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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Maltempo in attenuazione, progressivo calo delle piene dei fiumi in Friuli Venezia Giulia

Maltempo in attenuazione, progressivo calo delle piene dei fiumi in Friuli Venezia Giulia

Palmanova - Nella notte tra il 7 e l'8 novembre il Friuli Venezia Giulia è stato interessato da precipitazioni moderate, che hanno consentito il progressivo deflusso delle piene lungo i principali corsi d'acqua nella parte di pianura, secondo i dati degli idrometri della Protezione Civile regionale.

La stessa Protezione Civile comunica che nelle prossime ore sulla regione sono previste ancora precipitazioni moderate, più abbondanti sulle zone prealpine. La nuvolosità sarà irregolare, con isolate precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, che in alcune aree potranno ancora risultare di forte intensità.

Domenica 9 e lunedì 10 novembre tregua dal maltempo, ma già da martedì è atteso un nuovo peggioramento per un'altra perturbazione in arrivo da Nord Ovest.
    
Nella foto, il fermo immagine della webcam della Protezione Civile collocata sul ponte sul Varma della SR 251, alle tre del pomeriggio di sabato 8 novembre. La strada era stata riaperta al traffico nella mattinata di venerdì 7 novembre.

Piogge torrenziali, fiumi oltre il livello di guardia. Meduna esondato, regionale 251 chiusa

Piogge torrenziali, fiumi oltre il livello di guardia. Meduna esondato, regionale 251 chiusa

Palmanova - Fiumi sotto stretto controllo dalla notte del 5 novembre in Friuli Venezia Giulia, dove i principali corsi d'acqua hanno superato il livello di guardia a causa delle forti piogge protrattesi fino alle prime ore del mattino.

Intanto il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi.

I fenomeni meteo potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. L’avviso prevede il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, Veneto, Friuli Venezia Giulia.

I fiumi attualmente sottoposti a stretto controllo sono in particolare l'Isonzo, che a Gradisca (Gorizia) ha superato gli otto metri, il Tagliamento, il Livenza e il Meduna che, alle porte di Pordenone, ha raggiunto 20,88 metri.

La strada regionale "251" è stata chiusa dalla notte scorsa, per l'esondazione del fiume Meduna, anche tra Corva di Azzano Decimo e Pordenone. Si tratta del secondo tratto della medesima arteria interdetto alla circolazione: da circa 24 ore è vietato il transito anche a Barcis (Pordenone), dove c'è stata l'esondazione dei torrenti Varma e Cellina. Per questo motivo, la parte alta della valle è raggiungibile, anche oggi, solo dal versante veneto.

Durante la notte tra il 5 e il 6 novembre i vigili del fuoco del Comando provinciale sono intervenuti per liberare un automobilista che era rimasto intrappolato in un sottopasso allagato con oltre mezzo metro d'acqua a Fiume Veneto.

Interrogazione dell'on. Aris Prodani del Movimento 5 Stelle sui siti inquinati

Interrogazione dell'on. Aris Prodani del Movimento 5 Stelle sui siti inquinati

Roma - Il deputato della circoscrizione Friuli Venezia Giulia on. Aris Prodani (M5S) ha presentato il 4 novembre una interrogazione al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, sul tema delle aree inquinate in Regione.

Questo il testo dell'interrogazione:

"premesso che il 29 ottobre 2014 la Procura di Roma ha inviato 26 avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta relativa alla presunta truffa ai danni dello Stato legata all’inesistente emergenza ambientale nella laguna di Grado (Gorizia) e Marano (Udine) utilizzata come motivazione per ottenere finanziamenti pubblici per bonifiche fantasma, perpetratasi dal 2002 al 2012";

"tra le persone indagate spiccano i nomi dei tre ex commissari delegati Paolo Ciani, Gianfranco Moretton e Gianni Menchini, già indagati nella precedente indagine svolta dalla Procura di Udine, e Gianfranco Mascazzini, per anni direttore generale del ministero dell'Ambiente";

"le indagini hanno avuto inizio due anni fa, a seguito dello scandalo delle bonifiche "fantasma" e lo smantellamento della struttura commissariale della laguna stabilito dall'allora premier Monti proprio in base alle indagini svolte dalla magistratura udinese";

"l'ipotesi di reato contestata agli ex commissari, a Mascazzini e a numerosi imprenditori è quella  dell'associazione a delinquere, finalizzata al falso e alla truffa ai danni dello Stato. L'ammontare della truffa, contestata in concorso a tutti nei periodi di rispettiva competenza, è stato calcolato in circa cento milioni di euro";

"inoltre a Mascazzini e altri indagati – due ricercatrici dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e tre manager di Sogesid (società di supporto tecnico in house del ministero dell’Ambiente) – è contestato anche il reato di abuso d'ufficio, in relazione agli interventi di messa in sicurezza dell’impianto chimico Caffaro di Torviscosa (Udine) e al distaccamento presso il Ministero di personale Sogesid";

"la magistratura ha ricostruito con dovizia di particolari  - grazie a intercettazioni e testimonianze – un sistema di finte rappresentazioni ambientali, di appalti milionari per lavori di carotaggio, analisi e bonifiche mai realizzati o semplicemente non necessari e di tangenti camuffate da transazioni ambientali";

"è inaccettabile che per dieci anni si sia sostenuta l’esistenza dell’inquinamento da metilmercurio, neurotossico di origine industriale, per tutta la laguna sottoposta a commissariamento";

"come confermato dal progetto europeo Shape (Shaping an Holistic Approach to Protect the Adriatic Environment between coast and sea), presentato il 6 marzo 2014 a Lignano Sabbiadoro (Udine), e sostenuto dalla Procura di Udine, in laguna ci sarebbe una contaminazione naturale da mercurio cinnabro, mentre tracce di metilmercurio sarebebro presenti in piccolissima parte nel canale Banduzzi dove vi sarebbero stati in passato degli sversamenti di Caffaro -":

"se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti summenzionati";

"se non si ritenga opportuno rivedere e perfezionare le procedure amministrative in materia di bonifica per eliminare qualsiasi “zona grigia” in modo da ridurre ulteriormente la possibilità che possano essere commessi atti illeciti e truffe ai danni dello Stato come quelli ipotizzati dalle Procure di Roma e Udine, riportati in premessa".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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