“Rilevare l’invisibile” del pittore Piero Toresella alla Lux Art Gallery di Trieste fino al 2 aprile.
- Dettagli
- Categoria: Arte
- Pubblicato Sabato, 22 Marzo 2014 13:13
- Visite: 1143
Trieste - Alla galleria Lux Art Gallery di Trieste, la mostra personale, curata da Maria Campitelli, del pittore triestino Piero Toresella, dal titolo “Rivelare l’invisibile”, mutuato dal libro dell’editore Campanotto di Udine.
Vi sono esposte una ventina di opere, alcune di grandi dimensioni, attraverso le quali vengono eloquentemente rappresentati i tre filoni lungo i quali si sviluppa la ricerca artistica di Toresella: la (de)figurazione dell’Eros, il Retour à l’ordre, le Vanitas.
Al folto pubblico intervenuto, durante l’inaugurazione Maria Campitelli, nella sua introduzione, ha voluto sottolineare il valore autenticamente contemporaneo e innovativo delle opere esposte che rivelano un coerente e complesso linguaggio direttamente riconducibile all’estetica del sublime, intesa, secondo il pensiero del filosofo francese Lyotard, come ricerca della rappresentazione del non-rappresentabile. La particolare originalità di Toresella, in questo lavoro, ha sottolineato la Campitelli, sta nel fatto di affrontare questa difficile sfida, anziché sul terreno, più agevole, dell’astrazione, su quello proprio della pittura figurativa. Ne scaturisce una pittura in cui nulla è ciò che appare a prima vista. Nemmeno quando, come nel ciclo del Retour a l’ordre, il pittore, allo scopo di affermare il principio, caro a Jean Clair, della continuità nell’arte, Toresella si misura con l’arte antica, riprendendo i temi della classicità, per dar vita a delle composizioni in cui soggetti e miti del passato vengono associati a immagini del contemporaneo e così fatti rivivere in un sorprendente contesto, ricco di ambiguità e rivelazioni, al quale Toresella dà il nome di “anticontemporaneo”. Ma, quella di Toresella è anche una pittura-non pittura. Nel senso che nega – scostandosi - il carattere fondante della pittura tradizionalmente intesa, da quella veneziana a quella spagnola, agli impressionisti, cioè la pittura di sommossa materia pittorica, che con le vibrazioni cromatiche, il gioco scoperto delle pennellate, visualizza il mondo circostante e l’atmosfera che l’avvolge. La sua al contrario è una pittura liscia, che smorza l’impulso della materia, le superfici appaiono compatte, senza sbavature, in una definizione asettica, innaturale nelle precise scansioni chiaroscurali.
La mostra proseguirà alla Lux Art Gallery in via Rittmeyer 7/a fino al 2 aprile con orario 17-20, il sabato 10-13 e 17-20, chiusura mercoledì e domenica. Per informazioni tel. 3347231216