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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Al via “Cinema sotto le stelle 2015” a Gemona

Al via “Cinema sotto le stelle 2015” a Gemona

Gemona (Ud) - Primo appuntamento mercoledì 15 luglio a Gemona con la diciannovesima edizione di “Cinema sotto le stelle”, la rassegna estiva curata dalla Cineteca del Friuli e a ingresso gratuito grazie al sostegno del Comune di Gemona. Per nove serate, ogni mercoledì fino al 9 settembre, sullo schermo - allestito come sempre nel Parco di Via Dante - passeranno film dall'ultima stagione alternati a titoli ripescati dagli annali del cinema, a formare un ricco programma di commedie, animazione e film d'avventura pensato per intrattenere piacevolmente tutta la famiglia.

Film d’apertura, mercoledì alle 21.30, è L'orso, grande successo del 1988 del regista francese e convinto animalista Jean-Jacques Annaud, che racconta dell’orsetto orfano Youk e del gigantesco orso che lo adotta e ne diventa il protettore e maestro di vita. Altri animali e in particolare i cani, "animati" o in carne e ossa, sono i protagonisti di Red e Toby nemiciamici (1981), storia di una grande amicizia messa a dura prova fra un cane e una volpe, e di L’incredibile avventura (1963) di Fletcher Markle, dal romanzo omonimo di Sheila Burnford, prodotto dalla Disney (che lo ha ripreso trent’anni dopo con In fuga a quattro zampe).

Con questi due film proseguono anche gli appuntamenti del CinOforum, la rassegna dedicata ai cani organizzata in collaborazione col Centro Cinofilo “Lupo Nero” di Fagagna. La storia della principessa splendente del maestro Isao Takahata, perla prodotta nel 2013 dallo Studio Ghibli, impreziosisce il programma di animazione. Le commedie spaziano da Scusate se esisto! (2014) di Riccardo Milani, con Raoul Bova e Paola Cortellesi, una commedia degli equivoci in cui non mancano riferimenti a problematiche molto attuali; aMy Old Lady (2014) di Israel Horovitz, con l'impareggiabile Maggie Smith, Kristin Scott Thomas e Kevin Kline; a C’era una volta un’estate di Nat Faxon e Jim Rash, racconto di formazione scritto e diretto dagli sceneggiatori di Paradiso amaro (per cui vinsero l'Oscar nel 2012); a School of Rock (2003), spassosa commedia con Jack Black firmata da Richard Linklater, il regista di Boyhood. E si rivedrà in una delle sue ultime interpretazioni Robin Williams, accanto a Ben Stiller nel terzo capitolo di Notte al museo: Il segreto del faraone (2014) di Shawn Levy, i cui protagonisti attraversano l'Atlantico e da New York sbarcano a Londra, al British Museum.

 

In caso di maltempo le proiezioni si terranno - stesso giorno, stessa ora e sempre a ingresso libero - al Cinema Teatro Sociale, dove negli altri giorni prosegue la programmazione ordinaria.

 

Info:

www.cinetecadelfriuli.org / tel. 0432 980458

 

"Muertos de risa" al Premio Amidei: vita, risate e violenza di una coppia dello spettacolo

Gorizia - Le coppie celebri del mondo dello spettacolo, da Stan e Olio a Gianni e Pinotto, hanno sempre avuto momenti di alti e bassi insieme. Lo sanno bene Bruno (interpretato da José Miguel Monzòn) e Nino (Santiago Segura), i protagonisti di "Muertos de risa", pellicola del 1999 di Álex de la Iglesia e proiettata in lingua originale domenica 12 luglio nel pomeriggio al Kinemax, per omaggiare il vincitore dell'Opera d'Autore, nel corso del Premio Sergio Amidei.

Conosciutisi per caso negli anni '70, i due tentano di sfondare nel mondo dello spettacolo come musicisti e cantanti. Ma la timidezza esasperata di Nino, paffuto mammone, fa fallire il loro primo provino e stanno per dirsi addio, quando interviene Juliàn (Alex Angulo), manager fanfarone che li nota e gli propone di affidarsi a lui per la gavetta. Ma il loro debutto in una sagra di paese diventa quasi la loro fine, poiché non riescono a spiaccicare parola difronte al pubblico.

