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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

La stangata fiscale sulla casa abbatte le spese natalizie. Metà tredicesima in tasse

La stangata fiscale sulla casa abbatte le spese natalizie. Metà tredicesima in tasse

FVG - Nella busta paga di oltre 30 milioni di italiani è giunta la tredicesima mensilità, ma per oltre la metà (51%) dovrà essere destinata al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette, mentre solo il 26% la userà per i regali e il 23% per il risparmio.

È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè  in occasione dell’arrivo delle tredicesime che hanno portato circa 39 miliardi di euro aggiuntivi nelle busta paga di lavoratori dipendenti e pensionati, con un aumento dell’1% rispetto allo scorso anno.

La scadenza fiscale del 16 dicembre tuttavia scava un bel buco nelle tasche degli italiani, con una stangata di tasse sulla casa tra Imu e Tasi e Tari, mentre è prossimo il pagamento del canone Rai (entro gennaio).

La tredicesima è dunque sostanzialmente già spesa per la maggioranza degli italiani che la ricevono, ma c’è anche un 23% che avendone la possibilità e decide di metterla da parte per il futuro incerto.

Il risultato è che poco più di 1 italiano su 4 (26%) la userà per le spese natalizie. Coldiretti stima che la spesa media per regali si avvicina ai 200 euro e si preferisce evitare di ridurre il numero di regali e contenere l’importo del singolo omaggio.

Una tendenza significativa è quella di regalare un oggetto che già si possiede e che non si è utilizzato. Quest’anno dichiara di farlo ben il 24% degli italiani e tra questi il 3% per la prima volta.

Un comportamento dettato dalle difficoltà economiche, ma anche da una maggiore sensibilità nel contenimento degli sprechi. La tendenza al risparmio si manifesta anche con la tendenza ad acquistare regali utili e all’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno.

Tiene l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai-da-te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.

Si consolidano gli acquisti on line che diventa anche uno strumento per chiedere consigli e fare confronti: sono il 38% gli italiani che acquistano on line i regali di Natale, con una positiva tendenza anche per le vendite degli alimentari che per la prima volta, sono state regolamentate a livello europeo con l’entrata in vigore il 13 dicembre 2014 del Regolamento  UE N.1169/2011) che applica le norme europee sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Nello specifico, la nuova norma prevede che negli acquisti di prodotti alimentari e bevande, i consumatori devono ora disporre di tutte le informazioni obbligatorie per legge (come il nome dell’alimento, la lista degli ingredienti, la presenza di allergeni, la quantità netta, eccetera) prima della conclusione dell’acquisto, ad eccezione della data di scadenza o simili, che invece potranno essere fornite insieme alla consegna dell’alimento.

La maggioranza degli italiani tuttavia acquisterà il regalo in luoghi di consumo tradizionali con una positivo orientamento verso i mercatini, frequentati dal 53% degli italiani durante le feste di Natale.

Finanziaria regionale, dibattito iniziato in Consiglio. Opposizioni: manca disegno per futuro

Finanziaria regionale, dibattito iniziato in Consiglio. Opposizioni: manca disegno per futuro

Trieste - È iniziato lunedì 15 dicembre in Consiglio regionale l'esame dei documenti contabili per il 2015: finanziaria 2015, bilancio di previsione 2015-2017 e per l'anno 2015, relazione politico-programmatica 2015-2017.

Il disegno di legge di bilancio pareggia alla cifra di 6.749 milioni di euro.

L'Aula è stata convocata fino a giovedì, giorno in cui, se servirà, potrà prolungare i suoi lavori a oltranza fino all'approvazione finale dei provvedimenti.

I lavori sono stati aperti dal relatore di maggioranza, Renzo Liva (Pd). A seguire, gli altri due relatori di maggioranza: Pietro Paviotti (Citt) e Alessio Gratton (SEL). Per la minoranza, sono intervenuti Paride Cargnelutti (NCD) e Elena Bianchi (M5S).

