risparmio del Fvg Giuseppe Morandini e don Davide Larice.
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