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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Vajont, l’onda lunga. Lo sguardo dei superstiti al Visionario

Vajont, l’onda lunga. Lo sguardo dei superstiti al Visionario

La sofferenza di chi la tragedia l’ha vissuta, di una generazione che, nel disastro del Vajont, ha perso familiari e amici. Superstiti che nell'animo ne portano ancora i segni: è l’onda lunga di quell’immane dramma, un’onda che continua a 51 anni di distanza. A darne testimonianza, dopo le celebrazioni del 50° anniversario, sono le immagini di Andrea Bernardis in esposizione -curata da InterAZIONI- al bookshop del Visionario dal 9 maggio: una cinquantina di immagini in bianco e nero che raccontano il dolore dei sopravvissuti e i luoghi simbolo della tragedia, per non dimenticare quell’oltraggio ambientale e umano e la lunga odissea dei sopravvissuti ancora non conclusa.

All’inaugurazione, prevista alle ore 18, oltre ad Andrea Bernardis e a Paolo Sacco per il gruppo organizzatore, saranno presenti alcuni dei superstiti della tragedia assieme alla giornalista e inviata di guerra Lucia Vastano, impegnata da tempo nel raccontare e tener viva la storia del disastro ma soprattutto a sostenere la lunga e controversa vicenda dei sopravvissuti, nonché autrice del libro “Vajont, l’onda lunga” che dà il titolo all’esposizione.

A Claudio Moretti il compito di riportarci nella storia con una breve lettura dagli articoli realizzati al tempo da Tina Merlin. Il progetto ha coinvolto anche diverse scuole superiori udinesi che saranno portate in visita all’esposizione e potranno partecipare agli incontri sul tema con la Vastano. A completare la mostra, inoltre, saranno proiettati (sempre il 9 maggio) filmati e documentari sul disastro del Vajont, grazie alla collaborazione offerta dalla Cineteca del Friuli. Sul sito internet vajont.spaziocultura.it verrà inoltre realizzata una mostra virtuale delle fotografie realizzate dallo studio Pavonello nel 1963 subito dopo la tragedia. La mostra, che si inserisce nel calendario della X° edizione di Vicino/Lontano, è stata realizzata in collaborazione tra Centro Arti Visive- Mediateca Mario Quargnolo, InterAzioni, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Vicino/lontano, resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica presso il Visionario.

“Ilex: percorsi di leggerezza” con l’artista Luigi Merola allo Spazio Espositivo EContemporary.

“Ilex: percorsi di leggerezza” con l’artista Luigi Merola allo Spazio Espositivo EContemporary.

Trieste - Alle ore 22.00 di venerdì 9 maggio “si illumina”, con il diretto contributo del pubblico, il nuovo percorso dell'artista Luigi Merola che attraverso le sue nuove installazioni sottolinea che in tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso che siano la natura in senso stretto del termine, la storia che ciascuno di noi scrive nel proprio percorso di vita o le cose che noi materialmente creiamo.

In questa nuova mostra Merola tratta diversi temi con la consueta tecnica di assemblaggio materico. Si inizia dal titolo “Ilex” per indicare le piante sempreverdi, i fiori poco appariscenti, i frutti quali bacche variamente colorate che maturano d'inverno e offrono un piacevole contrasto cromatico con il colore del fogliame. Voglia di rivalutare e ritornare ai valori veri, quali la terra, la natura, le origini.

A fare da sfondo -anzi da supporto- ai cenni bucolici delle opere di Merola c'è la curiosa corrispondenza di una famiglia, attraverso delle vecchie lettere, trovate da un rigattiere, che raccontano di vita vissuta dagli anni '20 a metà degli anni '40. Intrecci di vita passata con innesti contemporanei che rimangono sempre il tema caro all'artista sia da un punto di vista dell'uso dei materiali, sempre rigorosamente di riciclo, che cromaticamente con l'uso di colori caldi e naturali.

