Allo Splendor arriva lo Zanon con la Lisistrata di Aristofane: una commedia trasgressiva sul rapporto uomo-donna
- Dettagli
- Categoria: Teatro
- Pubblicato Giovedì, 30 Aprile 2015 09:24
- Scritto da Timothy Dissegna
- Visite: 765
San Daniele del Friuli (Ud) - Seconda serata e il calo di pubblico, tristemente, si vede: al Teatro Splendor è andata ieri in scena la seconda serata della rassegna "Prepaliamoci", dedicata ai gruppi teatrali che a breve debuteranno al Palio studentesco di Udine, ma non si è raddoppiatto il tutto esaurito della prima. Pochi ma buoni, comunque, per assistere alla Lisistrata di Aristofane, portata in scena dai ragazzi dell'ITC Zanon di Udine.
Sembrerebbe scritta da qualche sceneggiatore di serie TV come "Sex and the city" o "Beautiful", se non fosse che risale a ben 400 anni prima di Cristo: da allora a oggi i rapporti uomo-donna non hanno fatto sensazionali balzi in avanti, con i primi che si credono ancora i protagonisti della Storia, mentre a dettare le regole, alla fine, è solo il gentil sesso. Perché il mondo intero, diciamocelo, ruota dall'alba dei tempi attorno a quello: il sesso.
La commedia è ambientata ad Atene, all'epoca della guerra senza fine tra la città dei filosofi e Sparta. Gli uomini sono impegnati costantemente fuori casa, a lottare fra di loro, mentre le loro mogli, madri e figlie rimangono sole e trascurate, tormentate dal fatto che i propri...bisogni della carne non possono essere soddisfatti, dato che non sono rimasti nemmeno gli amanti. Le donne trascorrono così le proprie giornate nella noia, desiderose di riunirsi finalmente ai loro coniugi.
Fino a quando Lisistrata, una donna ateniese, non ha un'idea: proclamare lo "sciopero del sesso" contro la guerra tra Atene e Sparta, fino a quando i maschi non cederanno e proclameranno la pace. Un progetto che attira subito le perplessità delle altre donne greche, di tutte le regioni: rinunciare ai piaceri del corpo sembra a tutte eccessivo, ma alla fine cedono e giurano di "chiudere le gambe" ai propri mariti, fino a quando non sarà trovato un accordo tra le città rivali.
Le femmine arrivano ad occupare l'agorà di Atene, scacciando i pochi vecchi che sono rimasti, e sventano ogni attacco. Ma il richiamo del piacere è forte, cedere agli impulsi sessuali (e per fortuna che Freud non era nemmeno nato!) è difficile e Lisistrata deve tener d'occhio le sue concittadine, per resistere tutte insieme e portare i maschi allo stremo. Cosa che accade in tutte le città elleniche e, finalmente, gli antichi nemici decidono di porre fine all'odio per fott...fare l'amore.
Aristofane non le mandava a dire e i giovani attori dello Zanon l'hanno capito subito, dovendo riadattare (e accorciare) alcune parti per il linguaggio troppo esplicito. Non si è alterato, però, il significato originale dell'opera, ossia far riflettere sul rapporto tra uomo e donna, 2400 anni fa come oggi, e il valore che ha il sesso in esso. Perché il desiderio e il rapporto fisico sono sempre esistiti e definire la nostra società come viziosa e senza valori fa alquanto sorridere, a leggere quella che ritraeva il commediografo greco a suo tempo: un sessantottino ante litteram, insomma.
Lo Zanon ha saputo raccontare con efficacia questa storia, attuale più che mai, senza speculare più del necessario sui già numerosi doppi sensi e termini espliciti (cadendo altrimenti in banali volgarità). Bellissimi sono stati i costumi, invece, e l'uso di vere e proprie colonne sonore: tra le tanti, da applausi è stata la scelta comica di inserire la sigla dei Pokémon durante lo scontro tra le donne e le guardie ateniesi, avvenuto in un esilarante slow-motion.
"Prepaliamoci" ritornerà il 6 maggio alle 20.30 con "Antigone - Il dono", del gruppo teatrale dei licei Bearzi. Lo Zanon sarà invece in scena il 7 maggio, ore 21.15, al Teatro Palamostre di Udine per il Palio.