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Movimento Territorio Libero a Trieste: manifestazione per il Porto Franco
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Sabato, 07 Febbraio 2015 14:05
- Scritto da Roberto Calogiuri
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TRIESTE – Il Movimento Territorio Libero prepara la manifestazione di domani 8 febbraio 2015 chiamando a raccolta i cittadini che non hanno gradito l’emendamento proposto dal senatore Russo a proposito della questione del Porto Vecchio.
In Piazza Venezia alle 14.00 per manifestare, dunque, e auspicare la svolta che dovrebbe portare Trieste al decollo economico, ma non a quello collegato alla speculazione edilizia che dovrebbe partire nell’ambito del porto, bensì al mantenimento del suo statuto di Porto Franco Internazionale con tutte le agevolazioni previste e non sfruttate.
Questo il contenuto della conferenza stampa tenutasi ieri nella sede del Movimento, assieme ad altri punti cruciali evidenziati dai relatori.
Ancora sul Porto Franco, Paolo Deganutti, responsabile della Commissione Economica del Territorio Libero, segnala possibilità di creare migliaia di posti di lavoro attraverso la lavorazione di materie prime o la creazione di start-up e centri finanziari off-shore. A patto che sia possibile sottrarre il porto all’autorità di “un commissario romano”.
Il Segretario Nicola Sponza ricorda l’importanza della richiesta di cittadinanza - da presentare a Ginevra - come inscindibile dall’aspirazione alla sovranità.
La richiesta sarà svolta nelle tre lingue ufficiali del Territorio Libero di Trieste: italiano, sloveno ed inglese. Il requisito della cittadinanza si riferisce al Trattato di Pace per le persone domiciliate al 10 giugno 1940 entro i confini del Territorio ed ai loro discendenti. Relativamente alla zona B, esistono documenti nei quali si evidenzia il riconoscimento della cittadinanza risalente a tempi anteriori.
È il Presidente Vito Potenza a chiudere l’incontro con la stampa evidenziando che a breve ci sarà una potente svolta economica con la battaglia sul Porto, la Petizione al governo britannico e la richiesta di cittadinanza per avvicinarci sempre di più alla sovranità territoriale.
Sottolinea che il movimento Territorio Libero intende intervenire sulle criticità più evidenti, compatibilmente con il proprio organico. Sarà comunque presente a fianco della popolazione per un rinnovamento radicale.
Ricorda inoltre come la questione dell’alabarda sulla Scala dei Giganti potrebbe essere un utile catalizzatore per accelerare l'autodeterminazione della cittadinanza nel contrastare le “istituzioni sempre più autoreferenziali che stanno mettendo in ginocchio i triestini”.