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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Morta a 74 anni l’attrice polesana Laura Antonelli, protagonista di commedie sexy negli anni ’80

Morta a 74 anni l’attrice polesana Laura Antonelli, protagonista di commedie sexy negli anni ’80

Roma - È morta nelle prime ore del mattino di lunedì 22 giugno a Ladispoli, vicino a Roma, l'attrice Laura Antonelli. A novembre avrebbe compiuto 74 anni.

Nata nel 1941 a Pola, era di famiglia istriana. E con questa fece parte dell'esodo dei 300mila istriani che fuggirono dalla ex Jugoslavia. Laura Antonelli si trasferì con la famiglia a Napoli dove, dopo aver frequentato le scuole superiori, si diplomò presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica. Trasferitasi a Roma, fu insegnante di Educazione fisica prima di approdare all'attività di attrice.

Il suo corpo è stato trovato per terra nella sua casa dalla donna delle pulizie.  "Avvisate mio fratello, Banfi e Claudia Koll”: così ha lasciato scritto, su un biglietto, l’attrice, da tempo sofferente di cuore.

Il fratello Claudio, uno dei parroci di Ladispoli, l'attore Lino Banfi e l'ex attrice Claudia Koll: sono gli ultimi amici, quelli veri, che Laura Antonelli ha chiesto di chiamare quando sarebbe morta.

L'attrice sarà sepolta a Ladispoli per sua espressa volontà: qualche anno fa aveva acquistato un loculo. I funerali non saranno prima di giovedì-venerdì perché bisogna attendere l'arrivo del fratello Claudio dal Canada.

La salma è stata trasferita nella sala mortuaria del cimitero in attesa che venga decisa la data dell'eventuale camera ardente. Questa mattina in via Napoli, davanti al condominio dove da oltre vent'anni viveva la celebre icona del cinema erotico degli anni '70, alcune persone si sono recate a rendere omaggio all'artista.

Molti spettatori ricordano Laura Antonelli nel ruolo della cameriera di “Malizia” (1973) di Salvatore Samperi. Nella sua carriera, costellata da commedie sexy, è stata protagonista di film di grande successo: Sessomatto di Dino Risi, L’innocente di Luchino Visconti al fianco di Giancarlo Giannini, Il malato immaginario di Tonino Cervi con Alberto Sordi, Passione d’amore di Ettore Scola.

Negli anni Ottanta fece parte del cast di commedie leggere come Viuuulentemente mia! con Diego Abatantuono, Grandi Magazzini di Castellano e Pipolo, Rimini Rimini e Roba da ricchi (entrambi di Sergio Corbucci).

Al periodo d'oro seguì il declino per il suo coinvolgimento in una storia di droga. A Ladispoli viveva da tempo in ristrettezze economiche con un sostegno dei Servizi Sociali.

Passeggiate alla scoperta del cinema nella provincia di Trieste

Passeggiate alla scoperta del cinema nella provincia di Trieste

Trieste - Giovedì 18 giugno è stato presentato il nuovo progetto finanziato dalla Provincia di Trieste: “Esterno/Giorno – Passeggiate alla scoperta del cinema nella provincia di Trieste”.

Il progetto nasce da un parternariato composto da Casa del Cinema di Trieste (capofila), Delegazione FAI di Trieste, Ordine degli Architetti PPC della provincia di Trieste, Associazione Kinoatelje e Lister Sartoria Sociale in collaborazione con Studio Sandrinelli, Divulgando, Trieste Social e Discover Trieste e con la sponsorizzazione tecnica di Key Tre Viaggi.

L’iniziativa propone passeggiate nei “luoghi del cinema” di Trieste e provincia, luoghi in cui sono state girate scene celebri oppure luoghi che hanno dato vita ad ambientazioni celebri.

I film girati a Trieste sono stati molti ed importanti: pochi sanno che proprio Trieste è stata il set de “Il Padrino” – Parte II, de “Il paziente Inglese”, molti invece ricorderanno la Trieste di Salvatores ne “Il ragazzo invisibile”.

Si inizierà giovedì 9 luglio con “C’era una volta la città dei matti” e venerdì 10 luglio con “Passeggiate nella Trieste del Cinema”. Le due camminate si terranno entrambe alle ore 18. La partecipazione è gratuita ed aperta ad una massimo di 35 persone ciascuna.

Ad accompagnare i partecipanti ci sarà il giornalista e critico cinematografico Nicola Falcinella. L’iniziativa proseguirà sino a gennaio 2016. Oltre ai due percorsi sopra citati ce ne sarà un terzo “Il carso, il mare, il cinema”, un percorso di un paio d’ore alla scoperta del territorio compreso tra Opicina, Napoleonica e Duino, per questo percorso è previsto anche il trasporto dei partecipanti.

Anche in occasione della Barcolana, sabato 10 ottobre ci sarà una camminata a sorpresa con al centro il tema del mare.

