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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

III Edizione “Mostre dal Cine” al Visionario a Udine

III Edizione “Mostre dal Cine” al Visionario a Udine

Udine - Si inaugura oggi, mercoledì 20 novembreal Visionariola terza edizionedella “Mostre dal Cine”il festival del cinema nelle lingue proprie delle nazioni senza stato organizzato dal Centro Espressioni Cinematografichecon il sostegno dell’Arlef, della Provincia di Udinee del Comune di Udine.

Obiettivo della manifestazione - che si concluderà sabato 23 novembre - è quello di far conoscere al pubblico la produzione cinematografica di quelle realtà e di quei popoli che nel loro insieme costituiscono - proprio perché espressione della diversità identitaria - la ricchezza culturale dell’Europa. Ad inaugurare l’evento sarà - alle ore 20.00 - il film in lingua sardaSu Re, l’ultima opera di Giovanni Columbu, seguito dal film friulano Vivi achì di Paolo Comuzzi. A concludere la prima serata del festival altri tre lavori provenienti dalla Sardegna: Treulababbu – Su molenti de Oramala di Simone Contu, Sos mortos de Alos di Daniele Atzeni eBentudi Tore Cubeddu.

Novità di quest’anno è lo stretto rapporto della Mostre dal Cine con il Concors par TescjCinematografics che avrà luogo nel 2014: il nuovo bando prevede infatti che la sezione “articoli di critica”, che assegna un primo premio pari a 400,00 euro, sia riservata esclusivamente a pezzi dedicati ai film, non friulani, presenti all’edizione 2013 del festival. Quindi quelle opere provenienti da Catalogna, Paesi Baschi, Galizia e Sardegna. Non saranno accettati articoli su altri film. L’obiettivo è quello di legare in modo ancora più forte le due iniziative e di stimolare la visione della produzione cinematografica di altre nazioni di lingua “minoritaria”.  Gli articoli premiati e quelli menzionati saranno poi pubblicati sulla rivista annuale in lingua friulana Segnâi di lûs.

La partecipazione alla MOSTRE DAL CINE è gratuita. I film stranieri saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese e in friulano. I film sardi saranno proiettati con sottotitoli in italiano. Il programma completo è disponibile sul sito www.mostredalcine.org.

 

 

k3 film festival al cinema Centrale la manifestazione internazionale

k3 film festival al cinema Centrale la manifestazione internazionale

Ritorna giovedì 21 e venerdì 22 novembre al cinema Centrale di Udine e con ingresso gratuito, il K3 Film Festival, manifestazione internazionale che suggerisce un confronto tra film-makers e spettatori, portati a interrogarsi e a riflettere sulla sottile linea che intercorre, nel Cinema, tra il Commercio e l'Arte.

Si parte dunque giovedì 21: dopo i saluti e l’introduzione al festival, alle 18.30 l’incontro FRAME – Fosfori, sali d'argento e frattali. Nascita ed evoluzione della video arte – a cura di Carlo Montanaro, il cui intervento sarà incentrato sul confronto/incontro tra video arte e cinema sperimentale a partire dal mezzo. Alle 20 saranno proiettati i film in competizione per la sezione Fvg, alla presenza dei registi, che saranno valutati da una giuria – composta dal giornalista Lorenzo Marchiori, il film maker Manuel Fanni Canelles e Raffaella Canci per La Cappella Underground – che sceglierà i tre finalisti. Alle 21.45 Rodolfo Bisatti presenterà un documentario che racconta l'esperienza del primo laboratorio del gruppo VAM effettuato a Trieste nel 2013 per TERZOCINEMA. La prima giornata di K3 si chiuderà con la musica al Londoners di Via Cavour, 15 grazie alla presenza di The Mechanical Tales, che accompagneranno live The Bloom Machine, una macchina analogica che produce animazioni dal vivo ideata da Anna Givani.

