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Gio09192024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Youth”: speculazione della leggerezza, forse a tutti i costi

“Youth” : speculazione della leggerezza, forse a tutti i costi

Trieste - “Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!”  Che il buon Sorrentino non si sia ispirato anche a Lorenzo il Magnifico per questo film, oltre ai vari maestri cui ogni suo film prende ispirazione, ci resta il dubbio

Due amici di vecchia data, Fred e Mick, si ritrovano a passare una settimana di relax in una spa in montagna. Qui i due faranno riaffiorare storie passate, discernendo sull’amore, sulla vita, sul tempo che passa e stratifica i ricordi. Fred, ex compositore famoso in pensione che ha dedicato la sua vita alla musica dimenticando la sua famiglia e gli affetti, si dedica all’ozio e a reprimere ogni forma di emozione con una mente molto acuta. Il suo caro amico ed alter ego Mick, famoso regista e sceneggiatore, è alle prese con le ultime battute del suo ultimo film, che vorrebbe essere anche il suo testamento morale ed intellettuale.

Un film straripante di immagini, di accenni, di fili di Arianna di cui si ha la sensazione di tenerli e  poi si smarriscono in una dimensione indefinita, troppo attento a piacersi nella sua ricerca ansiosa e smaniosa di un’estetica personale. Un cast di attori stellari per un film che ricerca a tutti i costi la leggerezza, il lirismo poetico attraverso fotogrammi e scenografie studiate, vera arte del regista napoletano, assieme alla sceneggiatura, per stupire lo spettatore.

C’è un elemento che ho notato in tutti i film di Sorrentino – da Le conseguenze dell’amore fino a La grande bellezza – e cioè il confronto tra il vecchio ed il giovane, non solo a livello estetico e formale, sempre di grande impatto visivo, ma anche del sentire personale. In Youth, egli dà voce alle emozioni dei protagonisti attraverso gesti, primi piani, sguardi intensi e maschere. La giovinezza sta nel desiderio di ri-vivere emozioni, desideri, nel corpo sinuoso e perfetto di una ragazza, nella musica, che accompagna a braccetto il film fino alla fine.

Ora non resta che a voi interpretare, immergervi ed entrare nel film con i vostri abiti mentali e la vostra sensibilità. 

Ancora in programmazione nelle sale di Trieste

Daniele Benvenuti

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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