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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cinemazero e La Cineteca del Friuli premiati dall’americana National Society of Film Critics

Cinemazero e La Cineteca del Friuli premiati dall’americana National Society

Pordenone - Il ritrovamento a Pordenone e il successivo restauro di Too Much Johnson, film muto di Orson Welles per oltre quarant’anni considerato perduto nell’incendio del 1970 della casa madrilena del regista, è uno degli eventi più importanti del 2013 per quel che concerne il recupero, la salvaguardia e la diffusione del patrimonio cinematografico del passato, in particolare di quello americano.

È questo il senso del riconoscimento attribuito nella 48a edizione degli annuali premi della National Society of Film Critics, che riunisce molti dei maggiori critici cinematografici americani, a Cinemazero, responsabile del ritrovamento, e alla Cineteca del Friuli - insieme alla George Eastman House e alla National Film Preservation Foundation - per il restauro del film.

Girato da Welles a 23 anni, nel 1938, come prologo all’omonima pièce teatrale che il regista stava per mettere in scena al Mercury Theatre di New York, e rimasto incompiuto, Too Much Johnson è stato proiettato in prima mondiale il 9 ottobre scorso a Pordenone, alle “Giornate del Cinema Muto”, quindi oltreoceano a Rochester e più recentemente a New York.

Come la notizia del ritrovamento, apparsa all’inizio di agosto sul New York Times, aveva immediatamente catalizzato l’attenzione dei media di tutto il mondo, alle proiezioni sono seguite numerose recensioni di critici illustri sulla stampa nazionale e internazionale. Fra le ultime uscite si segnala un lungo articolo sul numero di dicembre della rivista francese Positif, firmato dallo storico del cinema Jean-Pierre Berthomé, che dopo aver visto il film alle Giornate del Cinema Muto lo ha definito “un anello essenziale nella filmografia di Welles”.

 

 

 

FilmForum Festival 2014 tra Udine e Gorizia

FilmForum Festival 2014 tra Udine e Gorizia

Udine/Gorizia  - Dal 2 all’11 aprile 2014 si rinnova l’appuntamento con FilmForum Festival, alla sua 21^ edizione, in cartellone come sempre a Udine e Gorizia, con nove giorni di proiezioni, incontri, convegni, workshop, pubblicazioni ed eventi intorno al cinema, dalle origini ai nuovi media.

At the borders of Film History, ovvero L’archeologia del cinema' sarà il leit motiv di questa 21^ edizione del festival, promossa come sempre dall’Università degli Studi di Udine e diretta dal docente e storico del cinema Leonardo Quaresima, scandita da discussioni, tavole rotonde, proiezioni di film, laboratori pratici e performance da artisti sperimentali nelle città di Udine e Gorizia e dal convegno internazionale che sarà di scena negli spazi dell’Ateneo udinese dal 2 al 4 aprile 2014, con i migliori accademici di tutta Europa, e di Canada e Stati Uniti.

Non alle origini del cinema, ma senz’altro alle origini della produzione cinematografica italiana è l'avventura di Cinecittà raccontata attraverso il suo architetto, il gemonese Gino Peressutti: per la prima volta un libro ricostruisce in modo articolato e organico la storia dell’edificazione di Cinecittà, i motivi ispiratori del progetto, che ha segnato la storia del cinema in Italia, e le ragioni che hanno portato a individuare nell’architetto Gino Peressutti il ‘padre’ e artefice di Cinecittà.

Ed è proprio la coordinatrice di Film Forum Festival, Sara Martin, a firmare il volume “Gino Peressutti, l’architetto di Cinecittà”, che esce in questi giorni per Forum editrice nella collana di studi sul cinema “cinethesis”: la pubblicazione, realizzata con la collaborazione delle Cineteca del Friuli e della Fondazione CRUP, sarà presentata a Udine in occasione dell’edizione 2014 di Festival. «La storia di Cinecittà – spiega l’autrice, Sara Martin, studiosa del cinema in rapporto alle altri arti - è stata finora affrontata, studiata, elaborata e compresa soltanto dal punto di vista della produzione cinematografica; le sue importanti caratteristiche tipologiche e architettoniche sono rimaste invece inesplorate per più di settant’anni. Questo lavoro porta alla luce la genesi e la forma architettonica della città del cinema sempre sfuggita agli occhi di esperti, curiosi o addetti ai lavori, proprio in ragione della discrezione e versatilità che è richiesta alla sua destinazione. Le sue piazze, le sue strade, i suoi giardini, i suoi punti di incontro e di lavoro si sono sapientemente celati dietro alle scenografie e ai fondali dipinti, alle luci dei set e alle sculture in cartongesso.

Il volume affronta le vicende che precedono l’ideazione di Cinecittà, opera fortemente voluta dal Duce, presenta gli studi preliminari compiuti dall’architetto friulano per la costruzione del complesso edilizio ed espone il progetto, ponendo particolare attenzione alla figura di Peressutti nell’ambito del dinamico panorama dell’architettura nazionale degli anni Trenta». Responsabile del progetto è un architetto di origine friulana, Gino Peressutti.

