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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il Concorso Internazionale d’ "Arte Tessile Contemporanea”: è giunto alla sua IX edizione.

Il Concorso Internazionale d’Arte Tessile Contemporanea”: è giunto alla sua IX edizione

Pordenone - Dedicata al tema del doppio, dove si possono incontrare aspetti del reale, complessità culturali, dimensioni simboliche l’edizione 2013-2014 del prestigioso Concorso internazionale biennale d’Arte Tessile Contemporanea Premio Valcellina organizzato dalle Arti Tessili, associazione culturale friulana, è giunta al suo grande momento.  

Sabato 12 aprile, nella cornice dell’antico Palazzo d’Attimis, a Maniago (Pordenone) alle 11 sarà inaugurata la mostra delle 24 opere selezionate, realizzate da 25 artisti, provenienti da 14 nazioni (Taiwan R.O.C., Lettonia, Finlandia, Giappone, Italia, Usa, Corea, Romania, Polonia, Bulgaria, Germania, Albania, Lituania), esposizione che rimarrà aperta fino al 14 maggio 2014. Un evento che sarà arricchito dalla performance della danzatrice Marta BevilacquaPoco dopo, alle 11.45, nella sala “Liberamente” si aprirà la mostra personale “Endless stories” (aperta fino all’11 maggio) di Zane Kokina, fiber artista lettone che ama usare nei suoi lavori il filato, cucito e ricamato oppure lasciato scorrere libero come il filo di Arianna che a volte unisce due punti e a volte sembra infinito. Alle 12 sarà inoltre presentata la pubblicazione “Zane Kokina, taccuino d’artista” curata dallo Studio Fabbro.

Alle 12.15 l’attenzione si sposta nel Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie per la “Partner schools”, l’inaugurazione  della mostra (aperta fino al 4 maggio) e performance degli allievi delle scuole partner che offrono ai primi tre vincitori del concorso la possibilità di frequentare gratuitamente un corso presso la propria sede (Accademia di Belle Arti, Bologna in mostra le opere delle ex allieve Laura Giovannardi e Maria Savoldi; Accademia d'Alta Moda Koefia presente con le creazioni dei suoi studenti diplomati Giulia Calì,  Clio Di Marco, Thalita Bibiana Bartoli Moura e Fondazione Lisio,Firenze, con opere di Rakele Tondini, Tove Andeer, Morgan Bajardi, Heather Macali, Melanie Olde, Cecilia Crociani.

Sempre nella sede del Museo, alle 15.30, il fiber artista Zane Kokina condurrà un laboratorio per la creazione di un'opera frutto sperimentale  dell'attività collettiva usando ago e filo per disegnare, scrivere, raccontare, realizzare delle texture o semplici motivi.

Altri eventi sono previsti nelle giornate di  sabato 3 e domenica 4 maggio, insieme a un altro fiber artista, Justin Randolph Thompson, che dalle 10 guiderà “Plumb the Line,” workshop dedicato alla creazione di un tappeto collettivo, che prende il titolo da una canzone da lavoro della tradizione afro americana, basato sul riciclo tessile di tessuti con cui viviamo in casa intinti di storie da raccontare.

Info:  www.leartitessili.it/premio-valcellina-valcellina-award/

 

 

“Rilevare l’invisibile” del pittore Piero Toresella alla Lux Art Gallery di Trieste fino al 2 aprile.

“Rilevare l’invisibile” del pittore Piero Toresella alla Lux Art Gallery di Trieste fino al 2 aprile

Trieste -  Alla galleria Lux Art Gallery di Trieste, la mostra personale, curata da Maria Campitelli, del pittore triestino Piero Toresella, dal titolo “Rivelare l’invisibile”, mutuato dal libro dell’editore Campanotto di Udine.

 

Vi sono esposte una ventina di opere, alcune di grandi dimensioni, attraverso le quali vengono eloquentemente rappresentati i tre filoni lungo i quali si sviluppa la ricerca artistica di Toresella: la (de)figurazione dell’Eros, il Retour à l’ordre, le Vanitas.

