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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Bilancio di fine anno per la Regione, maggioranza e opposizione tirano le somme

Bilancio di fine anno per la Regione, maggioranza e opposizione tirano le somme

Trieste - Nella tradizionale conferenza stampa di fine d'anno che si è svolta venerdì 19 dicembre nel palazzo della Regione in piazza Unità a Trieste, la presidente della Regione Debora Serracchiani, assieme agli assessori, ha tracciato il bilancio dell'attività della Giunta nel 2014. Nella stessa giornata, sono giunti i comunicati delle opposizioni a commento dell'approvazione del bilancio.

"Il 2014 - ha detto la presidente - è stato un anno assolutamente impegnativo. Siamo riusciti a portare a compimento tre riforme fondamentali: Cultura, Sanità e Autonomie locali; siamo riusciti a sottoscrivere con il ministro Padoan un nuovo Patto finanziario che ci permette di mettere in sicurezza il Bilancio; siamo riusciti a togliere il ticket sanitario aggiuntivo per la fasce più deboli, che era uno dei nostri impegni principali con gli elettori".

"Credo - ha commentato - che possiamo ritenerci soddisfatti. Certo, sappiamo che il 2015 sarà un anno altrettanto impegnativo, che le tre riforme approvate quest'anno entreranno nella fase di attuazione. E siamo consapevoli nello stesso tempo della gravità della crisi, e in particolare della difficoltà e complessità di alcuni punti di crisi".

"Nel 2015 - ha concluso la presidente Serracchiani - le riforme continueranno a essere la nostra priorità. Questo significa accettare la sfida del cambiamento, una sfida che riguarda tutti. Ed è una sfida prima di tutto culturale, che tutti dobbiamo condividere".

Da parte loro il centrodestra ed il Movimento 5 Stelle, nei rispettivi comunicati diffusi all'indomani dell'approvazione, hanno espresso insoddisfazione per il bilancio varato il 18 dicembre.

"Quella approvata è una finanziaria tradizionale - ha commentato il capogruppo NCD Paride Cargnelutti. - Purtroppo non in sintonia con la gravità della situazione come sarebbe stato necessario. Sarebbe servito più coraggio con l’adozione di quelle misure che il centrodestra aveva indicato per aiutare lo sviluppo. Misure che comunque hanno lasciato il segno nella maggioranza che la recepite in piccola parte, ma che sono diventate le linee guida per i prossimi interventi".
 
"Di positivo – scrive Cargnelutti – c’è che nella trattativa, la maggioranza, anche se in minima parte, ha aperto un capitolo in questa direzione, ma soprattutto ha recepito le indicazioni del centrodestra relativamente alla fattibilità di abbassare l’Irap".
 
"Relativamente al bilancio del Consiglio Regionale – conclude la nota NCD – le scelte adottate dalla precedente Giunta Tondo con la diminuzione di dieci consiglieri ed altre misure di contenimento della spesa, hanno prodotto importanti risultati facendo passare il bilancio in appena 4 anni da 24 milioni ai 17 milioni di oggi".

"È passata una Finanziaria insipida e priva di coraggio - scrive nel comunicato la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin. - Come un anno fa il grosso degli investimenti, infatti, è stato rimandato alla manovra di assestamento e si è pensato di coprire esclusivamente le spese correnti. Così come sono stati rinviati a gennaio gli interventi a favore delle attività produttive e quelli riguardanti la fiscalità di vantaggio. Con la scusa di non voler scontentare nessuno, la giunta Serracchiani e la maggioranza di centrosinistra hanno dimostrato ancora una volta di non avere una strategia chiara per il futuro del Friuli Venezia Giulia"

"Il centrosinistra ha bocciato tutti i nostri emendamenti, attingendo invece a piene mani dal nuovo “bonus consiglieri” per coltivare il solito giardinetto elettorale".

"È vero - ha osservato Frattolin - la giunta ha accolto tre nostri ordini del giorno sull’aeroporto di Ronchi, sull’agricoltura biologica e sulle slot machine ma si tratta purtroppo di una magra consolazione visto il numero di impegni presi dall’esecutivo regionale in questa legislatura e ancora non attuati".

"Alle fine, di questa Finanziaria “tappa-buchi”, salviamo solo i 10 milioni di euro accantonati per il sostegno del reddito - anche se ormai è chiaro che la giunta Serracchiani non intende portare in Aula una legge su questo argomento entro i primi 6 mesi - e le maggiori entrate tutte utilizzate per gli anticipi dei fondi europei che - conclude la nota M5S - arriveranno appena il prossimo anno".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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