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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L'Antigone del Bertoni allo Splendor dà vita ai dualismi eterni dell'uomo

L'Antigone del Bertoni allo Splendor da vita ai dualismi eterni dell'uomo

San Daniele del Friuli (Ud) - Passato il weekend del primo maggio, riprendono al Teatro Splendor gli appuntamenti di "Prepaliamoci", la rassegna dedicata ai gruppi teatrali che si esibiranno al Palio studentesco. Ieri, alla terza serata, sono andati in scena i ragazzi dei licei Classico e Scientifico Bertoni di Udine con uno spettacolo alquanto suggestivo: "Antigone - Il dono" di Sofocle.

Tebe, antica Grecia. Dopo il regno di Edipo, e il suo tragico epilogo, sale al potere Creonte, che proibisce ad Antigone, figlia del precedente sovrano, di seppellire il defunto fratello Polinice. Questo, infatti, era morto nella lotta con il fratello Eteocle (per motivi dinastici, anche se nella rappresentazione non lo si capisce bene) ma Creonte decide di celebrare i funerali solo di quest'ultimo. Lasciando così l'altro alla mercé di animali feroci.

Sfidando gli ordini del re, Antigone (che è a sua volta sua nipote) decide di seppellire anche l'altro. Ismene, sua sorella, ha troppa paura per aiutarla e si tira indietro. Quando Creonte lo scopre, condanna a morte la parente, ma anche l'altra donna, tormentata dai sensi di colpa vorrebbe seguirla: rifiutata da lei, viene crudelmente risparmiata dal sovrano.

Il destino tragico coinvolge anche Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, che dopo aver saputo del suicidio in prigione dell'amata, si toglie la vita. Il re, distrutto dal dolore, si pente per tutto il male che ha provocato, arrivando così a uccidere, indirettamente, il suo discendente, ma il finale riserva un messaggio di speranza per la vita futura. Che torna a battere, nell'oscurità dell'animo umano.

Complicata, intensa, angosciante: la tragedia portata in scena dal Bertoni è questo e molto di più. Ispiratisi alla versione del 1967 del Leaving Theatre e con numerossime citazioni e omaggi alla tradizione del teatro greco, i ragazzi hanno dato vita a uno spettacolo dinamico, in continuo movimento e mutamento. A dare una marcia in più a ciò è stata la completa assenza di scenografie sul palco, come fece appunto la celebre compagnia newyorkese, che ha dato la possibilità di esprimere tutto loro stessi durante la rappresentazione.

Al pari degli attori protagonisti, tra cui un Antigone estremamente ricca di pathos e un Creonte che lascia qualche dubbio nella recitazione, importantissimo è stato il coro, capace di intonare canti ed eseguire coreografie bellissimi e affascinanti. Per quanto riguarda i personaggi, le interpretazioni hanno svelato una drammaticità che ha colpito nell'animo, ponendo lo spettatore di fronte a tematiche sempre attuali come il potere, il rapporto padre-figlio, uomo-donno, i sentimenti.

Come dopo ogni appuntamento, anche ieri i giovani attori si sono confrontati con il pubblico finito lo spettacolo. E gli spunti per riflettere non sono mancati, soprattutto per i ragazzi che da questa esperienza, come hanno detto loro stessi, hanno imparato a vedere le cose con un punto di vista diverso: una delle grandi magie del teatro.

"Prepaliamoci" ritorna domenica 10, alle 20.30, con il gruppo teatrale del Malignani e il suo "Fools" di Neil Simon. Il Bertoni sarà, invece, stasera al Palamostre di Udine per il Palio, alle 21.15.

Lo spettacolo “La leggenda del Pallavolista Volante” : dove il teatro incontra lo sport con Andrea Zorzi

Lo spettacolo “La leggenda del Pallavolista Volante”: dove il teatro incontra lo sport con Andrea Zo

Bagnaria Arsa (Udine) - “Generazione di Fenomeni”, così in gergo giornalistico furono chiamati i componenti della nazionale di volley degli anni novanta, capaci di conquistare una serie irripetibile di trionfi. Fra di loro Andrea “Zorro” Zorzi, due volte campione del mondo e tre volte d’Europa che, smessi ora i panni di atleta, è salito per la prima volta sul palcoscenicoda protagonista con lo spettacolo “La Leggenda del Pallavolista Volante”, ottenendo il favore di critica e pubblico.

Dopo aver toccato i teatri e i palazzetti di diverse città italiane, assieme all’attrice Beatrice Visibelli, Zorzi arriverà sul palco della Palestra Comunale di Bagnaria Arsa (Udine), per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, venerdì 8 maggio, con inizio alle 20.30.

L’evento, inserito nella giornata inaugurale della Festa dello Sport Bagnaria Arsa - Palmanova, vede l’organizzazione della Compagnia Teatrale Lis Anforis, in collaborazione Asd Juvenilia e Teatri d’Imbarco, con il patrocinio del Comune di Bagnaria Arsa. I biglietti per la serata sono già disponibili, per informazioni e prevendite chiamare il 347 3639422 o 328 8461377.  

