A 150 anni dalla partenza di Massimiliano sulla "fatal Novara" una mostra a Miramare celebra l'arte messicana
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- Pubblicato Venerdì, 11 Aprile 2014 15:32
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Trieste - Il castello di Miramare è un luogo particolarmente significativo per quanto riguarda i rapporti tra Trieste e il Messico. Nello scambio tra le due diverse realtà, triestina e messicana, lo storico anello di congiunzione è infatti costituito dalla vicenda di Massimiliano d’Austria che andò a morire in Messico, dopo essersi costruito a Chapultepec, nel cuore di Città del Messico, un'altra dimora ancor più sontuosa e vasta di quella di Miramare, anche se evocativa del modello triestino.
Nel 2014, ed esattamente il 14 aprile – ecco perchè l’inaugurazione in tale data - si celebrano i 150 anni della partenza di Massimiliano da Miramare per il Messico a bordo della nave "Novara" (la "fatal Novara" citata da Carducci nella poesia "Miramar"). L'anniversario è ricordato in città con particolari celebrazioni di cui la mostra CIRCA 2000 è certamente un momento molto intenso e significativo.
Con 87 artisti messicani provenienti dalla collezione Josè Pinto Mazal, CIRCA 2000 è l’esposizione internazionale che apre il 14 aprile nelle sale delle Scuderie del Castello di Miramare, dando seguito alla grande mostra di artisti del Gruppo78 tenutasi da gennaio a settembre 2013 in Messico prima a Oaxaca negli spazi La Telarana e La Calera, poi a Torreon presso il Museo Arocena.
Curata da Maria Campitelli con la collaborazione di Manolo Cocho, Fernando Galvez de Aguinaga e Gerardo Traeguez, la collezione “CIRCA 2000” di Josè Pinto Mazal si compone di opere realizzate tra il 1980 e il 2013 di artisti messicani e stranieri che hanno incontrato in Messico un luogo idoneo alla loro produzione.
L'esposizione si attiene a una pluralità di tendenze, privilegiando tuttavia i lavori che si traducono in “quadri”. Appaiono tutti i generi consacrati, dal paesaggio al ritratto al nudo, al realismo sociale alla tendenza primitiva, a tematiche sacre come il citazionismo arcaico e surreale generi e modalità molto spesso tra loro sovrapposti ed intrecciati, secondo un corposo paradigma messicano che tende di preferenza al racconto complesso, prediligendo in ogni caso una intensa, debordante figuratività.
Molti degli artisti che esporranno a Trieste hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d’arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all’I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell’estremo Oriente, in Australia.
Alla mostra si affiancheranno vari eventi collaterali: nelle stesse Ex Scuderie è allestita una mostra, proveniente da San Luis Potosì, dedicata alla maschera, elemento molto importante nella cultura messicana, in una proposizione antropologica legata alle manifestazioni popolari di quel paese.
Ad agosto, la città sarà invasa da una speciale installazione dell’artista Alejandro Santiago, collocata nei principali spazi pubblici della città, dalla piazza Unità al Salone degli Incanti dell’ex Pescheria, e nello stesso Parco di Miramare, ossia i MIGRANTES, 2.501 statue di terracotta che evocano il dramma eterno, oggi più che mai attuale, della migrazione dei popoli e di cui lo stesso artista, scomparso prematuramente un paio di mesi fa, si sentiva di far parte.
Non mancheranno, nel corso del lungo periodo, altre iniziative complementari come la mostra INTERSECCIONES che allarga lo scambio oltre l’Italia e il Messico anche alla Grecia, e informazioni, presentazioni, spettacoli, con svariate collaborazioni, attinenti la cultura messicana per una visione a tutto tondo di questo mondo così poco conosciuto in Italia.
Si tratta di un grande progetto, finora inedito, conseguente al sotteso legame che unisce queste due realtà così lontane, che va oltre il reciproco desiderio di conoscenza e di confronto nell’ambito specifico dell’arte contemporanea.
I vari eventi vedono la presenza ufficiale di personalità del mondo della cultura messicana a livello istituzionale ed inoltre della rappresentanza in Italia del Messico, dell’Ambasciata e del Consolato messicani a Roma.
Arte moderna slovena contemporanea: il ministro della cultura della vicina Repubblica a Villa Manin
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- Pubblicato Venerdì, 11 Aprile 2014 14:30
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Codroipo (Ud) - Una nuova, importante mostra è in programma a Villa Manin di Passariano dal 12 aprile al 22 giugno prossimi. “La magia dell’arte. I protagonisti dell’arte moderna slovena, 1968 - 2013”, comprende le opere delle generazioni di pittori, scultori, grafici e fotografi contemporanei che hanno contribuito a formare la cultura negli spazi nazionali comuni dell'ex Jugoslavia.
La mostra - che può contare sull’Alto Patronato del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor ed è organizzata in collaborazione con l’Azienda speciale Villa Manin - occuperà i due piani dell’esedra di levante del complesso di Passariano.
L’esposizione, curata da Aleksander Bassin, nasce dalla volontà di seguire gli avvenimenti artistici in Slovenia e nell’ex Jugoslavia, a partire dal 1968, anno di vivo fermento anche dal punto di vista artistico e caratterizzato dalla voglia di dar vita a un nuovo modo di fare arte.
La volontà degli organizzatori è quella di presentare una mostra completa: tra gli artisti scelti, le cui opere arrivano dalle collezioni pubbliche e private o direttamente dagli autori, sono presenti in mostra 51 pittori, 17 scultori, 6 grafici e 19 fotografi.
Alle loro opere, divise cronologicamente in decenni, si aggiunge anche una “mostra nella mostra” dal titolo “Paesaggio come preoccupazione tematica nella pittura e fotografia slovena”, che rappresenta una singolare e convincente tipicità slovena dall’apparizione - agli inizi del secolo scorso - dei quattro grandissimi dell’impressionismo sloveno: Rihard Jakopič, Ivan Grohar, Matija Jama e Matej Sternen.
La cerimonia inaugurale è fissata per sabato 12 aprile alle 18.00 alla presenza del Ministro della Cultura della Repubblica di Slovenia Uroš Grilc, dell’Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Slovenia in Italia Iztok Mirošič, del Capo di Gabinetto del Presidente della Repubblica di Slovenia Alia Brglez, dell’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti e del Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi. Saranno presenti anche molti degli artisti esposti in mostra.
L’entrata alla mostra è libera e segue i seguenti orari: martedì-venerdì: 15-19; sabato, domenica e festivi: 11-20; lunedì chiuso.
Pordenone, Diana Bracco inaugura la mostra di Angiolo D'Andrea
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- Pubblicato Mercoledì, 09 Aprile 2014 10:47
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