Al folto pubblico intervenuto, durante l’inaugurazione Maria Campitelli, nella sua introduzione, ha voluto sottolineare il valore autenticamente contemporaneo e innovativo delle opere esposte che rivelano un coerente e complesso linguaggio direttamente riconducibile all’estetica del sublime, intesa, secondo il pensiero del filosofo francese Lyotard, come ricerca della rappresentazione del non-rappresentabile. La particolare originalità di Toresella, in questo lavoro, ha sottolineato la Campitelli, sta nel fatto di affrontare questa difficile sfida, anziché sul terreno, più agevole, dell’astrazione, su quello proprio della pittura figurativa. Ne scaturisce una pittura in cui nulla è ciò che appare a prima vista. Nemmeno quando, come nel ciclo del Retour a l’ordre, il pittore, allo scopo di affermare il principio, caro a Jean Clair, della continuità nell’arte, Toresella si misura con l’arte antica, riprendendo i temi della classicità, per dar vita a delle composizioni in cui soggetti e miti del passato vengono associati a immagini del contemporaneo e così fatti rivivere in un sorprendente contesto, ricco di ambiguità e rivelazioni, al quale Toresella dà il nome di “anticontemporaneo”. Ma, quella di Toresella è anche una pittura-non pittura. Nel senso che nega – scostandosi - il carattere fondante della pittura tradizionalmente intesa, da quella veneziana a quella spagnola, agli impressionisti, cioè la pittura di sommossa materia pittorica, che con le vibrazioni cromatiche, il gioco scoperto delle pennellate, visualizza il mondo circostante e l’atmosfera che l’avvolge. La sua al contrario è una pittura liscia, che smorza l’impulso della materia, le superfici appaiono compatte, senza sbavature, in una definizione asettica, innaturale nelle precise scansioni chiaroscurali.

La mostra proseguirà alla Lux Art Gallery in via Rittmeyer 7/a fino al 2 aprile con orario 17-20, il sabato 10-13 e 17-20, chiusura mercoledì e domenica. Per informazioni tel. 3347231216

 

 

"ri(s)volti": a Cordenons mostra fotografica dell'artista di Casarsa Amos Crivellari. Videointervista

Cordenons (Pn) - È stata inaugurata a Cordenons il 15 marzo scorso la mostra fotografica di Amos Crivellari, che sarà aperta fino al 12 aprile presso la sala Appi del Centro Culturale Aldo Moro. Crivellari, nato a Spilimbergo, vive e lavora a Casarsa della Delizia; ha iniziato la sua attività negli anni Ottanta.

"Il suo percorso artistico parte da lontano - scrive la critica d'arte Chiara Tavella nella presentazione - da una fotografia in bianco e nero che si può inserire nel solco del neorealismo tracciato con maestria dalla scuola spilimberghese, a cui il fotografo, originario di Spilimbergo, può essere accostato".

"...fotografia di figure, cose, case, oggetti, gente - di un mondo che esisteva concretamente, anche se ancora per poco, e di lì a poco sarebbe stato spazzato via dalla trasformazione epocale intervenuta nella società contemporanea".

Con gli anni Novanta l'artista avvia una sperimentazione che Crivellari stesso definisce dell'"astrattismo cromatico" e il cui tema fondamentale è la luce.

Concentrandosi su fonti luminose artificiali e colorate, fotografate sfruttando consapevolmente l'effetto del mosso, la fotografia disintegra la rappresentazione del reale e intesse un gioco di puro e astratto colore, approdando così a un risultato che è quasi agli antipodi della fase precedente.

I volti "riacquistano ora un'importanza semantica, ritornano ad essere, come nella prima fase in bianco e nero, oggetti di indagine per se stessi: volti di "persone", con un loro portato di sentimenti, espressioni, stati d'animo..."

Spiega ancora Chiara Tavella: "Su di essi agisce però una fotografia che, resa esperta dalle sperimentazioni sul movimento e sulla luce, li rende "ir-riconoscibili", li deforma fino a rivelare "ri(s)volti" (da cui il titolo della mostra) di realtà che portano oltre il ritratto".

"la sensazione di moto perpetuo che trascina con sé gli elementi dell'immagine, cancella l'identità individuale e, annullando ogni concreto riferimento spaziale, annulla la distinzione stessa tra l'ente e il mondo circostante, è la metafora della "condition humaine" contemporanea, condizione di provvisorietà, di rapina, di inconsistenza, che mina la compagine dell'io (la crisi "moderna" tematizzata emblematicamente da Musil) e ancor più rende arduo tener salda la persona, nella moltiplicazione e nella complessità della società "liquida" postmoderna".

Di seguito la videointervista ad Amos Crivellari             
                                                                                            

      

(Videointervista di Maurizio Pertegato. Riprese video di Renato Bianchini. Tutti i diritti riservati)

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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