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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

One Billion Rising - Stop alla violenza sulle donne - Il video

One Billion Rising - Stop alla violenza sulle donne - Il video

Trieste - Si è svolta nella giornata di sabato 14 febbraio, a Trieste, la manifestazione organizzata dalla Fabbrica delle Follie contro la violenza sulle donne in accordo con la campagna globale One Billion Rising.

È una campagna che, nel mondo, ha riscosso grande successo tra donne, uomini e tutti coloro che condividono la drammatica situazione della condizione femminile al giorno d'oggi. E' diventata un simbolo di ribellione, uno sbocco per dare vita a voci che sono rimaste in silenzio per troppo tempo, una via per affermare la propria posizione nel mondo e dire no agli abusi che milioni di donne subiscono quotidianamente.

La "marcia d'amore" è partita da Condoms Square (Piazza Goldoni, così ribattezzata in onore di questa giornata) alle 15.15 e ha continuato lungo via Mazzini per entrare in piazza Unità in un tripudio di percussioni. Dalla piazza centrale di Trieste, il corteo ha proseguito per piazza della Borsa fino ad arrivare davanti al Teatro Romano, attuando una performance con tamburi, danze e fogli affissi alle sbarre dell'edificio della Questura che riportavano diverse storie di donne abusate. E' poi ripartito per tornare in piazza della Borsa dove, sulle note di ''Twist Again'', si è ballato uno scatenatissimo twist, al quale non hanno saputo resistere nemmeno alcuni seri poliziotti presenti. La marcia è poi terminata in piazza Unità alle 18.00 con un flash-mob che ha riempito la piazza di persone che danzavano tutte insieme a ritmo della canzone ''Break the Chain''.

Il corteo inizialmente constava di un centinaio di persone ma è cresciuto via via lungo il percorso, richiamando una folla sempre maggiore, attirata dal ritmo frenetico dei tamburi percossi dal gruppo della Banda Berimbau, i cuori di carta lanciati in aria, le bolle di sapone, i coriandoli e la vivacità e l'allegria dei partecipanti. Il tutto si è svolto in sintonia con il clima festoso del Carnevale, tra risate, schiamazzi e costumi colorati.

One Billion Rising è una campagna internazionale ispirata dal V-Day contro la violenza su donne e bambine. E' stata fondata nel 2012 da Eve Ensler, dramamturga statunitense conosciuta principalmente per la sua opera '' i Monologhi della Vagina'', e sempre il 14 febbraio dello stesso anno è stato lanciato il primo flash-mob, che è diventato un rito di ogni manifestazione.

La parola '' Billion'' si riferisce alla statistica della UN ( United Nations Statistics ) secondo la quale una donna su tre viene violentata o picchiata nel corso della sua vita, o appunto circa '' One Billion''.

 Qui di seguito il video della manifestazione



In apertura un momento del corteo (Foto d'apertura e video di Tullia Calogiuri)

 

Fortezza di Palmanova: 2 milioni di euro dal Ministero per i primi lavori urgenti

Fortezza di Palmanova: 2 milioni di euro dal Ministero per i primi lavori urgenti

FVG - "C'è piena disponibilità da parte del Governo a definire un Protocollo d'intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia e con il Comune di Palmanova per la conservazione e la valorizzazione della Fortezza". Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani al termine di un incontro che si è svolto mercoledì 11 febbraio a Roma con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.

Il Ministero, ha riferito la presidente, ha intanto confermato la possibilità di utilizzare 2 milioni di euro per i primi lavori urgenti di restauro, a cui potranno aggiungersi risorse regionali, individuando nello stesso tempo strategie comuni per acquisire finanziamenti dell'Unione Europea. "Ci metteremo subito al lavoro per scrivere nei dettagli il Protocollo", ha detto Debora Serracchiani.

Nell'incontro si è parlato anche della Fondazione Aquileia. "Ho fatto presente al ministro - ha detto la presidente - la necessità di passare all'attuazione della seconda fase dell'Accordo Stato-Regione che prevede il trasferimento alla Fondazione delle aree archeologiche del Foro e del Porto Fluviale, essenziali per completare un primo importante itinerario turistico".

