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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Ritrovati in un'abitazione di Codroipo più di 200 reperti archeologici detenuti illegalmente

Ritrovati in un'abitazione di Codroipo più di 200 reperti archeologici detenuti illegalmente

Udine - Un residente di Codroipo deteneva nello scantinato di casa 237 reperti di interesse storico-archeologico, per lo più laterizi e monete di epoca romana ma anche mosaici e un pettine di età longobarda.

Il prezioso patrimonio archeologico detenuto illegalmente è stato rinvenuto sabato 20 febbraio dai carabinieri della Compagnia di Udine nell'abitazione dell'uomo, denunciato insieme a un concittadino per i reati di ricerca non autorizzata e detenzione di oggetti di interesse storico.

L'indagine è partita in seguito alla segnalazione di alcuni residenti che avevano notato i movimenti sospetti di due uomini, scambiati per ladri, che si aggiravano nella zona di campagna delle Risorgive-Castelliere di Codroipo.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della stazione di Campoformido che hanno rintracciato due persone che avevano in mano non un piccone (come era sembrato ai testimoni per via del buio e della lontananza) bensì un metal detector.

Hanno fatto domande specifiche e i due hanno spiegato di essere appassionati di archeologia. Uno dei due ha anche aggiunto di avere alcuni oggetti di possibile interesse storico a casa.

I carabinieri hanno quindi attivato i colleghi del Reparto tutela patrimonio di Venezia e, contestualmente, hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Udine i decreti per poter perquisire le abitazioni dei due. Le ispezioni sono poi scattate sabato.

I due rischiano pesanti sanzioni in base agli artt. 175 (Violazioni in materia di ricerche archeologiche) e 176 (Impossessamento illecito di beni culturali) del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Bomba alleata della II Guerra Mondiale ritrovata a Cervignano durante lavori di riqualificazione

Bomba alleata della II Guerra Mondiale ritrovata a Cervignano durante lavori di riqualificazione

Cervignano del Friuli (Ud) - È stata ritrovata durante i lavori di riqualificazione della piazza San Girolamo la bomba d'aereo della II Guerra mondiale, la cui presenza era stata segnalata dalle memorie di persone ed associazioni, tra cui "Cervignano Nostra".

L'ordigno con ogni probabilità risale al 18 gennaio 1945, quando ci fu un bombardamento su Cervignano da parte di una formazione di dodici bimotori alleati. A Cervignano furono sganciate quattordici bombe. Queste notizie sono contenute in un articolo scritto dal compianto Furio Anderle, contenuto nella rivista “Cervignano Nostra”.

Si tratta di una bomba da 500 libbre di fabbricazione britannica, che era interrata a circa un metro di profondità sotto il marciapiede.

I lavori sono stati immediatamente sospesi e sul posto sono intervenuti gli artificieri dell'Esercito in forza al Reggimento Genio Guastatori di Udine, che hanno identificato l'ordigno come modello Gp He (alto esplosivo), lo hanno messo in sicurezza in un luogo idoneo e lasciato in consegna ai Carabinieri in attesa che la Prefettura di Udine definisca la data e il luogo della definitiva distruzione.

È morto a Udine il prof. Franco Perraro, uno dei fondatori del 118 regionale

È morto a Udine il prof. Franco Perraro, uno dei fondatori del 118 regionale

Udine - Il prof. Franco Perraro, uno dei fondatori del 118 a livello regionale, è morto nella tarda mattinata 15 febbraio all'Ospedale di Udine in seguito a una lunga malattia. Aveva 84 anni.

"Cordoglio per la perdita di un professionista che ha saputo guardare lontano e che ha dato lustro alla sanità del Friuli Venezia Giulia, inserendola nel contesto della Medicina internazionale". Così l'assessore regionale alla Salute e all'Integrazione socio-sanitaria Maria Sandra Telesca.

"Il professor Perraro - ha ricordato Telesca - seppe ricondurre una straordinaria preparazione professionale al servizio della comunità del suo territorio, abbinando lungimiranza e abnegazione".

Nato a Treviso nel 1931 e laureatosi a Padova nel 1958, Perraro ebbe in Udine la sede privilegiata della sua attività. Fu cofondatore dell'International Society for Quality in health care / ISQua (Società internazionale per la qualità dell'assistenza sanitaria) cui diede vita e slancio anche in Italia.

Il Capo dello Stato Napolitano lo ha insignito della Medaglia d'Oro dei medici benemeriti. "L'esempio che ha rappresentato e l'apporto innovativo che ha offerto alla sanità del Friuli Venezia Giulia nella ricerca e divulgazione di un metodo ragionato e condiviso e nella verifica degli standard  di qualità - ha concluso Telesca - è un'eredità che genererà frutti duraturi".

Da parte sua il sindaco di Udine Furio Honsell ha espresso "il più profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa del professor Perraro, fondatore della società internazionale per la qualità in medicina, che aveva portato il nome di Udine ai più alti livelli mondiali. È anche grazie alla sua attività infatti, che il sistema sanitario Friuli e di Udine è oggi un modello al servizio di tutti i cittadini".

Il prof. Perraro aveva ricevuto dal sindaco lo scorso anno la targa della città di Udine.

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