A Maniago la mostra "La matrice incontra l’anima, le incisioni dalla stamperia d’arte Albicocco"
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Luglio 2014 16:34
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Maniago (Pn) - La mostra "La matrice incontra l’anima, le incisioni dalla stamperia d’arte Albicocco" si inaugura il 19 luglio al Museo fabbrile e delle coltellerie di Maniago. L'esposizione resta aperta fino al 24 agosto.
La pregevole rassegna si svolge nell'ambito dell'iniziativa "Festa del coltello e Fiera di San Giacomo" (25/27 luglio) promossa da Ascom-Confcommercio Pordenone, Comune di Maniago, Camera di Commercio di Pordenone).
Corrado Albicocco nasce nel 1947 a Urbino, dove trascorre la sua infanzia e la giovinezza, frequentando le scuole primarie e formandosi a livello superiore presso la prestigiosa Scuola del libro.
Il grafico è docente presso l’Istituto d’Arte di Udine e nel 1974, insieme al collega urbinate Federico Santini, apre a Udine la Stamperia AS in via Volontari della Libertà, poi trasferita in Via Gemona 100.
La “Stamperia AS” lavora con grande impegno e tirerà le lastre di Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Arturo Pizzinato, Emilio Greco, Nunzio Gulino, Albert Merz, Giuseppe Zigaina, Leonardo Castellani, Walter Piacesi, Walter Valentini, Pericle Fazzini, Alberto Sughi, Piero Dorazio, Jiří Kolář, Vladimir Veličković, per citare alcuni autori che indicano l’estensione e la qualità delle collaborazioni.
La Stamperia di Via Gemona 100 costituirà anche riferimento per la produzione grafica del territorio con autori già affermati come Virgilio Tramontin, Federico Righi, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Tonino Cragnolini, ma anche con giovani incisori come Mario Di Iorio, Franco Dugo, Gian Carlo Venuto.
Nel 1994 Corrado Albicocco lascia la AS per aprire la “Stamperia d’Arte Albicocco” in Via Ermes di Colloredo, caratterizzata in questi anni dall’ingresso di artisti di una nuova generazione che apporteranno al mondo grafico nuova linfa e vitalità. Si affacciano nella stamperia udinese autori delle officine milanesi e romane, oltre a una generazione nuova di diversa provenienza, scuola e poetica: Albicocco collabora con autori come Giovanni Frangi, Marco Petrus, Luca Pignatelli, Velasco, Alex Corno, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Bruno Ceccobelli, Nunzio Di Stefano, Stefano Di Stasio, Giovanni La Cognata, Paola Gandolfi, Klaus Karl Mehrkens, Matteo Massagrande, Franz Schwarzinger, Omar Galliani, Graziella Da Gioz.
Lavora inoltre con Carla Accardi, Kengiro Azuma, Gianfranco Ferroni, Mersad Berber, Sandro Chia, Arnoldo Ciarrocchi, Leonardo Cremonini, Alberto Ghinzani, Peter Halley, Irwin, Zivko Ira Marušič, Francesco Michielin, Vettor Pisani, Ercole Pignatelli, Mario Tudor, Lorenzo Vale, Giancarlo Vitali, David Tremlett.
Nel progetto di diffusione della cultura grafica, la Stamperia Albicocco sin dalla nascita si apre alle mostre d’arte incisoria. Dal 1994, con cadenza annuale, Via Ermes di Colloredo ospita una monografica dedicata alla collaborazione tra la stamperia e i Maestri, così da definire un progetto espositivo raro per continuità e qualità nel panorama italiano.
Le edizioni sono dedicate allo specifico incisorio e vedono la pubblicazione di cataloghi, monografie nonché, dal 2003, la pubblicazione del periodico semestrale “Prova d’artista”, che nel panorama della grafica d’arte costituisce uno strumento d’informazione, diffusione, aggiornamento, approfondimento storico-critico.
Le edizioni del Tavolo Rosso sono conosciute soprattutto per la realizzazione dei libri d’artista che dal 1994 vengono editi periodicamente e oggi raggiungono i trentacinque titoli. I libri d’artista mettono in comunicazione autori legati all’espressione letteraria e maestri incisori, così da creare prodotti editoriali preziosi, realizzati in numero limitato e rivolti a un collezionismo colto e raffinato.
Al tavolo Rosso hanno collaborato autori come Andrea Zanzotto, Massimo Cacciari, Paolo Maurensigh, Umberto Fiori, Elio Bartolini, Ersi Stiropulos, Marco Lodoli, Alda Merini, Pino Carrias, Gian Paolo Gri, Umberto Valentinis, Luca Doninelli, Achille Bonito Oliva, Friederike Mayröcker, Wiliam Butler Yeats, Pia Fontana, Izet Sarajlić, Abdulah Sidran, Meša Selimović, Fulvio Tomizza, Mario Luzi, Mauro Corona e Claudio Magris. Tra gli incisori ricordiamo Giuseppe Zigaina, Safet Zec, Elisa Mestroni, Franco Dugo, Leonardo Cremonini, Gianfranco Ferroni, Piero Guccione, Nunzio Gulino, Walter Piacesi, Alex Corno, Stefano Di Stasio, