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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pedalando per il mondo insieme ad Emilio Rigatti

Pedalando per il mondo insieme ad Emilio Rigatti

Chiopris-Viscone – Nato a Gorizia, una vita trascorsa a Padova, poi di nuovo il Friuli e, nel mezzo, tantissimi viaggi: la cronostoria di Emilio Rigatti, scrittore e professore che ieri sera ho avuto l'enorme piacere di intervistare di fronte a una nutrita platea presso la biblioteca di Chiopris, scorre veloce tra una pedalata e l'altra. Perché tutto ruota attorno a lei, la bici.

Classe 1954, Rigatti ha dedicato libri e storia personale all' “andare lento”, anche se lui sulle due ruote corre non poco. E proprio per raccontare questa suo life-style è stato ospite del ciclo d'incontri con l'autore che da qualche mese animano il paesino della Bassa, arrivando rigorosamente pedalando da San Nicolò di Ruda, paese in cui adesso vive. Lo stupore generale ha lasciato ben presto, comunque, lo spazio all'enorme fascino che quest'uomo semina appena apre bocca.

Elemento che si capta già leggendo la sua biografia e il ricco elenco di opere che ha prodotto. La curiosità con cui parto, però, è la più immediata: come nasce questa passione per la bici? E il racconto inizia nell'infanzia, quando faceva le scuole a Padova e, in vista della promozione della terza media, il padre gli chiese cosa volesse come regalo. Niente materiale per Emilio, ma “solo” di poter andare da solo dal Veneto al Friuli. Pedalando. E da quel viaggio, così importante che, come dice lui stesso, tremava all'inizio e dovette fermarsi.

Ma da quel sellino non scenderà più, anche se sembrerà per un periodo che la storia sia finita. Poi le cose cambiano di nuovo, la passione per le due ruote riemerge ed ecco che le brevi gite diventano viaggi più lunghi, che prendono strade insolite proprio per godersi il tragitto senza l'ansia di dover arrivare da qualche parte. E con lo stesso spirito porta in gita (insieme ad altri colleghi) i suoi studenti, lui professore di italiano, storia e geografia alle medie: ogni anno almeno Udine e Venezia, spiega, anche se con il tempo l'elasticità dei presidi si è irrigidita.

Ci sono poi le “gite” per adulti, che invece di andare in città vanno direttamente in altri continenti: com'è stato il viaggio compiuto da Rigatti, Paolo Rumiz e Altan da Trieste e Istanbul. Sempre in bici, ovviamente, da cui poi è nato il libro “La strada per Istanbul” (Premio Albatros 2002): “Ci siamo divertiti da matti” esclama, il sorriso stampato sul volto. Per arrivare fino in Turchia hanno viaggiato lungo la penisola balcanica appena uscita dalla guerra, dormendo molto spesso all'aria aperta.

I racconti scorrono veloci dalle parole dello scrittore, tra storie così assurde da essere per forza vere. E c'è veramente da chiedersi se prendere la strada più veloce, fisicamente e simbolicamente, sia sempre la scelta giusta o se sia meglio fermarsi per capire cosa ci circonda. E magari si scopre un mondo dietro casa nostra, come il Collio ne “Gli alchimisti delle colline”, suo ultimo libro, che pensavamo di conoscere a forza di passarci davanti ma che mai abbiamo approfondito. Forse un po' come noi stessi.

Non solo “Danze al cioccolato” al Caffè degli Specchi a Trieste

Non solo “Danze al cioccolato” al Caffè degli Specchi a Trieste

Trieste - La giovane associazione culturale Trieste Ottocento, ospite del prestigioso Caffè degli Specchi nella suggestiva Piazza Unità d’Italia, organizza sabato 16 aprile una “Cioccolata Danzante”, alle ore 15.30 per rivivere la magica atmosfera dei balli ottocenteschi con musiche e costumi dell’epoca. 

