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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il 27 febbraio al Visionario di Udine arriva TIR, film di Alberto Fasulo

Il 27 febbraio al Visionario di Udine arriva TIR, film di Alberto Fasulo

Dopo il successo dell’anteprima pordenonese, arriva finalmente sugli schermi TIR, il film con cui il regista friulano Alberto Fasulo ha vinto il Marc’Aurelio d’Oro all’8° Festival Internazionale di Roma.

Da giovedì 27 febbraio, infatti, la storia di Branko e del suo camion sarà distribuito dalla Tucker Film nelle migliori sale italiane, dal Triveneto a Milano, da Ancona a Bari.

Gli spettatori potranno incontrare il regista al Visionario di Udine proprio il 27 febbraio alle ore 20.30. Tra gli ospiti dell’anteprima udinese anche la presidente della regione Friuli Venezia-Giulia, Debora Serracchiani.

I biglietti per la serata-evento sono già in prevendita presso le casse del cinema Visionario.

La storia di Branko, dicevamo. Un ex insegnante di Rijeka diventato da qualche mese camionista per un’azienda di trasporti italiana. Una scelta più che comprensibile dato che adesso guadagna tre volte tanto rispetto al suo stipendio d’insegnante. Eppure tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro.

Da piccoli ci dicevano: «Il lavoro nobilita l’uomo». Ma qui sembra diventato vero il contrario: è Branko, con la sua efficienza, la sua ostinazione, la sua buona volontà, a nobilitare un lavoro sempre più alienante, assurdo, schiavizzante… La sceneggiatura, che nel 2010 si è aggiudicata il Premio Solinas, unisce le firme di Fasulo, Carlo Arciero, Enrico Vecchi e Branko Zavrsan. Il film è prodotto dalla società friulana Nefertiti Film (Nadia Trevisan e Alberto Fasulo) e coprodotto dalla croata Focus Media (Irena Markovic), in collaborazione con Rai Cinema. Il ruolo di Branko è stato affidato all’attore sloveno Branko Zavrsan (Rosencrantz e Guildenstern sono morti, No Man’s Land) che “recita senza recitare”, indossando con magnifica e sorprendente naturalezza i panni del camionista: ha trascorso lunghi mesi in cabina dopo aver conseguito la patente prevista dal codice della strada! Classe 1976, Alberto Fasulo ha cominciato a lavorare nel cinema come assistente alla regia, tra film di fiction e documentari di creazione, imparando il mestiere sul set. Nel 2008, dopo i sette anni trascorsi a Roma, ha diretto e prodotto il suo primo lungometraggio, il documentario Rumore Bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito – come TIR – dalla Tucker.

Il debutto lo ha fatto segnalare come «nuovo promettente autore» dalla critica italiana. In contemporanea con l’uscita di TIR, Cinemazero e Visionario ospitano la mostra “Dal camion” del fotografo e camionista Roberto Francomano, visitabile a Pordenone fino al 19 marzo e a Udine fino al 2 marzo. TIR è realizzato con il supporto di: Fondo per l'Audiovisivo del Friuli-Venezia Giulia, Piemonte Doc Film Fund – Fondo regionale per il documentario, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale per il Cinema, Friuli-Venezia Giulia Film Commission, Film Commission Vallée d'Aoste, BLS Business Location Südtirol Alto Adige, Croatian Audiovisual Centre e Premio Solinas (in collaborazione con Apollo 11).

Il film "Tir" di Alberto Fasulo in anteprima al Cinemazero di Pordenone lunedì 24

Il film

Pordenone - L’attesissima anteprima di TIR di Alberto Fasulo è alle porte: lunedì 24 febbraio alle 21 al Cinemazero di Pordenone il film vincitore del Marc’Aurelio d’oro - distribuito dalla Tucker Film - e i suoi protagonisti (regista, attore, produttrice) incontreranno il pubblico. Dal 27 l’approdo nelle migliori sale e l’intervento al Visionario di Udine alle 20.30

Il primo importante premio TIR se lo aggiudica già nel 2010 per la sceneggiatura firmata da Alberto Fasulo, Carlo Arciero, Enrico Vecchi e Branko Zavrsan, ed è il prestigioso Premio Solinas, conquistato per "per lo sguardo rigoroso, l’originalità, l’angolazione del racconto. Un film che interroga con intelligenza il nostro tempo e la definizione di identità erranti in un’Europa dai confini porosi".

È infatti una strada lunga quella compiuta dal regista friulano Alberto Fasulo, fatta di determinazione incrollabile, partita da un progetto durato 5 anni, un’immersione totale nel mondo che racconta (l’attore sloveno Branko Zavrsan ha conseguito la patente prevista dal codice della strada ed è stato assunto a tempo determinato come autista in una ditta di trasporto italiana), e diventato un film che arriva a conquistare il Marc’Aurelio d’oro al Festival Internazionale di Roma.

Tutto questo fa dell’appuntamento di lunedì 24 febbraio alle 21 a Cinemazero con l’anteprima assoluta di TIR e con i suoi protagonisti (il regista, l’attore e la produttrice) un appuntamento da non perdere.

