Sacro Gra di Gianfranco Rosi: il cinema d'autore a The Space Cinema di Pradamano
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- Pubblicato Giovedì, 21 Novembre 2013 09:18
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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L’appuntamento settimanale con il grande cinema d’autore al multisala The Space Cinema di Pradamano (UD) domani sera, venerdì 22 novembre, è con il film vincitore del Leone D’oro all’ultimo Festival del Cinema di Venezia: Sacro Gra, di Gianfranco Rosi
Dopo l’India dei barcaioli, il deserto americano dei drop out, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare un angolo del suo Paese, girando e perdendosi per più di due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo frastuono continuo.
Dallo sfondo emergono personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un’uscita del Raccordo; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.
Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma un collettore di storie a margine di un universo in espansione..
Cineforum The Space Cinema opere capaci di appassionare e far riflettere, stimolando il dibattito e l’approfondimento. Un viaggio attraverso tematiche, luoghi, culture, atmosfere e autori in un percorso variegato – geograficamente e negli stili – ma costantemente attraversato dall’originalità, dalla straordinarietà delle storie e dalla ricerca di un cinema capace di emozionare.
La proiezione sarà introdotta da una breve presentazione dal giornalista e critico cinematografico del Messaggero Veneto, Gian Paolo Polesini e seguita da un confronto informale tra gli spettatori sulle tematiche suscitate dalla visione.
Gabriele Salvatores presenta il suo film "Il ragazzo invisibile" a pochi giorni dal termine delle riprese
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- Pubblicato Mercoledì, 20 Novembre 2013 23:52
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - "È un film speciale, anche rispetto a tutto il panorama cinematografico italiano". Così Gabriele Salvatores ha presentato il 20 novembre a Trieste "Il ragazzo invisibile", le cui riprese si concluderanno il 7 dicembre nel capoluogo, che fa da scenario all'intera pellicola.
Alla presentazione, avvenuta al Magazzino delle Idee, sono intervenuti il governatore Debora Serracchiani, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Accanto al regista, gli attori: Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio e il giovanissimo protagonista, Ludovico Girardello, scelto tra circa 800 ragazzini qualche mese fa.
"Nel film - ha detto Gabriele Salvatores - si gioca con l'archetipo del supereroe, con tanta sperimentazione ed effetti speciali: è eccitante poter lavorare con queste tecnologie e parlare di un'età di passaggio così importante come quella adolescenziale".
La storia ha come protagonista un adolescente piuttosto insicuro, Michele, che scopre di avere il superpotere di diventare invisibile. Valeria Golino è la madre, una poliziotta; Fabrizio Bentivoglio è un ambiguo psicologo; Ksenia Rappoport ha un ruolo chiave nello sviluppo fantasy del film.
Nonostante i numerosi effetti speciali, nella pellicola il superpotere dell'invisibilità è più che altro una metafora dei desideri e delle insicurezze di un giovane alle prese con le prime difficoltà della vita. Non mancano gli sviluppi sentimentali.
A chi gli chiede come mai si sia cimentato in un tale genere di film, piuttosto estraneo alla cinematografia italiana, il regista risponde: “Nel nostro cinema non esiste una tradizione di film che si possono chiamare per famiglie, per ragazzi, ma in realtà sono trasversali. Opere che tocchino le corde del bambino che è in noi, gli facciano risorgere sogni e desideri e allo stesso tempo siano capaci di interessare il pubblico dei più giovani… credo che sia nostro dovere cambiare, di provare nuove strade, soprattutto in momenti di crisi come questo. Fare cinema è diventato difficilissimo in Italia”.
Il ragazzo invisibile è prodotto da Indigo, Rai Cinema e la francese Babe Film. Buget di circa 8 milioni, con il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission e di Eurimages.
Costituita la nuova Commissione regionale per il Cinema e l'Audiovisivo
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- Pubblicato Mercoledì, 20 Novembre 2013 17:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - L'esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha dato la sua approvazione alla costituzione della nuova Commissione regionale per il Cinema e l'Audiovisivo. Ne dà notizia il 19 novembre un comunicato della Giunta regionale.
Il nuovo organismo è stato costituito su proposta dell'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, per ripristinare il ruolo che era della FVG Film Commission, il fondo per l’audiovisivo che la giunta Tondo aveva smantellato, nonostante avesse contribuito a fare del Friuli Venezia Giulia lo scenario di film come Giulia e Giulia, 007 Zona pericolo, Medea, Il paziente inglese, fino ai più recenti Come Dio comanda e La migliore offerta.
Il progetto si basa anche sulle indicazioni pervenute - tra le altre - dalle associazioni di cultura cinematografica (Cinemazero di Pordenone, Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cappella Underground di Trieste e Palazzo del Cinema - Hisa Filma di Gorizia).
I componenti della Commissione, che resterà in carica sino alla conclusione della legislatura, sono in tutto 12 e nel corso della loro prima riunione operativa eleggeranno il presidente.
Più in particolare sono stati chiamati a far parte della Commissione, in qualità di esperti indicati dalle associazioni di cultura cinematografica ed in rappresentanza delle rispettive aree provinciali, Cristina Sain per la Provincia di Trieste, Thomas Bertacche per la Provincia di Udine, Giuseppe Longo per la Provincia di Gorizia e Riccardo Costantini per la Provincia di Pordenone.
Ales Doktoric è il rappresentante delle associazioni di cultura cinematografica riconosciute di rilevanza primaria o di riferimento per le minoranze linguistiche, Luca Giuliani è l'esperto indicato dalla Cineteca del Friuli, mentre il rappresentante regionale indicato dall'associazione Videoteche Mediateche è Piero Colussi.
Francesco Pitassio (professore associato del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni culturali dell'Università di Udine), Simone Venturini (ricercatore universitario del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni culturali dell'Università di Udine), Marco Rossitti (ricercatore universitario del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni culturali dell'Università di Udine) e Massimiliano Spanu (ricercatore universitario del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Trieste) sono stati invece scelti, in rappresentanza delle diverse sedi territoriali, fra i docenti ed i ricercatori impegnati nelle discipline attinenti il linguaggio audiovisivo e la storia del cinema delle Università della regione.
La direzione centrale Cultura, Sport e Solidarietà della Regione sarà infine rappresentata dal direttore del servizio Attività culturali, Gianpaolo Gaspari.
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