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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

La maggioranza approva il disegno di legge di riforma degli enti locali

La maggioranza approva il disegno di legge di riforma degli enti locali

Trieste - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato nel pomeriggio del 26 novembre il disegno di legge "Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative", che riforma gli enti locali, spogliando di funzioni le province e favorendo le unioni territoriali e le fusioni tra i piccoli comuni.

Dopo un articolato ed animato dibattito, che al momento del voto ha visto uscire dall'aula i consiglieri di opposizione, la riforma del sistema Regione/Autonomie locali è stata approvata dalla maggioranza, seppur con la dichiarata non partecipazione al voto da parte di Igor Gabrovec, esponente della Slovenska Skupnost all'interno del gruppo del Pd, perché si è visto respingere un emendamento sulla salvaguardia dei Comuni della minoranza slovena.

Claudio Violino e Giovanni Barillari, appartenenti al Gruppo misto e unici consiglieri di opposizione presenti in aula, si sono astenuti. In tutto, sono stati 23 i sì, tra cui quelli della presidente Serracchiani e degli assessori Bolzonello e Vito.

"Un traguardo importante, con il quale viene attuato un impegno fondamentale che abbiamo preso all'inizio del nostro mandato". Ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani, commentando l'approvazione del disegno di legge.

"Quella delle Autonomie locali - ha detto ancora la presidente - segue le Riforme della Cultura e della Sanità, alle quali si accompagna un lavoro complessivo di riassetto del sistema e di revisione e riqualificazione della spesa".

"Crediamo - ha aggiunto Serracchiani - che il testo approvato oggi rappresenti una Riforma necessaria per il Friuli Venezia Giulia, una riforma che serve ai nostri cittadini".

Serracchiani ha stigmatizzato la decisione di parte dei consiglieri dell'opposizione di lasciare l'aula per l'assenza di una scheda finanziaria del provvedimento, non necessaria secondo gli uffici.

"La politica impone la presenza", ha detto. La presidente della Regione ha definito la riforma degli enti locali "necessaria per la Regione e per i cittadini", ricordando di aver già avuto il voto favorevole anche per la riforma della sanità e della cultura.

L'ex presidente della Regione Renzo Tondo, capogruppo in Consiglio regionale di Autonomia Responsabile, aveva espresso un parere molto fermo in senso contrario alla riforma: "Fermiamoci qui, raccogliamo ciò che si è fatto e accompagnamo questa legge di riforma degli Enti locali a un vero processo di delegificazione e semplificazione attraverso un vero confronto con le Istituzioni. Quella che state approvando è un aberrante capolavoro. I cittadini del FVG si troveranno una Regione ingolfata, tre Province elette direttamente, una non eletta direttamente, 230 Comuni e 21 mini Province".

"Questa legge - aveva detto ancora Tondo - non risponde alla necessità di riformare, ma alla necessità della Serracchiani di guadagnarsi una bandierina da spendere sui titoli dei giornali e nei salotti televisivi senza nessun vantaggio per i cittadini. È una legge arlecchino".

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