Con TIR, più che raccontare la vita di un camionista, Fasulo voleva entrare nella vita del protagonista al punto di poterne fermare le inevitabili crisi esistenziali che vivere lontano dai propri affetti scatena. Quando Fasulo propone a Branko Završan (“No Man’s Land”) di vivere in simbiosi con lui e la sua cinepresa nella cabina di un TIR per tre mesi, riceve come risposta: «Finalmente un film di ricerca!».

Così Branko diventa il moderno Ulisse che per il bene della sua famiglia si trova costretto ad allontanarsi per un lavoro che lo fa guadagnare tre volte di più dello stipendio da insegnante di cui gode. TIR attraversa l’Europa in piena crisi e ne rintraccia la prospettiva deformata abbracciata dalla società, sempre più paralizzata di fronte all’inevitabile necessità di rinunciare a qualcosa, nell’incapacità di riconoscere i propri reali bisogni.

I momenti di stanchezza, di dolore, di abbattimento, l’intimità di una vita chiusa in pochi metri quadri di solitudine poteva essere raccontata solo con l’approccio radicale adottato da Fasulo.

“Definita la sfida, le motivazioni e il metodo ci siamo chiusi in cabina, Branko faceva il camionista mentre io lo filmavo facendo succedere degli accadimenti anche a sua insaputa. In quattro mesi abbiamo fatto più 30.000 Km, mi sono accorto che abbiamo tracciato un X sull'Europa, dalla Svezia a Roma da Budapest a Siviglia, il confine tra reale e finzione si è sfuocato molte volte. Abbiamo discusso sulla differenza tra l'essere stanchi e recitare ad esserlo, ma alla fine siamo diventati amici, anche se molte volte gli negavo di lavarsi, di radersi o gli chiedevo di cucinare ancora accanto alle ruote del TIR. Quando siamo usciti da questa intensa avventura siamo entrambi cambiati nella percezione delle nostre vite quotidiane”.

Biglietti in prevendita alle casse di Cinemazero da sabato 15 febbraio.

TIR è il secondo film di Fasulo – dopo Rumore bianco – ad essere distribuito dalla Tucker film, e il suo arrivo nelle migliori sale italiane sarà inaugurato con la presenza dei suoi protagonisti al Visionario di Udine, il 27 febbraio alle 20.30.

                   

Iscrizioni aperte fino a fine mese per concorrere a “Maremetraggio”.

Iscrizioni aperte fino a fine mese per concorrere a “Maremetraggio”.

Trieste - Quindici anni di vita per il festival triestino Maremetraggio, che per la sua prossima edizione, in calendario dal 29 giugno al 5 luglio, riconferma i concorsi per le due sezioni del festival, Maremetraggio e Nuove Impronte, e prepara le novità per festeggiare questo suo traguardo.

C’è tempo fino al 28 febbraio per partecipare alla sezione riservata ai cortometraggi internazionali di MISFF: Maremetraggio International short film festival.  

L’anno scorso ha vinto l’Egitto, con un corto di un regista indiano, ex aequo con la Spagna, l’anno prima la Svezia e nel 2010 l’Italia, ex aequo con la Francia.Per il 2014 la partita è ancora tutta da giocare, all’insegna del “best of the best”: la formula di Maremetraggio, unica in Italia, premia soltanto il meglio del meglio del mondo del cortometraggio, perché i corti che partecipano al festival devono avere già vinto almeno un premio in un qualsiasi altro festival del pianeta nel 2013.

E tra questi sarà scelto il “migliore tra i migliori”, che riceverà un premio di 10.000 euro, riconfermato per l’ennesima volta, nonostante la crisi che colpisce duramente i festival cinematografici, come tutto il comparto culturale italiano, nella convinzione che valga sempre la pena di premiare i giovani talenti.

Sia nel campo della regia, sia in quello della recitazione: in questa direzione si muove infatti anche la “prospettiva” del festival, che quest’anno sarà dedicata al giovanissimo Lorenzo Richelmy, che già si è fatto notare alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia come protagonista del film di Enrico Maria Artale “Il terzo tempo” e che nei prossimi giorni sarà nelle sale cinematografiche con la nuova commedia di Verdone “Sotto una buona stella”. Oltre al premio più ambito di 10 mila euro Maremetraggio mette in palio, per i suoi registi migliori, anche il prestigioso premio “Studio Universal”, realizzato grazie al rinnovo dell’importante partnership tra Maremetraggio e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT), la TV del cinema da chi fa cinema, che consiste nell’acquisizione dei diritti Pay per la trasmissione televisiva al miglior corto italiano selezionato da una giuria del canale. E poi il premio al miglior corto d’animazione, il premio al miglior montaggio italiano assegnato dall’AMC (Associazione Montatori Cinematografici) e molti altri.

Anche quest’anno il festival offrirà al suo pubblico una carrellata di corti provenienti da ogni angolo del pianeta, per raccontare attraverso le immagini, in pochi minuti, tante storie diverse e per valorizzare un genere, quello del cortometraggio, che spesso non trova spazio in tv e al cinema. 15MISFF sarà una vetrina per i giovani registi di cortometraggi e seguirà anche il loro passo successivo, con la sezione Nuove Impronte, dedicata alle opere primeitaliane di lungometraggio.

 

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