A sottolineare i valori legati alla natura fondamentale è l'apporto della suggestiva ambientazione creata dall'architetto Sabina Bonfanti di Naanstudio che valorizza le opere creando in galleria atmosfere da boschi incantati grazie ad un allestimento di rami, foglie e profumi che immergono lo spettatore in una specie di favola contemporanea dove la mente sarà libera di viaggiare con leggerezza.

Con la collaborazione di :Castellani food&equipment srl (www.castellanisrl.com.), Naanstudio di Sabina Bonfanti (www.naanstudio.it), Parovel Vigneti ed Oliveti (www.parovel.com),Ristorante al Bagatto (www.albagatto.it).

Spazio Espositivo EContemporary(Elena Cantori Contemporary) -Via Crispi, 28 – Trieste
www.elenacantori.com. Orario: dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 - gli altri giorni su appuntamento.

 






 

Arte e natura protagoniste a Humus Park, festival all'aria aperta di Pordenone

Arte e natura protagoniste a Humus Park, festival all'aria aperta di Pordenone

Pordenone - Arte e natura sono le protagoniste di Humus Park, il festival di arte all'aria aperta giunto alla sua quarta edizione, che richiama in Friuli Venezia Giulia artisti ed appassionati da ogni parte del mondo.

Quest’anno gli oltre 70 artisti invitati hanno a disposizione 2 settimane e 2 diverse location per creare le loro opere con elementi naturali.

Gli specialisti di "land art" vengono da Italia, USA, Svizzera, Taiwan, Russia, Lituania, Polonia, Svezia, Bulgaria, Scozia e dalle vicine Austria e Slovenia per realizzare un museo di opere "en plein air" solo con materiali naturali reperiti nell'area Patrimonio Unesco di Palù di Livenza, tra Caneva e Polcenigo, e nel parco del Castello di Torre in città.

Quest'anno Humus Park, incontro a cadenza biennale nato nel 2008 grazie all'amministrazione comunale di Pordenone che lo organizza quest'anno assieme ai Comuni di Caneva e Polcenigo e con il sostegno della Regione e della Provincia, raddoppia e si fa itinerante.

L'evento, in programma dal 18 al 31 maggio, è stato illustrato il 22 aprile alla presenza del vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello che ne ha sottolineato l'alta valenza culturale e artistica - ringraziando i curatori Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga -, le importanti ricadute turistiche e anche "l'intelligente operazione di sinergia" tra più enti locali, che ne ha consentito un convinto sostegno da parte dell'Amministrazione regionale.

Un modello questo, è stato ribadito, che in tempi caratterizzati da esigue risorse dovrà diffondersi maggiormente: un comune denominatore tra le varie manifestazioni del territorio che dimostri anche la capacità di fare rete sarà infatti fondamentale in futuro per accedere ai contributi regionali.

La collaborazione per organizzare Humus Park - ha ricordato il vicepresidente che è intervenuto assieme ai sindaci Claudio Pedrotti, Mario Della Toffola, Andrea Gava e al presidente della Provincia Alessandro Ciriani - era nata molti anni fa per valorizzare le potenzialità del territorio pordenonese attraverso la land art ed oggi si è rinsaldata a sostegno di un evento in crescita per dimensioni, numeri e partecipazione.

Tanto che, ha suggerito il vicepresidente, Humus Park - se riuscirà a coinvolgere altri importanti luoghi della provincia - potrà diventare uno dei grandi festival a fortissima valenza attrattiva di cui il Friuli Venezia Giulia si è fatto promotore.

Anche per questa edizione (luoghi e informazioni su www.humuspark.it) studenti delle scuole (IAL di Aviano, IPSIA Brugnera, ISA Liceo artistico di Cordenons) e allievi delle Accademie (Brera, Torino, Bologna, Carrara, Venezia) saranno protagonisti. Tra gli artisti italiani al lavoro ci saranno Andrea Ongaro, Andrea Cimmino, Franco Del Zotto, Vera Fedrigo, Roberto Raschiotto, Daniela Gambolò, Flavio Da Rold, Giorgio Vazza, Chris Gilmur e Raffaele Santillo.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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