"La disponibilità di risorse - ha detto Renzo Liva in apertura di seduta - è frutto di azioni quotidiane di governo che hanno consentito, tra l'altro, di riallocare, per interventi di spesa strategici, circa 20 milioni di euro provenienti da misure di razionalizzazione della spesa connesse al personale e all'acquisto di beni e servizi della regione. Inoltre, la rinegoziazione del protocollo di intesa tra Stato e Regione di ottobre significa che il Bilancio 2015 si avvantaggia di 110 mln in termini di una riduzione degli accantonamenti previsti, di una riduzione dei tagli alla capacità di spesa - Patto di Stabilità - di 80 mln e di un riconoscimento di crediti pregressi per circa 155 mln".

Il settore più rilevante come sempre è quello di sanità e politiche sociali. La copertura è di 2.358,58 mln di euro, di cui 2.117,36 per la spesa corrente sanitaria, con un incremento di 30 mln rispetto al corrispondente valore di inizio 2014.

Per venire incontro alle famiglie, la Giunta propone un meccanismo anticipatorio del sostegno per 4 mln per le rette agli asili nido, misura resa più favorevole alle famiglie con minore capacità di reddito e integrata con le misure di natura governativa sugli assegni per i nuovi nati.

10 mln sono stanziati a fondo globale per garantire una nuova forma di sostegno al reddito; 5 mln per non far gravare sulle famiglie con ISEE fino a 15mila euro il ticket sanitario da 10 euro e rimodulare per tutti il ticket in relazione al costo delle prestazioni.

Tra le altre misure sociali, viene proposto un sostegno agli affitti per 6,5 mln e 11,4 per il Fondo per l'abbattimento dei canoni Ater; 10 mln per il recupero del patrimonio immobiliare esistente e i 2,3 per l'adeguamento degli alloggi Ater.

Gli interventi a favore della proprietà dell'abitazione comprendono 2,8 mln per il rimborso a Medio Credito per i mutui prima casa e un milione per le co-garanzie.

Scuola: vengono stanziati 3 mln per l'edilizia scolastica.

Per le attività produttive, oltre ai 20 mln già accantonati rispetto all'extra-gettito dell'anno scorso per l'area del "bianco" e l'area di crisi triestina, altri 20 mln saranno stanziati nel 2015 tra questa Finanziaria (7 mln) e l'assestamento a metà anno; mentre tra il 2016 e il 2017 la Giunta prevede altri 40 mln di stanziamenti, di cui 20 già iscritti con questo disegno di legge.

Il Piano integrato di politiche per l'occupazione e per il lavoro (PIPOL) ha una dotazione di 40 mln circa e sostiene l'accesso nel mercato del lavoro di giovani al di sotto dei 30 anni e dei disoccupati.

A questa misura, si affiancano gli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni (3 mln), le risorse per i cantieri di lavoro (2 mln) e per i lavori socialmente utili (4,5 mln), il sostegno ai contratti di solidarietà (3 mln), la conferma del sostegno al reddito dei lavoratori edili (0,28 mln).

In stretta connessione con tali politiche, vanno evidenziate istruzione e formazione professionale con uno stanziamento di 17 mln e l'impegno a implementare tali risorse con l'assestamento.

26,59 mln vengono destinati all'ambiente per prevenzione del dissesto idrico e difesa del territorio.

Si parla di continuare il sostegno sui carburanti nella misura del precedente esercizio, di misure in aumento per il sostegno della montagna, di conferma delle risorse per il settore cultura sport e solidarietà con fondi sostanzialmente in linea con il 2014.

Da parte sua l'opposizione di Centrodestra, per voce del relatore di minoranza Paride Cargnelutti, dà un parere sostanzialmente negativo.

"La manovra finanziaria di quest'anno - ha osservato Cargnelutti - è una legge ordinaria, di rassegnazione, senza scelte adeguate rapportate al momento di drammatica crisi in cui versa l'intero Paese. Una finanziaria "scolastica" anche in relazione alle disponibilità finanziarie che sono scarse, ma non nulle".

"Una manovra che fa poche scelte politiche - ha aggiunto Cargnelutti - visto che la maggior parte del bilancio è bloccata da spese fisse, che vanno nella direzione opposta a quella auspicata da noi. Una situazione dovuta alla mancanza di riforme strutturali che la maggioranza avrebbe dovuto fare a monte del bilancio, per puntare a creare ricchezza prima di ridistribuirla. Obiettivo che sarebbe dovuto essere prioritario proprio perché questa manovra si inserisce in una crisi molto pesante, che oramai perdura purtroppo da anni".

