Il 24 agosto incomincia il Palio medievale di San Daniele, visite guidate alla Guarneriana
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- Pubblicato Domenica, 10 Agosto 2014 21:55
- Scritto da Timothy Dissegna
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San Daniele del Friuli (Ud) - Cavalieri, castelli ed eroiche avventure affollano i libri di fiabe ormai da secoli, tramandando leggende e storie di una lontanissima epoca. Accade però che, per due giorni all'anno, quel passato ritorni e riporti una cittadina intera del XXI secolo alle epiche gesta di guerrieri temerari e sfarzose corti.
Succede durante il Palio, festa caratteristica di tantissimi luoghi legati al medioevo, dove la tecnologia di tutti i giorni fa spazio a cavalieri e banditori. Celebre è quello di Siena, ma in Friuli c'è anche quello della longobarda San Daniele. Il 23 e 24 agosto, infatti, la città sarà protagonista della "Prima Rievocazione Storica del Tiro con la Balestra" e per l'occasione non mancheranno gli eventi a tema.
Si inizia sabato alle 18, con la conferenza di Elena Percivaldi sui modi di divertirsi nel Medioevo nella suggestiva Biblioteca Guarneriana, una delle più antiche d'Italia, e alle 21 largo alla musica, con il concerto inaugurale del "10° San Daniele International Piano Meeting" al Parco del Castello (in caso di pioggia all'Auditorium Alla Fratta).
Ma in un posto del genere può mancare il buon cibo? Ovvio che no e domenica é proprio lui il grande ospite. Alle 16.30 inizia la corsa con il prosciutto per le vie del Centro storico, presentata dalla voce di Radio Onde Furlane Claudio Moretti. Dopo la benedizione del Palio dal balcone della loggia Guarneriana e il sorteggio dei balestrieri abbinati Guarnerianin Piazza Vittorio Emanuele (dalle 15.30), finalmente alle 18.30 si apre il "fuoco" con il tiro al Palio con la balestra in mano al Parco del Castello.
La due giorni si concluderà alle 21 con i Carmina Burana, concerto dell'insieme vocale e strumentale Dramsam, sempre nel Parco. In più sarà possibile visitare l'antica Biblioteca in mattinata e pomeriggio, prenotandosi per tempo allo 0432 946560, e fare un tour gastronomico in mezzo ai chioschi sparsi per il centro.
La festa é organizzata dal Comune, Biblioteca Guarneriana e Pro Loco San Daniele in collaborazione con i Comitati di Borgo e di Frazione del Comune di San Daniele del Friuli, Accademia Jaufre' Rudel di studi medievali, Scriptorum Foroiuliense e il Grup Artistic Furlan di Valvasone. Tanti enti per ricreare un'atmosfera tutta italiana, per divertirsi tornando indietro nel tempo.
Ulteriori informazioni all'Info Point di San Daniele o al numero 0432 940765.
Pic Chic al chiaro di luna sul greto del Meduna
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- Pubblicato Mercoledì, 06 Agosto 2014 17:11
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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Sequals (Pn) - Un raffinato picnic notturno, al chiaro di luna, sul greto del Meduna, con le tavole sistemate sui ciotoli candidi del torrente, tovaglie di lino, cristalli e porcellane: dopo il successo dell’anno scorso, torna l’8 agosto il Pic Chic organizzato dal Ristorante Belvedere di Sequals. Dal crepuscolo a notte fonda, per assaporare la magia senza tempo dei Magredi e le prelibatezze imbandite dallo chef Stefano Scalco.
Si cenerà alla luce delle candele e dei fuochi, per non incrinare l’incanto della serata. Come sottofondo, i suoni della natura e la musica di un sax.
L’appuntamento è per le 18.30 al Ristorante Belvedere, dove ad accogliere gli ospiti ci sarà la proprietaria Silva Delle Case, che li accompagnerà fin sul luogo, a sorpresa, del picnic. Per i più sportivi, saranno a disposizione bastoncini e attrezzatura da Nordic Walking, nonché una guida che li condurrà a destinazione. Niente cestino (dato che i partecipanti troveranno tutto apparecchiato), ma solo scarpe comode per camminare. Il menu della serata sarà tutto dedicato al fiume e alle sue erbe spontanee: Sfoglina, Terrina di fagiano al timo, Crema di ortiche e orecchie di lepre (erba tipica di questa zona), Tagliata di cinghiale ai frutti rossi, Patate alla santoreggia, Misticanza d’erbe, Torta di ricotta e more di rovo, il tutto accompagnato da una selezione di vini del territorio dell’Azienda Claps di Albino Armani di Sequals.