Tutto cambia quando Bruno, spilungone e sicuro di sè, tira uno schiaffo all'inerme Nino: la gente scoppia a ridere e lui ripete il numero. É solo l'inizio di un successo enorme, che li renderà famosi prima a livello locale, poi addirittura in tutta la Spagna! Ma gli screzzi tra i due si fanno sempre più forti, anche perché la popolarità bacia prevalentemente quello che tira i ceffoni, mentre chi li subisce è oggetto di scherno da parte di tutti. L'astio arriva al picco quando il duo fa una scommessa: se la nuova fidanzata di Bruno, Laura, lo avesse mollato dopo sei giorni, avrebbero cambiato l'ordine dei nomi.

Uno scherzo subdolo da parte di Nino gli fa vincere la posta in palio, ma sarà solo l'inizio delle ritorsioni, nel corso degli anni. Ne passano dieci e la coppia è ancora la più popolare in tutto il Paese, ma ormai l'amicizia che la unisce è solo apparenza: l'uno fa di tutto per dar fastidio all'altro, tanto da inscenare farse imbarazzanti per umiliarsi a vicenda. Il loro agente Julian cerca di riportare la pace, ma è tutto inutile: un lutto accidentale sancirà la loro definitiva rottura, arrivando addirittura alla violenza nuda e cruda. O forse no...

Surreale, esilarante, grottesco, delirante: sono solo alcuni degli aggettivi che possono descrivere questa pellicola che ricalca a pieno lo stile di de la Iglesia, cupo e irriverente al tempo stesso. Il finale rappresenta veramente un tripudio per la risata, anche se aspra e amara, e sposa appieno la tesi del regista secondo cui “l'umorismo è violenza”. Come uno schiaffo tirato a tradimento, che fa nascere risate e dolore.

"Il giorno della bestia" di de la Iglesia, il macabro che sposa il comico e rimane sulla pelle

Gorizia - Salvare il mondo è un'impresa seria, soprattutto se di mezzo c'è...il diavolo. Come nel film "Il giorno della bestia" (1995) di Álex de la Iglesia, uno dei titoli scelti dal Premio Sergio Amidei di Gorizia per celebrare il regista spagnolo, vincitore 2015 del Premio all'Opera d'Autore presente in sala, e proiettato in lingua originale al Kinemax nel pomeriggio di sabato 11 luglio.

Girata tra la Spagna e l'Italia, la pellicola racconta dell'avventura comico-horror di don Berriartùa (Angel Angulo), professore di teologia all'Università di Deusto (la stessa in cui si è laureato lo stesso regista, peraltro), che svela un mistero antichissimo: il messaggio nascosto nell'Apocalisse di Giovanni. Attraverso un calcolo oscuro e complesso, il sacerdote scopre cosi che l'Anticristo nascerà la notte di Natale del 1995, a Madrid. E per impedirlo deve passare al "lato oscuro".

Inizia così una vita "criminale", che termina per molti versi in scene umoristiche, e fa la conoscenza con il satanico José Maria (Santiago Segura), un energumeno che lavora in un negozio di dischi e abituè delle droghe. Sarà lui a indirizzarlo verso il Professor Canvas, ossia Ennio Lombardi (Armando De Razza), un "mago" che conduce lo show più seguito di tutta la Spagna, su una rete TV che ricorda molto l'emittente iberica di Berlusconi, ma in realtà un truffatore.

Convinti però dei suoi poteri, padre Angel e José Maria lo sequestrano in casa sua, per preparare un rituale d'invocazione a Satana. Tra droghe ed episodi che alternano suspance a risate, i tre giungono al loro intento, ma sarà solo l'inizio di una fuga/caccia al demonio che coinvolgerà tutta la città madrilena, in una disperata corsa contro il tempo per salvare l'umanità. Il finale sarà a dir poco shockante, con il solito velo di mistero che pervade le opere del regista e sceneggiatore di Bilbao.

Geniale e assurdo al tempo stesso, questo film è una delle innumerevoli testimonianze della varietà di generi che de la Iglesia ha saputo dirigere in carriera. Il pizzico d'Italia presente (nel cast c'è anche una certa Maria Grazia Cucinotta) colorisce sicuramente l'insieme, ma le sfumature diaboliche e dark sono le tonalità dominanti. Un viaggio tra Terra e Inferno, talmente fantastico da sembrare reale.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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