Con la generosa collaborazione di Trieste Flute association, gli spettatori si troveranno trasportati nella Trieste della seconda metà Ottocento in un vero e proprio viaggio nel tempo grazie ai balli e all’atmosfera fiabesca creata dai noti fiati di Trieste Flute Ensemble. Nel plateatico antistante lo storico Caffè si alterneranno una trentina di ballerini sulle musiche di autori quali Strauss, Wagner, Schrammel, eseguendo coreografie tratte dai manuali dell’epoca ricostruite da Yvonne Vart, membro del Comitato internazionale per la danza dell’Unesco.

Inoltre, lo scrittore e musicologo triestino Pier Paolo Sancin – autore del testo “Storia del ballo a Trieste 1350-1920”, terrà un breve intervento durante il quale presenterà il contesto storico, sociale e culturale triestino dell’epoca rievocata.

L’associazione a promozione sociale Trieste Ottocento nasce tra amici, accomunati dalla passione per il ballo ed il costume, con l’intento di riproporre l’ambiente culturale, artistico e sociale di un periodo importante per la storia europea in generale e di Trieste, in particolare, attraverso la danza e i costumi storici. Trieste Flute Ensemble costituisce una delle rare realtà orchestrali di soli flauti operanti in Italia, il cui repertorio annovera musiche di Mozart, Fucìk, Strauss e vanta vari concerti di grande successo in Italia e all’estero.

Un evento interessante e coinvolgente che, attraverso la musica e le danze storiche, ha come obiettivo quello di avvicinare le persone di età e di paesi diversi e, perché no, di avvicinarle a livello pratico ai balli storici. Terminate le danze, infatti, chiunque voglia avere informazioni circa i corsi organizzati, potrà far riferimento a Marisol e Massimiliano di Trieste Ottocento per fare una prova gratuita di ballo. 

In caso di maltempo l’evento verrà posticipato a domenica 17 aprile nel medesimo orario e luogo.

 

"Andamento lento", Emilio Rigatti ospite a Chiopris

Chiopris-Viscone – Bicicletta e scrittura: sono questi i due pilastri fondamentali nella vita di Emilio Rigatti, nato a Gorizia nel 1954 e cultore della narrativa “lenta”, molto distante dai ritmi schizzofrenici dalla maggior parte dell'editoria moderna.

Insegnante e scrittore, nel 2001 è partito da Trieste a Istanbul in bici assieme a due compagni di viaggio d'eccezione come Rumiz e ad Altan. Da quest'avventura è nato il libro “La strada per Istanbul”, premio “Albatros” per la letteratura di viaggio nel 2002, uno dei numerosi che arricchiscono la bibliografia di questo autore molto poco convenzionale.

Per raccontare quest'esperienza e tantissime altre Rigatti sarà ospite della biblioteca di Chiopris, in via Nazario Sauro, domani sera dalle 20.30. E sarà anche l'occasione per presentare il suo ultimo libro, in ordine di tempo, “Gli alchimisti delle colline. E altre storie di uomini e orizzonti di qua e di là del Collio” edito da Edicilo nel 2015.

«Prima che il villaggio scompaia - scrive Rigatti - dalle mie retine, mi giro per l’ultima volta. Ma lo faccio con la subitanea sensazione che ci sia qualcuno a guardarmi da una delle finestre, che ci sia una presenza di cui ho violato lo spazio. No, non c’è nessuno. Forse c’era lo hidebehind, la creatura fantastica che Borges evoca in uno dei suoi racconti fanta...stici. Essa abita i boschi e ci segue sempre, standoci alle spalle, ma non saremo mai così veloci nel girarci da non consentirle di infrattarsi con la velocita di un’intuizione, o di uno spavento. Forse è lei che mi ha piantato lo sguardo nelle scapole, cosi forte da farmi voltare. Questo paese, dove chissà se mai ritornerò, si stabilirà per sempre, credo, nei paesaggi della mia immaginazione».

La serata, dal titolo “Andamento lento”, sarà a ingresso gratuito.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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