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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Un teatro per il pubblico: Giuseppe Bevilacqua nuovo direttore della prosa al Nuovo

 

Un teatro per il pubblico. Giuseppe Bevilacqua, nuovo direttore della prosa del teatro Nuovo Giovanni da Udine, mette al centro del suo mandato il contatto diretto con il pubblico della città di Udine e disegna per sé,  una “direzione invisibile, di servizio e ascolto, che non prevede, ad esempio un suo ruolo da regista.” Un teatro municipale che compiutamente proponga attori conosciuti e testi noti e che chiede al pubblico, “il committente”, sottolinea Bevilacqua, anche un giudizio sulla qualità degli spettacoli visti e degli attori conosciuti e cui la platea possa  attribuire  un premio.”

L’attore e regista, Giuseppe Bevilacqua,  nominato, all’unanimità, dal Consiglio di amministrazione della Fondazione teatro, nasce con il Palio teatrale studentesco di Udine dove si mette in luce per le grandi capacità attoriali. La carriera da professionista, poi la docenza quale insegnante di ruolo all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, da cui sono usciti molti dei grandi protagonisti del teatro e del cinema italiano. Non molto il tempo a sua disposizione, marzo-dicembre, il periodo di mandato a cui si spera segua un incarico di più ampio respiro che consenta una importante inversione di tendenza e cioè il recupero del pubblico perduto. “Sono qui per tracciare un inizio, ha spiegato Bevilacqua. In Italia si è fatta molta ricerca sul teatro e altrettanta sulla drammaturgia, poco o nulla per scoprire i desideri delle persone che vengono a teatro. Udine ha una ricca cultura teatrale. Auspico che il Giovanni da Udine sia aperto ai cittadini, non solo per la prosa ma per il dibattito, gli approfondimenti, insomma che torni ad essere agorà cittadina.”

Soddisfatto il presidente della Fondazione, Tarcisio Mizzau: «E’ stato un lavoro lungo e impegnativo - ha dichiarato - che ha condotto a decisioni unanime di grande peso». Altrettanto soddisfatto il sindaco di Udine Furio Honsell, che ha dato il benvenuto al nuovo direttore della prosa, “un professore, con un linguaggio a cui mi sento molto vicino. Bevilacqua ha difronte a sé lunghi mesi di lavoro. Ha dalla sua una mitezza e una conoscenza  e rispetto del teatro che auspicabilmente  lo metteranno al riparo da attacchi. Spetterà al pubblico decidere se fidarsi di questo friulano che ha scelto la parola “servizio” per presentarsi alla città.

Microstoria di un repertorio tra Otto e Novecento: al teatro Giovanni da Udine la presentazione del nuovo volume

Microstoria di un repertorio tra Otto e Novecento

Sarà presentato venerdì 1° marzo alle 18.00, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine  il volume Il teatro friulano– Microstoria di un repertorio tra Otto e Novecento di Angela Felice e Paolo Patui, una storia del repertorio teatrale friulano dagli esordi borghesi di metà Ottocento agli sviluppi novecenteschi. Secondo volume della piccola collana edita dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Forum Editrice Universitaria Udinese, la pubblicazione è realizzata in collaborazione con  Farie Teatrâl Furlane, e il sostegno di Arlef e Regione Friuli Venezia Giulia.

L’importanza, la ricchezza e la grande creatività del repertorio teatrale friulano degli ultimi centocinquant’anni vengono esplorate e analizzate nella loro storia, evoluzione e attualità, con i suoi protagonisti noti e meno noti, fino a giungere alle prospettive del teatro del presente e del futuro. Foto d’epoca, brani antologici, interventi di studiosi e operatori teatrali arricchiscono un libro indispensabile, quindi, per gli amanti del teatro, ma anche un importante strumento per approfondire la storia sociale e culturale del Friuli negli ultimi due secoli.

La pubblicazione nasce dall’esperienza delle lezioni - spettacolo tenute dai due autori sul palco del Teatro Giovanni da Udine, nel 2010, nell’ambito di Sipari Furlan, una serie di iniziative di valorizzazione del repertorio teatrale in friulano che aveva visto collaborare, in vario modo, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Teatro Club Udine, CSS Teatro stabile di innovazione, Civica Accademia ‘Nico Pepe’ e Associazione Teatrale Friulana. Nelle affollatissime lezioni-spettacolo Angela Felice e Paolo Patui avevano raccontato al pubblico la storia della drammaturgia friulana e in friulano, dai suoi albori ottocenteschi al nostro presente. Attori e musicisti, relatori ospiti e proiezioni avevano arricchito quegli appuntamenti, determinanti per divulgare con sistematicità la consapevolezza della ricchezza del repertorio friulano. All’incontro, che si svolgerà nella sala del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ad ingresso libero, saranno presenti gli autori stessi che dialogheranno con il giornalista Paolo Medeossi, dopo i saluti di Tarcisio Mizzau, Presidente della Fondazione Teatro Nuovo ‘Giovanni da Udine’ e di William

Cisilino, Direttore dell’Arlef. Inoltre, a rendere omaggio al nostro dinamico e vivace patrimonio drammaturgico, saranno gli attori del ‘Gruppo della Loggia’(Danilo D'Olivo, Daniela Zorzini, Gina Serravalle, Paolo Rota, Adriano Saboto, Maria Grazia Passon e Tullia De Cecco)e del ‘Teatro Incerto’ (Fabiano Fantini e Claudio Moretti) con alcuni brani tratti proprio dal volume.

