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Resi noti i dati Istat sull'occupazione in Fvg. La Cgil: giovani in fuga dal mercato del lavoro
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- Pubblicato Sabato, 07 Marzo 2015 23:06
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Trieste - Il sindacato Cgil del Friuli Venezia Giulia ha pubblicato una elaborazione sui dati Istat che descrive la situazione del lavoro in regione.
"Più che una flessione è un crollo, una fuga dei giovani dal mercato del lavoro" si legge nell'analisi Cgil. L’asticella dell’età media degli occupati ha quasi raggiunto la soglia dei 45 anni, e gli under 35 rappresentano soltanto il 21% degli occupati, poco più di 1 su 5.
Per la Cgil Fvg è la dimostrazione di una crisi che sta stravolgendo non soltanto la struttura occupazionale, ma anche il tessuto sociale di questa regione. E la conferma che la riforma Fornero, approvata a fine 2012 per provare a mettere in sicurezza gli equilibri del sistema previdenziale, sta creando danni ben superiori ai benefici, veri o presunti, sulla tenuta dei conti pensionistici.
I conti sul’andamento occupazionale nel 2014, definitivi dopo il report sul quarto trimestre, non dicono soltanto che il numero di occupati continua a scendere, con oltre 23mila posti persi a partire dal 2008, e ad aumentare la disoccupazione, raddoppiata ormai dal 4,3% di sei anni fa all’8,3% registrato come dato medio nel 2014 (ma con una punta del 9,4% nell’ultimo trimestre).
Ben più allarmante è la loro lettura per fasce d’età: i posti persi tra gli under 35, sempre dal 2008 a oggi, sono infatti oltre 45mila, gli ultimi 3mila dei quali lo scorso anno. Analizzando anche la fascia mediana, quella compresa tra i 35 e i 44 anni, la flessione supera i 71mila posti, mentre i lavoratori over 45 sono 48mila in più rispetto a 6 anni fa. Quasi una mutazione genetica per un mercato del lavoro nel quale i giovani fanno sempre più fatica ad entrare.
"I fattori che ci preoccupano – commenta Franco Belci, segretario della Cgil regionale – sono due. Il primo è di carattere congiunturale, e deriva dal fatto che la nostra regione non mostra alcun segno di ripresa, ma un trend negativo più marcato rispetto a quello che si registra a livello nazionale. Il secondo riguarda proprio l’impatto sui più giovani, con tassi di disoccupazione che superano il 27% tra gli under 25 e sfiorano il 13% nella fascia 25-34 anni. Dinamiche che rafforzano le ragioni della nostra proposta di reddito di base, uno strumento che per la Cgil deve essere legato a percorsi di inserimento e reinserimento al lavoro".
Nello stesso tempo, osserva Orietta Olivo, responsabile regionale Cgil del mercato del lavoro, bisogna dare gambe a Garanzia Giovani: "Perché il raggiungimento dei 20mila iscritti al progetto – dichiara Olivo – non è di per sé un risultato, se non si traduce in percorsi concreti di collocamento e assunzione".
Del tutto ingiustificato, per Belci, l’ottimismo di chi si attende un rilancio occupazionale legato all’attuazione del jobs act. "Non ci credono più neppure gli industriali – commenta il segretario – che sostenevano questa tesi prima dell’approvazione della legge. Anche autorevoli esponenti della classe imprenditoriale, di collocazione politica non certo vicina alla sinistra, sostengono del resto che il vero effetto del jobs act sarà quello di rendere più deboli i lavoratori, licenziabili anche senza giusta causa, e il sindacato. Una scelta che mina la coesione sociale, nell’ambito di una logica neocentralista che punta a bypassare l’intermediazione sia dei corpi sociali che dei livelli istituzionali".
Altro fattore di preoccupazione l’indebolimento progressivo del sistema degli ammortizzatori. "La flexisecurity promessa dal Governo – conclude Belci – è solo una mistificazione. Non è vero infatti che il lavoratore licenziato viene preso in carico dallo Stato. Né si può far passare l’idea di affidare al sindacato il ruolo di centro per l’impiego, addirittura con premi per i collocamenti: questo significherebbe stravolgere alla radice l’idea e la funzione di un sindacato".
