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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Tesori da collezione del cineasta e scrittore Gianni Da Campo affidati alla Cineteca del Friuli

Tesori da collezione del cineasta e scrittore  Gianni Da Campo affidati  alla Cineteca del Friuli

Gemona (Ud) – Più di 8500 locandine originali, 6000 fra manifesti e fotografie relativi al cinema italiano dalle origini del sonoro ad oggi, 2000 film in dvd e vhs, 500 volumi di cinema, collezioni complete di fumetti originali stampati dal 1948 in poi (Il Piccolo Sceriffo, Siuscià, Pecos Bill, Pantera Bionda…).  E ancora: materiale pubblicitario, locandine, manifesti di diversi stati europei, foto, dischi, libri, negativi, e 190 dossier relativi all'attività dell'attrice Marina Vlady.

Materiali unici, raccolti nell’arco di un cinquantennio e conservati amorevolmente da Gianni Da Campo, insieme agli innumerevoli dossier delle sue ricerche, sono stati affidati in custodia alla Cineteca del Friuli con un accordo che lega a doppio filo lo scrittore, regista e collezionista veneziano e l’istituzione friulana.

Oltre che per conservarli,  Da Campo ha affidato i suoi cimeli alla Cineteca in previsione di una pubblicazione in volumi della storia del cinema italiano attraverso i manifesti e le locandine.

Un altro progetto editoriale, il primo in ordine di tempo, è la pubblicazione con la Cineteca del suo romanzo La lunga via dei silenzi, la cui stesura è in dirittura d’arrivo.  Storia di Lorenzo, alter ego dell’autore, il libro si sviluppa lungo sette percorsi, in ognuno dei quali è presente con la sua storia personale di attrice – una vera biografia nella biografia – Marina Vlady.

Intanto la Cineteca sta reperendo sul mercato o da collezionisti i film, una quindicina in tutto,  che ancora mancano nel fondo Da Campo e nelle collezioni della Cineteca per completare l’ampia filmografia della Vlady, protagonista, lo ricordiamo, accanto a Marcello Mastroianni, anche di Penne Nere, girato in Carnia e di cui la Cineteca possiede due copie in 16 e 35mm.

Nella sua esperienza di cineasta, Da Campo ha realizzato tre film, tutti già presenti nell’archivio gemonese: Pagine chiuse(1968), felice opera prima presentata con successo nella Settimana Internazionale della Critica al 22° Festival di Cannes e vincitrice di otto premi internazionali; La ragazza di passaggio (1970) eIl sapore del grano (1986), entrambi presentati alla Mostra del Cinema di Venezia. Per il secondo, girato oltre che in Veneto anche nel Friuli Occidentale, Da Campo è stato premiato con la targa Kim Arcalli al Laceno d’oro – Festival del cinema neorealistico.  Recentemente hanno reso omaggio a Gianni Da Campo il festival triestino I Milleocchi, che ha presentato tutti i suoi film, e la Mostra del Cinema che ha riproposto al Lido, 44 anni dopo l’esordio, Pagine chiuse.

 

 

VI edizione del Piccolo Festival d’Animazione a tutto tondo in regione

VI edizione del Piccolo  Festival d’Animazione a tutto tondo in regione

Trieste - Il Piccolo Festival dell’Animazione arriva alla VI edizione, dal 16 al 30 dicembre,  e allarga la rete regionale oltre a Pordenone con Cinemazero,  a Udine con il Visionario, a Trieste con il Teatro Miela e Studio Tommaseo, ed infine a Gorizia con Kinemax.

A rendere ancora più interessante l’evento, la possibilità di vedere un calendario occupato da oltre 50 film provenienti soprattutto dall’Europa centro orientale, con una diversa programmazione distribuita nei quattro capoluoghi del Friuli Venezia Giulia.

Un vero tour festivaliero che offre un panorama delle produzioni contemporanee di cortometraggi d’animazione, solitamente appannaggio dei grandi circuiti dei Festival Internazionali. Si tratta di animazioni d’autore, spiccatamente originali, molto diverse da quelle che passano nei canali della grande industria del cinema: questa la caratteristica principale del PFA, oltre alla confermata partnership di Animateka Film Festivaldi Lubiana e la giuria popolare chiamata a votare i lavori presentati.

Si comincia la mattina di lunedì 16 dicembre al Kinemax, dove grazie alla collaborazione con Palazzo del Cinema, verrà proposta la sezione AnimaKIDS, con i film dedicati agli studenti delle scuole, elementari e medie superiori, ma aperte a tutti. Da segnalare l’intelligente e ironico Nyuszi és Őz(tr.int. Rabbit and Deer) di Péter Vácz, che ha ricevuto tra gli altri premi una Special Mention al Festival di Cannes, accanto a film realizzati da giovani autori italiani, con opere provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino e dall’Accademia di Belle Arti di Palermo. AnimaKIDS si replica poi la mattina del 17 dicembre a Cinemazero e il 18 al Visionario.

