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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La mostra "Home. Something little in this town" per promuovere sviluppo sociale ed a favore della fondazione Luchetta

La mostra - installazione

Pordenone - Dopo il successo della presentazione in anteprima di giugno presso l’ex chiostro di San Francesco a Pordenone, l’installazione Home si presenta al pubblico negli spazi di Palazzo Badini, a Pordenone.

L’installazione è nata in occasione della partenza del progetto Fab!, contenitore di sviluppo sociale e imprenditoriale ideato dalla Cooperativa Itaca con il supporto di Dof Consulting. L’opera parte da uno studio fotografico che misura il rapporto tra piccoli segni e contesto, mettendo in scena uno sbarco di minuscoli astronauti nella città di Pordenone, accompagnati da un uovo da viaggio.

La piccola carovana di viaggiatori spaziali si inserisce nel contesto dei luoghi più significativi della città, fornendo così un’interpretazione alternativa e visionaria degli spazi urbani e dei progetti di sviluppo sociale che possono ospitare. A partire dall’installazione fotografica e dall’utilizzo di uova spaziali giganti.

Il progetto Home viene realizzato in partnership con la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin di Trieste. In particolare, parte dei proventi derivanti dalla vendita delle opere di Home esposte durante la mostra verrà utilizzata per il progetto della Fondazione dedicato al recupero della Casa di Accoglienza di Via Valussi a Trieste, che accoglie ogni anno bambini malati da tutto il mondo, provenienti da zone di guerra e bisognosi di cure mediche e di assistenza insieme alle loro famiglie.


DMAV #0030 è firmata da Alessandro Rinaldi, Manolo Battistutta e Nicola Gaiarin per conto del collettivo.
Visitabile presso Palazzo Badini
Piazzetta Cavour, Pordenone
h 18.00 – 21.00
Apertura al pubblico da sabato 8 settembre a sabato 15 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00

"Ibrida Mente" di Fabio Fonda alla Sala Comunale d’Arte di Trieste

Trieste - Si inaugura oggi  6 settembre alle ore 19 nella Sala Comunale d’Arte di Trieste “Ibrida Mente”,  la mostra pittorica dell’artista Fabio Fonda. Curatrice Serena Mizzau. La mostra resterà aperta fino al 26 settembre con i seguenti orari dalle ore 10-13 e dalle 17 alle 20.

A Trieste Fonda trova la cifra del suo dipingere, che gli serve per ibridare la sua mente.  Medico cardiologo, nasce artisticamente dalla frequentazione di Cernigoj, Kravos e Vecchiet e dall’amicizia con Spacal. Negli anni Settanta si perfeziona con Licata sulle tecniche sperimentali ispirate dalla ricerca di Goetz, presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia. Nei segni grafici che produce in quegli anni si percepisce l’imprinting dei Vedova, Hartung, Scanavino, che permane anche nella matrice creativa successiva fortemente riferita all’immaginario mondo della innovazione targato Man Ray.

Negli anni '80 Fonda produce una serie di “grafiche” basate sull’acquisizione di immagini statiche da oggetti comuni, passati alla fotocopiatrice, completando la ricerca sulle matrici “sintetiche” alla “Cartesius” con il sostegno di Bruno e Valentino Ponte.

Ne segue una pausa, espositiva più che ideativa, dovuta all’impegno professionale, che dura fino al 2003 quando riprende la produzione di nuove gouache, di stampe a controtipo, di interventi pittorici su foto.

Nasce allora l’idea dell’intervento digitale che diventa sempre più esteso e prevalente, fino ad assumere identità e dimensione proprie nella pittura digitale, ma il personal computer è solo un passaggio lungo un percorso artistico lineare e coerente. Fabio è artista a prescindere dai mezzi che usa, lo è da molto prima dell'avvento del digitale.

Solo attraverso l'uso creativo delle nuove tecnologie che sembra trovare uno spazio ospitale nel più democratico, se non anarchico, dei mondi artistici. Lo ha navigato ed esplorato fino a trovarne una via d'uscita verso l'arte che oggi lo caratterizza, appunto,  le ibridazioni.

Nei lavori più recenti, dove la maturità ha alimentato la totale liberazione dagli schemi e ha concesso il massimo dell'ibridazione, le stampe digitali diventano la tela sulla quale Fabio si esprime con il tratto sicuro di chi sa muovere spatola, matita e gesso per esprimere le proprie emozioni.

In mostra alcune sue opere sono proposte in un ambiente domestico a sottolinearne le ampie possibilità di utilizzo anche in senso artigianale o decorativo. Fabio non teme di indebolire la sua arte perché da vero artista vive di altro e si diverte a sperimentare ogni possibile applicazione sia essa la moda o l'arredo …. 

Info: www.digitartstudio.it tel 3492200426

Si inaugura la mostra di Filippo Ruvolo pittore siciliano approdato nel Nord Est

Si inaugura la mostra di Filippo Ruvolo pittore siciliano approdato nel Nord Est

Trieste - Direttamente dalle calde terre di Sicilia arrivano i colori intensi, pastosi e passionali di un giovane artista che cerca proprio nel colore un romanticismo spesso oggi rubato dall'immediatezza e dai ritmi frenetici dei tempi moderni.
 
Una mostra dai soggetti quotidiani, ma anche curiosi e inusitati, caratterizzati da uno stile che l'autore, appassionato di Michelangelo, Picasso e Basquiat, ama definire “pop-espressionismo”: "La mostra – spiega l'artista – non ha un filo conduttore. Colori forti e segno marcato riassumono un'immediatezza nel messaggio che è quello principalmente che niente è scontato. Le tonalità che utilizzo sono sempre calde perché a mio parere sono quelle più profonde, e che trascinano lo sguardo dell'osservatore".

Unico elemento caratterizzato da un filo conduttore sono i nove quadri di piccola dimensione, tra i quali il temperamatite. "Si tratta di nove oggetti finora non discussi dalla pittura – sorride scherzosamente Filippo Ruvolo –. Io ci ho provato! La decontestualizzazione degli oggetti fa concentrare l'osservatore su un oggetto che magari guarda ogni giorno senza farci più caso. Le atmosfere che creo servono per immergersi in un romanticismo che la società contemporanea tende a perdere".
 
Ospitata da Spazio In-Tesa, la personale di Filippo Ruvolo si inaugura sabato 1° settembre, alle ore 18, in via della Tesa 20, e chiude i battenti sabato 15 settembre. Sempre a Spazio In-Tesa l'artista parteciperà a degli incontri tematici che si terranno nei venerdì successivi all'inaugurazione.

Filippo Ruvolo è nato a Palermo il 21 ottobre 1981. Dopo il diploma di maturità artistica, ha proseguito il suo percorso all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Insegna educazione artistica a Trieste dove vive e lavora.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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