"Considerando il momento di grandissima sofferenza - ha detto - ci saremmo aspettati una Finanziaria shock che potesse limitare i danni economici e occupazionali. La maggioranza ha invece scelto di non dare ossigeno all'economia: sarebbero state necessarie, ad esempio, misure volte a ridurre l'Irap e finanziamenti per progetti innovativi volti al risparmio energetico".

"Abbiamo idee che vorremmo poter confrontare con voi - ha concluso Cargnelutti - gli emendamenti che presenteremo vanno nella direzione di dare una reale scossa al sistema economico, produttivo e sociale del Friuli Venezia Giulia. Considerando la mancanza di misure volte a rilanciare l'economia e l'occupazione, il nostro voto non potrà che essere contrario".

Infine Elena Bianchi, relatore di minoranza del Movimento 5 Stelle, ha ricordato come, a fronte di entrate totali pari a 6.749,40 milioni, le previsioni iniziali per il 2014 fossero pari a 6.714,85 milioni: un aumento complessivo di 34,5 milioni di risorse in entrata.

"Ci è stato più volte ribadito dall'assessore Peroni - ha detto Bianchi - che questo risultato è stato possibile sia grazie al protocollo d'intesa Padoan-Serracchiani, sia grazie a un incremento del gettito delle entrate tributarie. Grazie all'efficientamento della macchina regionale si sono prodotti 12 milioni di euro ed è notizia di questi giorni il risparmio che si otterrà dal taglio ai buoni pasto dei dipendenti che porterà una somma pari a 2.5 milioni, che confidiamo venga collocata per interventi di politica sociale. Scelte apprezzabili, anche se ci si augura vengano mantenute e che si possa fare di più, visto che non sono ancora stati toccati settori e materie che da anni meriterebbero di essere riviste".

Bianchi ha quindi analizzato il disegno di legge, osservando che le poste di parte corrente sono rimaste generalmente inalterate rispetto agli altri anni, salvo alcune eccezioni, e affermando che questa manovra corre su spese dovute e immediate su cui non c'è molto da dire e da discutere, ma non si riesce a intravedere il reale progetto futuro.

"Stiamo pagando i contratti di solidarietà, le varie casse per chi un lavoro non ce l'ha più, ma non stiamo creando lavoro. Stiamo pagando l'istruzione senza migliorarla. Stiamo pagando la manutenzione di fiumi, parchi e boschi senza migliorare la situazione con un progetto di riqualificazione del territorio, stiamo pagando i trasporti senza migliorare il trasporto pubblico locale e questo non può che portare a un peggioramento della situazione regionale. Non basta dire o rimandare le spese di investimento in assestamento, bisogna iniziare da ora".

"Questa Regione - ha concluso la relatrice del M5S - ancora non ha un progetto sull'energia, sul lavoro, sul rilancio delle piccole e medie imprese, sull'industria, sull'ambiente, e pagare mantenendo la situazione attuale non basta più e non aiuta i giovani e meno giovani a trovarsi un lavoro, non aiuta le imprese che stanno chiudendo creando ancora più disoccupazione; nel 2014 la nostra Regione ha avuto un tasso di disoccupazione al 7,7 % uno dei valori più alti della nostra storia".

Spese pazze: parte una seconda inchiesta, 20 consiglieri FVG invitati a motivare gli scontrini

Spese pazze: parte una seconda inchiesta, 20 consiglieri FVG invitati a motivare gli scontrini

Trieste - La Procura regionale della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha invitato venti consiglieri regionali a motivare alcune spese di rappresentanza sostenute nel 2010, in parte del 2011 e nel 2012, ritenute ingiustificate, per un importo complessivo 1,5 milioni di euro.

La richiesta della procura contabile è un secondo filone dell'inchiesta avviata nel dicembre 2012, relativa alle spese del 2011, che ha già portato ad alcune sentenze e ad altrettanti rimborsi del danno erariale.

Dopo la verifica della documentazione, la Procura ha considerato non ammissibili come spese di rappresentanza vari scontrini per abbigliamento, viaggi, pasti ed altro.

Nell'inchiesta sono coinvolte le forze politiche presenti in Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Alcuni gruppi hanno voluto anticipare la mossa della Procura, annunciando una sorta di rimborso preventivo.

 

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