 

Centro Studi Pasolini di Casarsa: sono quattro gli appuntamenti imperdibili di primavera

Centro Studi Pasolini di Casarsa: sono quattro gli appuntamenti imperdibili di primavera

 Quattro imperdibili appuntamenti e un ospite illustre: lo spagnolo Enrique Irazoqui che nel 1964 interpretò Gesù nel "Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini.

Il Centro Studi Pier Paolo Pasolini inaugura così il 2013  con quattro importanti appuntamenti primaverili di studio e di incontro, che, tra riflessione e suggestione emotiva, vogliono portare  un contributo aggiornato al dibattito su Pasolini e tenere aperti i conti con un’opera e una figura dalle sfaccettature  sempre inesauribili e attuali.

Sotto la sigla complessiva di INCIPIT, già varata nel 2011, è dunque in programma tra febbraio e aprile un ventaglio di iniziative che continuano a rafforzare il Centro casarsese nel ruolo di punto di riferimento degli studi pasoliniani e inoltre coinvolgono attorno alla sua attività una rete ormai consolidata di collaborazioni significative e di rapporti con il territorio, locale e nazionale.

Nell’insieme della proposta, saranno presentati innanzitutto tra febbraio e marzo i lavori di due studiosi. In collaborazione tra il Centro Studi, l’Associazione don Gilberto Pressacco e l’editrice Forum, venerdì 22 febbraio alle ore 18, con l’illustre presenza di Remo Cacitti e di Flavio Pressacco, farà da apripista al programma il giovane saggista friulano Giacomo Trevisan, che nel suo recente libro “Mistero contadino. Tracce pasoliniane nelle ricerche di don Gilberto Pressacco” (ed. Forum) ha indagato i rapporti a distanza tra il prete di Turrida e il cantore di Casarsa, trovandovi sorprendenti sintonie.

Di grande rilievo scientifico poi l’appuntamento di venerdì 15 marzo, sempre alle ore 18, in cui sarà presentata la corposa monografia su un “tutto Pasolini” (ed. Carocci, 2013) in cui ha coronato una vita intera di ricerche sul poeta casarsese lo studioso Guido Santato, ordinario di letteratura italiana dell’Università di Padova e uno tra i più autorevoli e acuti conoscitori dell’intero corpus dell’opera pasoliniana, con particolare attenzione al significato della stagione friulana. 

Sul piano dell’emozione e dei ricordi  il clou  sarà riservato poi a venerdì 5 aprile, quando arriverà per la prima volta in Friuli e coronerà così un antico sogno Enrique Irazoqui,l'indimenticabile Gesù del Vangelo secondo Matteo,  oggi economista e professore di letteratura, scacchista a livello internazionale e residente a  Cadaqués, il paese catalano dove vissero anche Salvador Dalí e Marcel Duchamp. Accanto a lui ci sarà anche Giacomo Morante, nipote della grande Elsa, il quale, allora quindicenne,  fu scelto nello stesso film per il ruolo dell’apostolo Giovanni.  Per questa occasione straordinaria, organizzata dal Centro Studi in sinergia con Cinemazero, nella Sala Grande del cinema di Pordenone, insieme all’incontro pubblico alle ore 18 con questi eccezionali testimoni, sarà proiettato anche il docu-film Album del 2012. La regista siciliana Valeria Patané, residente in Spagna e lei pure presente in Friuli per l’occasione, vi ha raccontato per immagini un incontro spagnolo tra i due, montando anche le foto sul set di Angelo Novi e alcuni spezzoni inediti di un girato in super8 dello stesso Morante a Matera al tempo del Vangelo, che poi sarà proiettato in serata al termine di un incontro imperdibile.

Da non dimenticare infine che sempre in aprile, mercoledì 10,  il ricco menu di questa primavera tutta pasoliniana sarà completato di nuovo a Casa Colussi da una riflessione con letture (a cura di Gianfranco Scialino) sul rapporto giovanile di amicizia tra Sergio Maldini e Pasolini, di cui resta traccia nel poco noto carteggio epistolare tra i due. Un appuntamento, quest’ultimo, che rientra nel focus dedicato nel 2013 al cantore romanzesco della “casa a nord-est”, all’interno della rassegna “Percorsi diversi: il Medio Friuli incontra Sergio Maldini” ideata dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli che a breve ne renderà nota  l’intera articolazione.

Info, Centro Studi Pier  Paolo Pasolini, via G. Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia (pn), tel. 0434 870593, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www. centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it.

 

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