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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Doppio appuntamento con “La Passione di Erto” della regista Penelope Bortoluzzi.

Doppio appuntamento con “La Passione di Erto” della regista Penelope Bortoluzzi.

Udine - Nel cinquantenario della tragedia del Vajont, giovedì 5 dicembre al Cinema Sociale di Gemona alle ore 21 e venerdì 6 dicembre al Visionario di Udine alle ore 20.30, la Cineteca del Friuli e il Centro Espressioni Cinematografiche propongono,in prima nazionale,dopo la partecipazione ai festival di Locarno e di Torino, il film documentario “La Passione di Erto” di Penelope Bortoluzzi. Ad entrambe le proiezioni sarà presente la regista.

Nelle parole dell’autrice, che incontrerà il pubblico in occasione delle due proiezioni e che, oltre alla regia, ha curato la fotografia con Stefano Savona oltre al montaggio, come ricorda la regista:  “il film racconta un paese attraverso i due eventi che ne hanno scolpito la storia: un rito annuale atavico e una catastrofe unica, senza precedenti.” Il rito è la Passione di Cristo, una rappresentazione del Venerdì Santo che da quasi quattro secoli scandisce la vita della comunità di Erto e che gli Ertani non hanno mai smesso di mettere in scena. La catastrofe, rivissuta attraverso immagini d’archivio ma montate come materia attuale quanto le riprese di oggi, è la tragedia del Vajont, che il 9 ottobre 1963 cambia di colpo tutto ciò che la precede, cancellando le singolarità nello spazio indistinto della devastazione.

L’eccezionalità di quanto accaduto a Erto permette alla regista di allargare gli orizzonti del racconto, che si fa narrazione universale del tramonto di un’intera civiltà e del passaggio traumatico dei suoi sopravvissuti alla modernità, cronaca della scomparsa – a partire dagli anni ’60 – delle ultime comunità rimaste fino ad allora ai margini della Storia. Un processo di cambiamento avvenuto altrove nell’arco di cinquant’anni, a Erto è amplificato e accelerato dalla catastrofe che dall’oggi al domani ha scardinato un’esistenza e un’organizzazione sociale che, come la Rappresentazione, si tramandavano di generazione in generazione pressoché immutate.

Prodotto da Picofilms, la casa di produzione fondata da Penelope Bortoluzzi, e da À Vif Cinéma in associazione con Dugong e con la partecipazione del CNC (Centre National de la Cinématographie), La Passione di Erto ha avuto il sostegno della Società Filologica Friulana, della Mediateca Ugo Casiraghi di Gorizia e del Laboratorio La Camera Ottica – Università di Udine.

 

 

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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