K3 Film Festival prosegue venerdì 22 alle 17.30 con Lecture - Sonoro film - Metropolis IFA, a cura di Sascha Selke. La sezione Video Remakes inizierà alle 18.45: Aurora Fonda, Elisabetta di Sopra e Carlo Montanaro, tramite un focus sulla video-arte, rifletteranno sull'auto-rappresentazione attraverso la sperimentazione degli artisti Francesca Fini, Igor Imhoff, Ana Čigon e il Collettivo BridA. Alle 20.15 poi, Quattrocchi. Il cinema sperimentale di Marc Davorin. Importante regista sloveno i cui film sono stati proiettati in molti festival del suo paese, Davorin ha iniziato a lavorare a 12 anni e smesso dieci anni dopo a causa dei cambiamenti socio-politici della Jugoslavia, dopo aver fatto ben 150 film su Super 8. Accattivanti e seducenti grazie a un’euforica inventiva, alla precisione delle inquadrature e all'attenzione per i personaggi, i suoi film creano un effetto ipnotizzante che non distoglie mai l’attenzione dello spettatore. “Con l`espansione del video, negli anni Ottanta – racconta Davorin – ho girato la mia ultima pellicola Super8. All'epoca il video, per la diversità tecnologica e la logica di fare, non mi attirava. Grazie a Vassily Bourikas, Miodrag Milošević e Jurij Meden, ho ricominciato a fare film su pellicola S-8mm, ma anche con telecamera digitale”.

Momento centrale del K3 Film Festival sarà il concorso 3x3: alle 21.30, i tre migliori cortometraggi Fvg sfideranno quelli selezionati a Lubiana (“Fuck machine”, “Amelia” e “Apartment no.4”) e a Villach (“Echo”, “Family Portrait” e “Povero Pecattore”). Il vincitore sarà decretato da una giuria internazionale composta dai critici Paola Bistrot, Carlo Montanaro e Gerhard Fillei della Metropolis Film Academy. A seguire la premiazione al Londoners di via Cavour, 15. Info: www.k3festival.com

 

 

 

 

 

 

 

Francesca Pini è un’artista eclettica e capace di profonda introspezione pur nella ricerca formale fino ad arrivare al 3D. Saranno proiettati alcuni suoi lavori tra cui Wombs e White sugar (visibile in 3D).  Igor Imhoff, docente di grafica 3d presso l’Istituto Europeo di Design a Venezia, si occupa maggiormente alla grafica e al video di animazione 2d e 3d. Ha lavorato come direttore artistico e designer per numerose case di produzione software ed agenzie pubblicitarie sia italiane che estere. L’attività artistica, negli ultimi anni rivolta maggiormente alla sperimentazione video, comprende numerose mostre in Italia e all’estero e alcuni premi nazionali e internazionali.

Ana Čigon, Ana Čigon ha ricevuto diversi premi e selezioni nel campo delle arti visive, la più importante menzionare sono il premio OHO 2009, è stato anche finalista per il Premio Henkel Slovenia 2010 e finalista per il Premio 2010 della Fondazione Vordemberge-Gildewart. Lavora principalmente con i video, le performance e i nuovi media. Le idee che si sviluppano nelle sue opere hanno un’ampia gamma tematica. Per lo più essi sono legati alla esplorazione del sé - la soggettività e la sua costruzione sociale, storico e politico. Nei suoi progetti mette in dubbio l'atteggiamento delle persone nei confronti di altri individui, il loro atteggiamento nei confronti della vita di tutti i giorni, la posizione dell'arte nella realtà sociale.

Il Colletivo BridA, Slovenia, si è costituito nel 1996 presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Il loro lavoro si basa sullo studio dei processi e delle loro applicazioni presenti all'interno del mondo dell'arte contemporanea, come ricerca e integrazione delle diverse conoscenze di artisti, esperti del settore e inventori.

Il regista di San Vito al Tagliamento Alberto Fasulo vince al Festival di Roma col docu-film "Tir"

Il regista di San Vito al Tagliamento Alberto Fasulo vince al Festival di Roma col docu-film

Roma - Il sanvitese Alberto Fasulo trionfa a sorpresa, il 16 novembre, al Festival Internazionale del Film di Roma. La Giuria dell'ottava edizione del Festival ha assegnato il premio Marc'Aurelio d'Oro alla sua pellicola intitolata "Tir".

"Tir", prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema e distribuito da Tucker Film, è un docu-film che racconta la vita quotidiana di un camionista che viene dai Balcani a lavorare per una ditta italiana di trasporti e gira l'Europa sul suo automezzo.

Storia a metà strada tra realtà e finzione, racconta un viaggio attraverso le strade, le autostrade, le arterie d'asfalto d'Europa.

Insieme, nella cabina di un camion, il conducente-attore, il regista-sceneggiatore e due fonici per raccontare, in una continua tensione creativa tra finzione e documentario, "un paradosso: quello di un lavoro che ti porta a vivere lontano dalle persone care per le quali, in fondo, stai lavorando", come aveva spiegato lo stesso Fasulo alla presentazione alla stampa.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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