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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Conversazioni d’arte contemporanea alla Scuola del Vedere

Conversazioni d’arte contemporanea alla Scuola del Vedere

Trieste – Si rinnova l’appuntamento con la Scuola del Vedere/Accademia Belle Arti, giovedì 13 febbraio 2014, alle ore 20, nella sede della scuola, - via Rittmeyer n 18, a Trieste, I piano, - per la serie d’incontri dedicati all’arte contemporanea condotti da esperti. Avranno luogo sempre nella giornata di giovedì fino al 17 aprile.

Inizierà la pittrice di icone Carolina Franza, la serata sarà introdotta da Antonio Cattaruzza e nell’incontro verranno analizzate in dettaglio alcune immagini dell’autrice, scendendo nella profondità dei significati linguistici e nel contenuto specifico del messaggio evangelico, in particolare dei misteri dell’Incarnazione e della Resurrezione.

Per giovedì 20 febbraio, sempre alle ore 20,  Roberto Vidali, direttore editoriale della  rivista “Juliet”,  presenterà il lavoro di Piero Gilardi. L’incontro verterà sul tema caro all’autore e da lui teorizzato anche in un libro: “Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte”.  Il  27 febbraio  sarà la volta del pittore Walter Bortolossi, la serata sarà introdotta dal critico Maria Campitelli. Nell’incontro verrà analizzata in dettaglio il senso della  combinazione e stratificazione della sua opera, quasi interamente rivolta a una sorta di grande collage pittorico che non è esagerato riferire al mondo laico dell’Illuminismo. 

Giovedì 6 marzo avrà luogo l’incontro con il fotografo Luigi Tolotti. La serata sarà costruita in dialogo con la stilista Daniela Giacometti e verrà analizzata in dettaglio le modalità della tecnica di ripresa con foro stenopeico e delle modalità di stampa rayografiche.

Per giovedì 13 marzo  ci sarà  il pittore Carlo Piemonti, ad introdurre la serata sarà  Alessandra Vicari. Nell’arco della  serata verrà approfondito il significato di alcune opere recenti che sono state esposte di recente nella sede di AdFormandum. I termini ricorrenti del dibattito saranno quelli di “interruzione”, “taglio arbitrario” “frammentazione”,  “presa di possesso sulla realtà”.

Giovedì 20 marzo sarà la volta dell’ incontro con l’artista Anna Pontel a presentare l’incontro l’architetto, Elena Carlini  e si discuterà attorno al tema “Spazi & Arte”. Anna Pontel mette in relazione spazio e corpo umano attraversando vari media, dall’abito alla scultura fino all’architettura: in questo senso il movimento è sempre implicito ma non ne conosciamo il percorso, dobbiamo scoprirlo. Lo spazio tra corpo umano e paesaggio verrà analizzato all’interno di un percorso attraverso l’opera di un’autrice che costruisce involucri leggeri e percorsi di parole.

Giovedì 27 marzo ci sarà la pittrice Raffaella Busdon, modera  Francesco Grazioli. Nell’incontro verranno, quindi, analizzate in dettaglio alcune immagini dell’autrice, soffermandosi in particolare sulla rivisitazione delle tematiche della figura e del ritratto.

Il 3 aprile avrà luogo l’incontro con la pittrice Elisabetta Bacci. La serata sarà presentata da Gianni Spizzo. Nell’incontro verranno toccati i temi del colore simbolico e della public art.

Giovedì 10 aprile ci sarà l’artista Fabio Fonda,  introduce  Serena Mizzan, tema della serata sarà la “Pittura digitale” verranno offerte in testimonianza delle campionature figurative e toccati i temi della AR (realtà aumentata).

Infine, giovedì 17 aprile, Elena Carlini parlerà del lavoro di Manuel e Francisco Aires Mateus, architetti di chiara fama,si discuterà di spazi e architettura contemporanea, e in questo senso, la ricerca dei fratelli Mateus, protagonisti del panorama architettonico portoghese, è esemplare di un lavoro svolto tra rigorosa geometria, fantasia e senso del luogo; talvolta sfidando la forza di gravità le loro architetture sono al tempo stesso arcaiche ed elegantemente contemporanee.

Ad ogni incontro seguirà una discussione aperta sugli argomenti toccati nella serata con la possibilità di chiedere ulteriori approfondimenti.

L'inizio modulo e iscrizioni ai dieci incontri d’arte contemporanea si terranno ogni giovedì alle ore 20 presso la Scuola del Vedere (via Rittmeyer n 18, a Trieste). Il costo per cinque incontri è di 60 euro, mentre per l’intero ciclo il costo è di 120 euro. Gli incontri sono organizzati dall’Associazione Juliet. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Oltre “Le colonne d’Ercole” con l’installazione di Angelini alla trart.

Oltre “Le colonne d’Ercole” con l’installazione di Angelini alla trat.