"Ma ho chiesto anche a Franceschini - ha aggiunto Serracchiani - un impegno a reperire risorse per la manutenzione straordinaria del sito archeologico di Aquileia".

La riunione ha permesso anche di affrontare alcune questioni puntuali, a cominciare dalle attività nel settore del cinema, che il Friuli Venezia Giulia considera strategiche. "Il ministro - ha riferito la presidente - ha confermato l'impegno a reperire maggiori finanziamenti per i festival cinematografici e le istituzioni di maggiore prestigio". In questo contesto, secondo Serracchiani, possono rientrare il Far East Film Festival di Udine, Alpe Adria Cinema di Trieste ma anche la Cineteca del Friuli.

"Al ministro - ha detto ancora la presidente - ho confermato che il Friuli Venezia Giulia, per il valore del suo patrimonio culturale e per la Specialità che ci consente di acquisire nuove competenze attraverso le norme di attuazione, si candida a diventare un modello di 'sistema culturale'. Per questo puntiamo ad arrivare a un Protocollo d'intesa complessivo, a una concertazione con il Ministero per la gestione dei Beni Culturali regionali, in una logica di respiro pluriennale".

(Agenzia Regione Cronache - comunicato istituzionale)

Movimento Territorio Libero a Trieste: manifestazione per il Porto Franco

Movimento Territorio Libero a Trieste: manifestazione per il Porto Franco

TRIESTE – Il Movimento Territorio Libero prepara la manifestazione di domani 8 febbraio 2015 chiamando a raccolta i cittadini che non hanno gradito l’emendamento proposto dal senatore Russo a proposito della questione del Porto Vecchio.

In Piazza Venezia alle 14.00 per manifestare, dunque, e auspicare la svolta che dovrebbe portare Trieste al decollo economico, ma non a quello collegato alla speculazione edilizia che dovrebbe partire nell’ambito del porto, bensì al mantenimento del suo statuto di Porto Franco Internazionale con tutte le agevolazioni previste e non sfruttate.

Questo il contenuto della conferenza stampa tenutasi ieri nella sede del Movimento, assieme ad altri punti cruciali evidenziati dai relatori.

Ancora sul Porto Franco, Paolo Deganutti, responsabile della Commissione Economica del Territorio Libero, segnala possibilità di creare migliaia di posti di lavoro attraverso la lavorazione di materie prime o la creazione di start-up e centri finanziari off-shore. A patto che sia possibile  sottrarre il porto all’autorità di “un commissario romano”.

Il Segretario Nicola Sponza ricorda l’importanza della richiesta di cittadinanza - da presentare a Ginevra - come inscindibile dall’aspirazione alla sovranità.

La richiesta sarà svolta nelle tre lingue ufficiali del Territorio Libero di Trieste: italiano, sloveno ed inglese. Il requisito della cittadinanza si riferisce al Trattato di Pace per le persone domiciliate al 10 giugno 1940 entro i confini del Territorio ed ai loro discendenti. Relativamente alla zona B, esistono documenti nei quali si evidenzia il riconoscimento della cittadinanza risalente a tempi anteriori.

È il Presidente Vito Potenza a chiudere l’incontro con la stampa evidenziando che a breve ci sarà una potente svolta economica con la battaglia sul Porto, la Petizione al governo britannico e la richiesta di cittadinanza per avvicinarci sempre di più alla sovranità territoriale.

Sottolinea che il movimento Territorio Libero intende intervenire sulle criticità più evidenti, compatibilmente con il proprio organico. Sarà comunque presente a fianco della popolazione per un rinnovamento radicale.

Ricorda inoltre come la questione dell’alabarda sulla Scala dei Giganti potrebbe essere un utile catalizzatore per accelerare l'autodeterminazione della cittadinanza nel contrastare le “istituzioni sempre più autoreferenziali che stanno mettendo in ginocchio i triestini”.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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