Dal 15 al 21 marzo FilmForum Festival 2013 si sposterà a Gorizia per ospitare l'annuale Spring School come sempre incentrato sul rapporto fra Cinema e arti visive contemporanee. Fra le novità più attese di questa sezione spicca la proiezione, in prima nazionale, di ‘A journal of Insomnia’,  girata in Canada intorno all’insonnia per iniziativa di Hugues Sweeneye dei cineasti Bruno Choiniere, Philippe Lambert, Thibaut Duverneix. Presentata con successo al Tribeca Film Festival 2013 - kermesse cinematografica nata nel 2002 per volontà di Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig M. Hatkoff, dedicata al cinema indipendente - la produzione tratta un tema di primo piano del nostro tempo, considerato che il 64% degli italiani dichiara di aver avuto problemi di insonnia, e che un italiano su 10 ricorre a sonniferi ed ansiolitici per favorire il riposo notturno. problema che affligge il 33% degli adulti che vivono nei Paesi occidentali, e che sembra essere direttamente collegato all’iperattività delle nostre vite. Più si diventa produttivi, più cose si fanno, meno ci si riposa. L’idea del documentario è arrivata quando Sweeney, uno dei produttori, ha avuto il suo primo figlio, nell’estate del 2009. Le fisiologiche notti insonni dovute ai sonni irregolari della figlia hanno avvicinato Sweeney a un mondo fino ad allora sconosciuto: quello delle persone che non riescono a dormire la notte. E così nel 2012 il progetto è iniziato proprio con la raccolta delle testimonianze reali degli insonni, che utilizzavano un apposito sito come confessionale terapeutico. Nella seconda fase, invece, gli insonni hanno cominciato a condividere le loro esperienze notturne, raccontando le loro notti in bianco e condividendole con tutti quelli che hanno deciso di partecipare al progetto.

Ulteriore premiere, e in questo caso una prima assoluta, per la fase goriziana del festival, sarà la serata  di proiezioni dedicata a Franco Basaglia, a cura dell'artista e fumettista Stefano Ricci, con la prima dei materiali della Collezione Osbat Basaglia di proprietà della Mediateca Provinciale "Ugo Casiraghi", acquistati dalla famiglia Osbat grazie a un contributo della Fondazione Carigo, digitalizzati a Gorizia a cura del Laboratorio La Camera Ottica dell’Università di Udine, assemblati su montaggio di Jacopo Quadri – il noto montatore di ‘Sacro Gra’, al fianco anche di Bertolucci, Martone, Cipri’ e Maresco … – su musiche live del contrabbassista Giacomo Piermatti, finalista al TIM- Torneo Internazionale di Musica 2012, attivo nella musica sperimentale e impegnato  nel “Ludus Gravis”, unica formazione in ambito europeo costituita da soli contrabbassi. L'evento sarà accompagnato da un pubblicazione a firma di Stefano Ricci. Info: www.filmforumfestival.it

 

“OBubbleBesity”: uno spettacolo per tutti i gusti

“OBubbleBesity”: uno spettacolo per tutti i gusti

Trieste - La magia delle bolle di sapone di OBubbleBesity incanterà il pubblico del Teatro Bobbio, domenica 22 dicembre alle 16.30 e in replica anche alle 22.30. Uno show per grandi e piccoli che farà sorridere e commuovere allo stesso tempo.

Un fuori abbonamento che saprà amplificare la magia delle feste.

Marco Zoppi porterà a Trieste, alla Contrada il suo OBubbleBesity, uno spettacolo che coniuga la leggerezza delle bolle di sapone con la schiacciante realtà dell’obesità, prodotto da Tiven Group per la regia di Stefano Pagin.

Sarà quindi la storia di Marco, un ex obeso che è diventato il più grande bubble artist italiano, semifinalista della quarta edizione di Italia Got’s Talent e recentemente è stato in onda in diretta su France2 per “Le Plus Grand Cabaret du Monde”.

L'artista ripercorre sul palcoscenico, in una sorta di ironico/scientifico/biografico linguaggio della memoria affidato alla voce fuori campo dell’attore Luigi Tabita, la sua storia, partendo dalla Sicilia, in cui è nato, e della pasticceria dei genitori, fino ad arrivare al successo internazionale come bubble artist. 

Com'è la vita quotidiana di un obeso? E se abita al 6° piano di un condominio senza ascensore? Che vestiti si compra? Trova posto in un autobus affollato? E quando d'estate il termometro segna 42 gradi? Cosa prova un obeso quando si guarda allo specchio? Come lo vedono gli “altri”? È proprio vero che i grassi sono sempre allegri? Il corpo è grasso, ma l'anima rimane magra? Sono queste alcune delle domande alle quali darà una risposta Marco Zoppi, raccontando  attraverso la volatilità delle bolle di sapone, la sua storia di bambino e adolescente imprigionato in un corpo oltre misura.

Dopo aver perso 41 kg in 30 mesi, Zoppi è diventato portavoce del malessere di molti attraverso il linguaggio a lui più congeniale, quello volatile delle sue creazioni obese. Obese, ma per contrasto, leggerissime. Come spiega lo stesso artista «Porterò il pubblico su un immaginario tappeto volante verso una direzione che non conosce tempo, né spazio, né età, né massa. Le mie bolle esprimono tutto il mio leggero mondo interiore, sono la voce della mia anima e la sua vera essenza. Le bolle sono così tonde ma così leggere, flaccide impalpabili, esprimono con assoluta perfezione la parola grasso, il problema è che in aria durano troppo poco, come il risultato delle diete...”

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.

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