Ne “La Leggenda del Pallavolista Volante”, spettacolo dove lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita, Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli disegnano un paesaggio narrativo ironico e allegro, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano. Un pallone sgualcito diventa il volante che il padre impugnava durante i molti chilometri percorsi nella sua vita d’autista. Le panche dello spogliatoio, dove ci si confrontava, si discuteva e si finiva spesso per litigare, si tramutano nel letto dove un adolescente febbricitante cresceva troppo e sognava di trovare una ragazza. Lo spazio del palco si trasforma in un campo da pallavolo, per rivivere le azioni mozzafiato scolpite nella memoria di tutti, le vittorie leggendarie e le sconfitte ancora brucianti. Ed ecco dipanarsi un affresco teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese: dalla campagna veneta degli anni settanta ai nostri giorni, dai racconti di un’adolescenza complessata, alla formazione di uno sportivo e poi di un campione.

In questo caso, il teatro porta in scena lo sport e lo sport porta in scena la vita, con un crescendo di momenti a tratti ironici ed esilaranti, a tratti malinconici o persino drammatici. Attraverso la biografia di un campione che ha segnato la nostra storia sportiva, riscopriamo con leggerezza la filosofia e il potenziale umano dello sport, al di là degli imperativi tecnici, economici e mediatici, con l’idea che nella vita, come nella pallavolo, senza una squadra non si possa arrivare da nessuna parte. Tutte le info sull’evento sulla pagina Facebook “Bagnaria Arsa Eventi”.

 

 

 

 

 

Allo Splendor arriva lo Zanon con la Lisistrata di Aristofane: una commedia trasgressiva sul rapporto uomo-donna

Allo Splendor arriva lo Zanon con la Lisistrata di Aristofane: una commedia trasgressiva sul rapport

San Daniele del Friuli (Ud) - Seconda serata e il calo di pubblico, tristemente, si vede: al Teatro Splendor è andata ieri in scena la seconda serata della rassegna "Prepaliamoci", dedicata ai gruppi teatrali che a breve debuteranno al Palio studentesco di Udine, ma non si è raddoppiatto il tutto esaurito della prima. Pochi ma buoni, comunque, per assistere alla Lisistrata di Aristofane, portata in scena dai ragazzi dell'ITC Zanon di Udine.

Sembrerebbe scritta da qualche sceneggiatore di serie TV come "Sex and the city" o "Beautiful", se non fosse che risale a ben 400 anni prima di Cristo: da allora a oggi i rapporti uomo-donna non hanno fatto sensazionali balzi in avanti, con i primi che si credono ancora i protagonisti della Storia, mentre a dettare le regole, alla fine, è solo il gentil sesso. Perché il mondo intero, diciamocelo, ruota dall'alba dei tempi attorno a quello: il sesso.

La commedia è ambientata ad Atene, all'epoca della guerra senza fine tra la città dei filosofi e Sparta. Gli uomini sono impegnati costantemente fuori casa, a lottare fra di loro, mentre le loro mogli, madri e figlie rimangono sole e trascurate, tormentate dal fatto che i propri...bisogni della carne non possono essere soddisfatti, dato che non sono rimasti nemmeno gli amanti. Le donne trascorrono così le proprie giornate nella noia, desiderose di riunirsi finalmente ai loro coniugi.

Fino a quando Lisistrata, una donna ateniese, non ha un'idea: proclamare lo "sciopero del sesso" contro la guerra tra Atene e Sparta, fino a quando i maschi non cederanno e proclameranno la pace. Un progetto che attira subito le perplessità delle altre donne greche, di tutte le regioni: rinunciare ai piaceri del corpo sembra a tutte eccessivo, ma alla fine cedono e giurano di "chiudere le gambe" ai propri mariti, fino a quando non sarà trovato un accordo tra le città rivali. 

Le femmine arrivano ad occupare l'agorà di Atene, scacciando i pochi vecchi che sono rimasti, e sventano ogni attacco. Ma il richiamo del piacere è forte, cedere agli impulsi sessuali (e per fortuna che Freud non era nemmeno nato!) è difficile e Lisistrata deve tener d'occhio le sue concittadine, per resistere tutte insieme e portare i maschi allo stremo. Cosa che accade in tutte le città elleniche e, finalmente, gli antichi nemici decidono di porre fine all'odio per fott...fare l'amore.

Aristofane non le mandava a dire e i giovani attori dello Zanon l'hanno capito subito, dovendo riadattare (e accorciare) alcune parti per il linguaggio troppo esplicito. Non si è alterato, però, il significato originale dell'opera, ossia far riflettere sul rapporto tra uomo e donna, 2400 anni fa come oggi, e il valore che ha il sesso in esso. Perché il desiderio e il rapporto fisico sono sempre esistiti e definire la nostra società come viziosa e senza valori fa alquanto sorridere, a leggere quella che ritraeva il commediografo greco a suo tempo: un sessantottino ante litteram, insomma.

Lo Zanon ha saputo raccontare con efficacia questa storia, attuale più che mai, senza speculare più del necessario sui già numerosi doppi sensi e termini espliciti (cadendo altrimenti in banali volgarità). Bellissimi sono stati i costumi, invece, e l'uso di vere e proprie colonne sonore: tra le tanti, da applausi è stata la scelta comica di inserire la sigla dei Pokémon durante lo scontro tra le donne e le guardie ateniesi, avvenuto in un esilarante slow-motion. 

"Prepaliamoci" ritornerà il 6 maggio alle 20.30 con "Antigone - Il dono", del gruppo teatrale dei licei Bearzi. Lo Zanon sarà invece in scena il 7 maggio, ore 21.15, al Teatro Palamostre di Udine per il Palio. 

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Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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