Per prenotazioni: Tel 0427 93016 - www.albelvedere.it
Per informazioni: Dolomiti Friulane
tel. 0427 71775 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.dolomitifriulane.info
Eugenio Finardi: a Gemona al laboratorio internazionale di comunicazione
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- Pubblicato Mercoledì, 06 Agosto 2014 16:40
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Gemona: “In un mondo giusto non ci dovrebbero essere confini e barriere, ma l’identità di ogni popolo dovrebbe essere mantenuta e coltivata. L’identità rappresenta sul versante culturale ciò che la biodiversità è per la natura”. Eugenio Finardi oggi, mercoledì 6 agosto, ha incontrato così gli 83 studiosi di italianistica giunti da 35 Paesi al Laboratorio internazionale della comunicazione in corso di svolgimento fino al 14 agosto a Gemona.
Dopo aver incantato un pubblico da grandi eventi ieri sera in piazza, il cantautore legato alla cittadina da ricordi personali e al Friuli fin da piccolo per la “tata” di Palmanova che l’ha cresciuto, oggi ha tenuto una “lezione” di grande respiro al Lab attorno al ruolo della musica e della canzone d’autore come strumenti privilegiati per l’ascolto e il racconto delle emozioni, dei pensieri, delle prospettive di un popolo. “L’Italia sta vivendo un momento culturalmente drammatico”, ha denunciato, e “l’analfabetismo musicale è ancora più marcato”. Conseguenza? “Un popolo sordo è un popolo che disperde il proprio patrimonio, impoverendosi”, ha ammonito, sollecitando i corsisti “ad ascoltare”, almeno loro, “la musica italiana e a farla ascoltare”, perché la stessa Italia si renda conto della sua bellezza registrando l’interesse degli stranieri.
L’Italia, dunque, come un Paese che oggi non coglie l’importanza della musica nella formazione delle persone, tuttavia un Paese in cui “la canzone d’autore ha avuto un ruolo nella formazione degli italiani”, ha sostenuto Finardi, figlio di una cantante lirica statunitense e di un tecnico del suolo bergamasco che nel 1975 ha scelto l’Italia nel mentre la famiglia si trasferiva negli States. “La canzone d’autore è diventata il luogo dell’anima, in cui si è sedimentato l’inconscio collettivo – ha sottolineato – e la produzione cantautorale ha raccontato la maturazione emotiva degli italiani”. Ecco perché Finardi ha raccontato della sua emozione quando alla fine dei concerti, compreso quello di ieri a Gemona, la gente si avvicina per dirgli “quella canzone mi ha insegnato.... quella canzone mi ha fatto capire”.
E’, ha affermato, “un enorme privilegio essere entrato nella vita di così tante persone e sono grato all’Italia di avermi dato questa possibilità”. Nato bilingue e diventato sin da piccolo trilingue, ha cantato in 9 lingue e ha ricordato “la ricchezza di questa terra in cui si parla la lingua, e non il dialetto, friulano”. Se avesse la lampada di Aladino, uno dei tre desideri “sarebbe quello di poter conoscere tutte le lingue del mondo”, ha confidato, perché la lingua di un popolo “è simbolo di identità, ma è anche forma mentis. I nostri pensieri sono parole”. Dando prova di spaziare con agilità nella conoscenza della tradizione musicale di gran parte dei Paesi del mondo Finardi, che in questo periodo è in tour con la sua nuovo lavoro “Fibrillante”, ha definito il Lab “un’occasione straordinaria di conoscenza tra culture, lingue e musicalità. Scambiatevi la musica, le parole”, ha detto ai corsisti, sollecitandoli anche “alla contaminazione” ma contemporaneamente “a preservare la cultura classica, compresa quella musicale, di ogni Paese”.
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