Spese pazze in Consiglio: la Procura della Corte dei Conti ha recuperato 251mila euro
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- Pubblicato Venerdì, 27 Febbraio 2015 21:28
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Trieste - La Procura regionale della Corte dei Conti nelle istruttorie sulle spese irregolari dei Gruppi consiliari, effettuate nel 2014, ha finora recuperato 251.384 euro.
Lo ha riferito il Procuratore regionale, Tiziana Spedicato, nella sua relazione sull'attività 2014, presentata all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti.
Sono già stati emessi 23 inviti a dedurre per oltre 1,8 milioni di euro. Le istruttorie riguardano tutte le spese per il 2010 e 2012, escluse quelle di rappresentanza del 2011.
Alla inaugurazione è intervenuta anche la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ha rimarcato come "Il ruolo che la Corte dei Conti svolge nel contrastare gli illeciti e la corruzione è di fondamentale importanza, non solo nel momento della sanzione, della condanna, ma anche in quello della dissuasione".
"Nella sua attività di controllo - ha aggiunto la presidente - la Corte dei Conti rappresenta un importante deterrente rispetto alle azioni illecite o che comunque contrastano con gli interessi collettivi dei cittadini".
Case Ater: polemiche su disparità regionali mentre a Trieste vengono finalmente consegnati alloggi
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- Pubblicato Martedì, 24 Febbraio 2015 19:43
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Trieste - Mentre a Trieste l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale (Ater) consegna finalmente 37 alloggi di edilizia residenziale pubblica situati nell'area in cui sorgeva la Caserma dei Vigili del Fuoco in Largo Niccolini, si riaccende la questione delle disparità tra enti di edilizia agevolata regionali.
L'intervento edilizio di recupero e riutilizzo dell'area, con tre locali commerciali, un asilo, la palestra e i parcheggi, ha comportato una spesa di 7 milioni di euro. I lavori in largo Niccolini erano finiti già nel 2011, ma la consegna dell'intervento si è protratta fino ad oggi per un problema di inagibilità di alcune delle 138 autorimesse realizzate.
Alla cerimonia di consegna, avvenuta il 24 febbraio, l'assessore regionale ai Lavori pubblici del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro ha ricordato l'attività dell'ATER come risposta ale necessità abitative dei cittadini del FVG. Dopo la recente consegna degli appartamenti a San Giovanni al Natisone e Gorizia, prossimamente l'Ater consegnerà nuovi alloggi nel Pordenonese.
Da parte sua il presidente della Provincia di Udine Fontanini ha obiettato all'assessore Santoro le forti disparità presenti tra Ater della Regione, anzitutto nel livello dei canoni.
Fontanini chiede che si adeguino i canoni subito e non a giugno come stabilito dalla Regione: “Perché aspettare l’estate per adeguare i canoni Ater? Si metta mano subito alle tariffe degli affitti per renderle omogenee sul territorio. Rimandare ulteriormente significa concedere ancora privilegi solo a una parte del territorio del Fvg, quello di Trieste, e continuare a sfavorire invece il resto della regione, in primis Udine e l’Alto Friuli”.
“Quello dei canoni minimi di locazione è solo un esempio delle forti differenziazioni tra le diverse gestioni. Al riguardo, ricordo che a Trieste – evidenzia Fontanini - l’importo richiesto è di poco superiore ai 10 euro mensili, a Udine la quota è pari a 46,44 euro mentre la tariffa applicata in montagna è di 35 euro".
"Del tutto incomprensibile che anche la montagna, già di per sé in condizioni di svantaggio rispetto al resto del territorio, paghi di più rispetto al capoluogo regionale”.
Alle disparità applicate agli inquilini, si sommano le differenze nei trattamenti economici del personale dipendente, ha fatto ancora notare Fontanini.
Per l'assessore alle Politiche per la Casa del Comune di Trieste Elena Marchigiani, tuttavia, il problema casa di Trieste non è paragonabile, per consistenza, vetustà e numero di domande, con le altre realtà del Friuli Venezia Giulia.
Nel frattempo, in attesa della definitiva soluzione del problema delle autorimesse, i residenti utilizzeranno un parcheggio convenzionato nel rione di San Giacomo.
Alla consegna, tra i presenti ha destato indignazione la non trascurabile presenza di graffiti sulle superfici vetrate e murate degli edifici, che saranno a breve rimossi, quando l'area sarà abitata e quindi presidiata.
(Foto: Montenero ARC)
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