Il viaggio parte dalla letteratura: Mauro Daltin e Alessandro Venier ospiti domani a Chiopris
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Mercoledì, 20 Gennaio 2016 10:10
- Scritto da Timothy Dissegna
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Chiopris-Viscone (Ud) - L'editoria, si sa, in questo inizio di secolo non gode di ottima salute: tra cali delle vendite dei libri, relativa chiusura delle librerie, diffusione di ebook sempre più facili da reperire (spesso in modo poco leciti) e anche scarsità di autori di un certo livello, ci sono tutti gli elementi per mettersi le mani tra i capelli e fare qualsiasi altro lavoro nella vita anziché l'editore.
C'è però che preferisce andare controcorrente, armato di idee nuove che tante volte fanno la differenza: all'appello risponde Mauro Daltin (foto), già scrittore e “viaggiatore quando posso” si descrive. Nato a Gorizia nel 1976, si laurea in Scienze Politiche a Padova con una tesi che preannuncia il suo legame fortissimo con la letteratura, incentrata su “1984” di George Orwell. E questo continuerà nel lavoro: prima al Touring Club, poi come direttore editoriale e ufficio stampa per la casa editrice Kappa Vu e quindi editor e responsabile editoriale della casa editrice Ediciclo/Nuova Dimensione.
Negli ultimi anni, insieme ad altri coraggiosi, ha dato vita a Bottega Errante: un laboratorio itinerante di scrittura, lettura e altre arti che poi è diventata anche Bottega Errante Edizioni (BEE), casa editrice mirata a valorizzare gli autori regionali. Voci nuove e fresche, insomma. E domani sera Daltin, insieme al videomaker, attore e blogger Alessandro Venier, sarà ospite della Biblioteca comunale di Chiopris, nella sala polivalente dalle 20.30, per un viaggio dal Sud America al Friuli all'interno dell'animo umano.
Durante la serata saranno letti alcuni brani tratti dai suoi libri, tra cui “I piedi sul Friuli” e “Officina Bolivar”: le opere di questo autore vagabondo sono autentici inni al viaggio, non solo come strumento di conoscenza di luoghi lontani o vicini che siano, ma anche di se sé stessi: i personaggi camminano sul sentiero dei propri pensieri, tra storie e vite che si intrecciano in un fiume narrativo che scorre inesorabile e travolge: “i luoghi – scrive Francesco Tomada recensendo “I piedi sul Friuli” - diventano (...) paesaggi dell’anima, pagine del ricordo, momenti di crescita”.
Daltin e Venier, leggendo e dando vita ai ricordi e alle speranze legate a Bottega Errante, coinvolgeranno il pubblico in una delle esperienze editoriali odierne più interessanti del panorama regionale. Che non si limita alle solite storielle tradizionali, ma vanno oltre i confini geografici e umani, sempre pronti a essere attraversati da chi osa. Qualità che, in letteratura come nella vita non passerà mai di “moda”.