Più espressamente rivolta ad un pubblico adulto è la programmazione serale, diversificata nei quattro appuntamenti. A Cinemazero il 17 dicembre la scena sarà dei film realizzati da autori molto giovani che hanno ottenuto importanti premi e segnalazioni al Festival di Cannes e di Annecy, caratterizzando la serata per versatilità delle soluzioni e invenzioni poetiche. Film più corposi per durata e sviluppo e realizzati da autori di fumetto, illustratori e artisti, impegneranno i due appuntamenti a Trieste: al Teatro Miela il 18 dicembre e allo Studio Tommaseo il 28 sarà possibile vedere filmrealizzati da chi svolge anche un’attivita’ artistica o di illustratore, come DanijelŽeželj, Stefano Ricci, Marko Tadić o Simone Massi, giustamente chiamato a realizzare la sigla della Biennale Cinema di Venezia. Durante le serata ci sarà anche l’anteprima del lungometraggio in produzione di Signe Baumane, Rocks in my Pockest, e il film pilota di Massimo Colella e Giacomo Nanni, The true story of Mr. Like.

Udine chiude il tour il 30 dicembre con le ultime opere di Gianluigi Toccafondo e Roberto Catani ele proiezioni di film provenienti soprattutto dall’area austriaca e tedesca, ma con l’interessante incursione polacca di Wojciech Wojtkowski e del curioso Astigmatismo di Nicolai Troshinsky.

La programmazione di Trieste e Udine verrà arricchita anche dal lungometraggio dell’autore di fumetti svedese Max Andersson, Tito On Ice, sorprendente ritratto dei Paesi balcanici che, attraverso autori di fumetto, Zograf, direttori di Festival, Igor Prassel, direttori di centri artistici, Katerina Miroviće l’icona di Tito, catapulta lo spettatore in un inverosimile itinerario tra il passato e il presente dell’ex-Yugoslavia.

Informazioni:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.PFA - http://www.facebook.com/PiccoloFestivalAnimazione

La Cineteca del Friuli costituisce il Fondo “Siro Angeli”

La Cineteca del Friuli costituisce il Fondo “Siro Angeli”

Gemona (Ud) - Si inserisce nell’ambito delle iniziative per il centenario di Siro Angeli la serata intitolata “E in  Font al Cùr a dùl l’aga dal Tajament”, organizzata a Gemona, nella Sala Consiliare di Palazzo Boton, in Piazza Municipio, stasera mercoledì 11 dicembre alle 20.30, dall’Associazione storico-archeologica-culturale “V. Ostermann” in collaborazione con la Pro Glemona, l’Associazione Mille e una storia (Cavazzo) e la Cineteca del Friuli.

Sono previsti gli interventi di Gianfranco Ellero per un ritratto di Siro Angeli poeta e drammaturgo e di Rita Lenisa che presenterà la registrazione radiofonica del racconto “Il sogno di zia Lena”, letture a cura dell’Associazione Ostermann e la proiezione a cura della Cineteca del Friuli del documentarioSiro sul set di Maria Zef, un video di testimonianze raccolte da Lauro Pittini sul massimo film friulano, realizzato nel 1981 da Vittorio Cottafavi e di cui Siro Angeli fu co-sceneggiatore e protagonista.

Per quel che riguarda in particolare l’attività cinematografica dello scrittore di Cesclans, la Cineteca del Friuli con il coordinamento dello storico del cinema Sergio M. Germani e con l'auspicato coinvolgimento degli studiosi finora più attenti all'importanza di Angeli e degli eredi dello scrittore, sta costituendo un Fondo Siro Angeli e ha già avviato la raccolta di volumi, riviste, documenti cartacei e video dell'attività sua e delle personalità che s'incrociarono con la sua opera.

Il Fondo intende proporsi come uno strumento di studio e soprattutto come stimolo alla realizzazione di ulteriori iniziative, quali rassegne, omaggi televisivi e in dvd, da dedicare a una personalità artistica di cui va ancora pienamente riscoperto il valore.

Siro Angeli è noto fra i cinefili soprattutto per Maria Zef , di cui la Cineteca conserva una preziosa copia a 35mm, che è però solo la punta dell'iceberg nel rapporto di una vita tra Angeli e Cottafavi.

Per lo stesso regista, lo scrittore carnico fu interprete in un brevissimo ruolo anche in Fiamma che non si spegne (1949) e collaborò alle sceneggiature di Una donna ha ucciso (1952), Il boia di Lilla (1952), Traviata 53 (1953) e Avanzi di galera (1954). Con Cottafavi Angeli rientra in quel fertile gruppo amicale e creativo che riunisce anche il produttore Giorgio Venturini, regista a teatro di un paio di testi di Angeli e produttore di vari film di Cottafavi, talvolta sceneggiati da Angeli. Ci sono poi altri registi per cui Siro Angeli fu sceneggiatore e altri personaggi con cui s'incontrò nella sua attività di dirigente RAI. Tutto ciò segnala che della sua figura cara ai nostri luoghi, come di Cottafavi, va attraversato l'intero percorso artistico, dentro il cinema ma anche nel teatro, nella poesia, nella narrativa, nel loro stesso humus umanistico, per riscoprirne la grandezza e collocarle finalmente tra le personalità di rilievo europeo.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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