La prenotazione per tutte le passeggiate è obbligatoria ed è possibile fino alle ore 12 del giorno precedente la visita al numero di Cell: +39 339 4535962 o alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In caso di maltempo la passeggiata verrà rinviata.

Per tutte le date ed informazioni precise si possono consultare on-line: www.casadelcinematrieste.it www.provincia.trieste.it   www.filmlocations.it  

ShorTS International Film Festival di Trieste: dal 2 al 9 luglio all’Ariston

ShorTS International Film Festival di Trieste: dal 2 al 9 luglio all’Ariston

Trieste - Sono ben dieci le opere prime italiane in concorso quest’anno nella sezione Nuove Impronte a ShorTS International Film Festival di Trieste, in programma dal 2 al 10 luglio 2015 al Cinema Ariston: lungometraggi che non hanno trovato una distribuzione o che sono usciti in sala solo in poche copie, realizzati da registi italiani di talento ma non ancora affermati.

A decidere il premio per il miglior film in concorso sarà la Giuria Opere Prime, di cui fa parte anche la produttrice cinematografica di Sacile Francesca Cima. Ma anche gli spettatori saranno invitati a esprimere le proprie preferenze per assegnare alla pellicola più apprezzata il Premio del Pubblico Bakel. Un riconoscimento andrà anche al miglior attore e alla migliore attrice tra i film del concorso.

Attraverso la sezione “Nuove Impronte”, Maremetraggio vuole mettere in risalto un volto inedito o comunque poco noto della cinematografia italiana: registi emergenti che dal cortometraggio si sono cimentati per la prima volta nella realizzazione di un lungo, autori indipendenti, sperimentali, audaci o magari già in grado, fin dal loro esordio, di pensare in grande in virtù di ambiziose coproduzioni internazionali. Questo per offrire una panoramica non esaustiva, ma certamente indicativa su ciò che è, o ciò che sarà, il cinema italiano del prossimo futuro. «Quest’anno – spiega Beatrice Fiorentino, critica cinematografica e responsabile della sezione – abbiamo cercato soprattutto di cogliere dei segnali incoraggianti, andando alla ricerca di indizi di vitalità di un cinema che, nonostante le difficoltà, è ancora in grado di riflettere sulla contemporaneità e di esprimersi attraverso modalità di racconto non omologate».

Ecco allora in gara film come “Medeas” del regista trentino trapiantato negli States Andrea Pallaoro, affascinante rivisitazione del mito classico di Medea declinato al maschile e in chiave contemporanea, presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia nella sezione Orizzonti 2013 che assieme ad altri due film,  “Cloro” di Lamberto Sanfelice, presentato alla Berlinale nella sezione Generation e al Sundance Film Festival 2015, in cui la protagonista diciassettenne è interpretata da Sara Serraiocco,  protagonista anche in Salvo di Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza, e “Perfidia” di Bonifacio Angius, in concorso a Locarno 2014, offrono un percorso di indagine che attraversa l’idea di famiglia, di gabbia, di ossessione, di desiderio e di repressione.

Le commedie “Short Skin” di Duccio Chiarini, tra i ciak d’oro 2015, e “The Repairman” di Paolo Mitton, del 2013, presentato nella sezione Festa Mobile del 31 Torino Film Festival, al Raindance Film Festival e al Festival di Shanghai, inaugurano invece uno sguardo fresco e non convenzionale che abbandona gli stereotipi della commedia italiana, in cui i personaggi non nascondono la propria fragilità, dal retrogusto amaro come nella migliore tradizione della commedia italiana quando, attraverso il sorriso, si era portati alla riflessione. In gara anche “Abacuc” di Luca Ferri presentato al Torino Film Festival del 2014 e “I resti di Bisanzio” di Carlo Michele Schirinzi, in concorso alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2014,film d’avanguardia, film che dimostrano che in Italia c’è ancora chi ha voglia di uscire dagli schemi.

E ancora “Fantasticherie di un passeggiatore solitario” di Paolo Gaudio, che ha vinto il Grand Prix du Festival at La Samain Du Cinema Fantastique 2014 a Boston e che mescola live action e animazione per dare forma a un racconto immerso in atmosfere surreali, “Senza Nessuna Pietà” il polar di Michele Alhaique con Pierfrancesco Favino, presentato al Festival di Venezia 2014 nella sezione Orizzonti, che potrebbe essere il segnale di ripartenza per una nuova stagione del cinema italiano di genere e “LastSummer” di Leonardo Guerra Serragnoli, coproduzione internazionale del 2014 con un cast tecnico di grandi nomi: dalla costumista premio Oscar Michela Canonero alla montatrice Monika Willi, già al fianco del regista austriaco Michael Haneke e l’attrice giapponese Rinko Kikuchi che ha lavorato in Pacif Rim.

Dieci titoli da non perdere per chi vuole conoscere i nuovi autori del nuovo cinema italiano. Info: www.maremetraggio.com

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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