Politica
Nuovo ospedale di Pordenone: cerimonia di inizio lavori con la presidente regionale Debora Serracchiani. Interviste
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- Pubblicato Venerdì, 16 Gennaio 2015 11:31
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Pordenone - Si è svolta venerdì 16 gennaio alle 10 la cerimonia di avvio della demolizione dei padiglioni dell’ospedale Santa Maria degli Angeli a Pordenone.
Erano presenti tra gli altri la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, il direttore generale dell'Azienda Sanitaria 5 Paolo Bordon, l'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca e l'assessore alla Funzione pubblica Paolo Panontin.
Le operazioni di demolizione, che saranno eseguite dalla ditta Ghiaie Ponterosso di San Vito al Tagliamento, cominceranno entro le prossime settimane, dopo che sarà allestito il cantiere. L'importo stanziato per questa prima fase di lavori è pari a circa 600mila euro.
Qui l'intervista a Debora Serracchiani, realizzata da Maurizio Pertegato:
Il dr. Bordon ci parla dei tempi di realizzazione del nuovo ospedale:
Il commento del sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti:
(a cura di Maurizio Pertegato)
Movimento Trieste Libera: replica e rettifica all'intervista a Vito Potenza su TL3
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Gennaio 2015 21:37
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Trieste - Dal signor Roberto Giurastante, Presidente Movimento Trieste Libera, riceviamo e pubblichiamo a titolo di rettifica quanto segue:
L'intervista al sig. Vito Potenza intitolata “Trieste Libera ricomincia da 3” pubblicata il 9.1.15 contiene, al di là delle opinioni, notizie non vere od equivocabili a lesione dell'immagine, del lavoro e dell'onorabilità del Movimento Trieste Libera e dei suoi esponenti. Precisiamo dunque quale risposta e rettifica a chiarimento che:
1) Il sig. Potenza non è uno dei fondatori del Movimento, ma uno dei suoi ex dirigenti.
2) L'Assemblea del Movimento non si è tenuta il 31 maggio ma il 21 giugno 2014 ed ha ratificato l'espulsione del sig. Potenza ed altri ex dirigenti, i quali hanno costituito l'organizzazione denominata (da essi e non dai giornalisti) “Territorio Libero 3 - TL3”, ovvero “al cubo” stilizzato nel loro simbolo.
3) Tutti i documenti giuridici internazionali sinora presentati dal 2013 a difesa del Territorio Libero e del Porto Franco internazionale di Trieste sono stati prodotti dal Movimento Trieste Libera, il quale non ha rivendicazioni sull'ex Zona B (poiché le ritiene dannose e giuridicamente infondate) e non concorre alle elezioni italiane.
4) Il TL3 non ha mai presentato la questione di Trieste ad una “assemblea plenaria” dell'ONU a Ginevra, ma è soltanto intervenuto ad un forum sulle minoranze organizzato dal Consiglio per i Diritti umani (UNHRC), e l'UNPO non è un'organizzazione delle Nazioni Unite.
5) La sentenza TAR n. 530/2013 invocata dal sig. Potenza non difende il Porto Franco internazionale ma, al contrario, afferma falsamente che è sotto sovranità italiana e può essere anche spostato da Trieste, sostiene l'inesistenza giuridica del Territorio Libero ed accusa il Movimento Trieste Libera di eversione.
Roberto Giurastante
Presidente Movimento Trieste Libera
Dimissioni di Giorgio Napolitano: il 29 gennaio via alle elezioni per il nuovo presidente
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Gennaio 2015 11:30
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Trieste - Le dimissioni del presidente Napolitano, presentate nella mattina di mercoledì 14 gennaio, hanno fatto cambiare il programma e il calendario dei lavori del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
Ipotizzando che le Camere in seduta congiunta, integrate dai grandi elettori delle Regioni, si riuniscano per la prima votazione nel pomeriggio di giovedì 29 gennaio, i capigruppo hanno adottato le loro decisioni di conseguenza.
La prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai rappresentanti delle Regioni per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica dovrebbe tenersi infatti alle ore 15 del prossimo 29 gennaio: è quanto spiega l'Ansa, citando "fonti parlamentari di maggioranza".
Il Consiglio regionale è convocato quindi per lunedì prossimo, 19 gennaio, alle 14.00, per eleggere i tre suoi rappresentanti che andranno a Roma a eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
Saranno eletti due esponenti della maggioranza e di uno delle opposizioni. Non è prevista la presentazione di candidature. La votazione avverrà a scrutinio segreto.
Si punta ad arrivare all’elezione del futuro presidente della Repubblica "in tempi ragionevoli, al quarto o quinto scrutinio anche se non vogliamo dare numeri" ha detto la presidente della regione FVG Debora Serracchiani nella sua veste di vicesegretario del Pd.
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