Trieste – S’inaugura venerdì 10 gennaio alle ore 18.30, la mostra “Colonne d’Ercole” di Massimo de Angelini, nello spazio espositivo “trart” -  in viale venti settembre, 33 a Trieste.  Nell’occasione ci sarà l’intervento musicale di Alessandro Simonetto e una performance di Gisella Zanmatti. La mostra sarà visitabile fino all’8 marzo.

Mito antico, le colonne d’Ercole rappresentano ancora oggi quel limite o confine fisico, geografico e morale oltre cui l’uomo istintivamente è portato a spingersi. Sete di conoscenza, desiderio di affrontare l’ignoto, necessità di scoperta hanno creato fin dall’antichità quelle rotte che, come sentieri, solcano il bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà. Poeti, narratori, storici hanno contribuito ad accrescere la leggenda di questo mare e dei suoi naviganti.

Se Ercole, secondo la leggenda spacca lo stretto proprio quando sta per uccidere Gerione e rubare le sue greggi, Ulisse, nel XXVI canto dell’Inferno di Dante, ne valica i limiti trasformandoli in un portale, oltre il quale la navigazione verso l’ignoto è possibile a patto che si accettino le conseguenze. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

Naviganti, eroi e semplici marinai di ogni tempo sono rappresentati in questa mostra che è in realtà un’installazione collettiva di grande ed esplicita forza emotiva in cui Massimo de Angelini indaga quell’intero universo di valori combinando il senso profondo del mito con la contemporaneità. La pittura che da sempre ha descritto e raccontato ogni emozione e sentimento dell’animo umano trova la sua migliore collocazione all’interno di un happening espresso con azioni diverse comprendenti musica con un intervento di Alessandro Simonetto e danza con una performance di Gisella Zanmatti. Si inizia con una zattera di canne da cui sbordano i volti di due uomini, disegnati su tavola e fissati in un urlo che da solo sintetizza la rabbia e la disperazione di chi affronta l’ignoto “per seguir virtute e canoscenza”. Quindi per superare le colonne d’Ercole c’è una figura di donna che invita tutti ad accompagnarla seguendo le note di una dolce musica che rassicura. È il concetto della partecipazione e dell’accoglienza che trasforma il senso di solitudine dell’avventura in comunione e condivisione degli eventi. Ma per seguire l’invito e rivolgersi all’altrove il cammino è disseminato di ostacoli fisici e geografici, morali e spirituali, ostacoli che Massimo de Angelini ricostruisce in una sequenza di dipinti di oltre 9 metri che parte dalla prima colonna d’Ercole a Gibilterra e percorre i paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino a raggiungere il Marocco.

L’intera installazione così elaborata da Massimo de Angelini ci appare non solo come semplice denuncia di eventi catastrofici, ma come riflessione su una realtà che, solo seguendo le note di una danza gentile impostata da una figura che potrebbe essere la nostra coscienza, possiamo cambiare e superare, inseguendo il desiderio di un mondo altro(ve).

 

trart – viale XX settembre 33, 34126 Trieste, orario: dal martedì al sabato dalle ore 17.30 – 19.30

www.trart.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel./fax 040775285

San Vito al Tagliamento: Ospedale dei Battuti, alzano i veli affreschi e fregi

San Vito al Tagliamento (Pn) - E' stato portato a termine un importante recupero nel panorama artistico regionale, quello dell’affresco all’ingresso dell’ospedale della confraternita dei Battuti, in via Bellunello, e del fregio che compare sulla facciata.
 
I veli saranno alzati domani, 28 dicembre, alle 15, alla presenza del sovrintendente ai Beni artistici del Fvg, Luca Caburlotto e, al termine della cerimonia, è in programma anche l’apertura ufficiale dell’Ostarie furlane, nell’ex falegnameria nel cortile del complesso.
 
Intanto, il sindaco Antonio Di Bisceglie, l’architetto Paolo Zampese e il restauratore Stefano Tracanelli hanno illustrato gli ultimi lavori svolti nell’antico complesso, che fu ospedale sino all’unità d’Italia e dagli anni Novanta è stato sottoposto a vari interventi di riqualificazione.
 
L’ultimo lotto di lavori è stato avviato un paio di mesi fa e, oltre ai restauri sulla facciata, comprende lavori su copertura, infissi e altre parti. L'intervento consente di far riemergere alcune bellezze artistiche nascoste dall'usura del tempo.
 
Nell'affresco da 2 metri per 2, che fa da “insegna” sopra l'ingresso del complesso, c’è un’immagine della Madonna, in trono con Bambino, sotto un arco e circondata da due gruppi di oranti. Dovrebbe essere della seconda metà del 1400 e l'autore dovrebbe essere Bellunello, anche se ora gli esperti dovranno fare ulteriori accertamenti.
 
Il fregio, lungo circa 25 metri, realizzato tra 1400 e 1500, è composto da figure mitologiche.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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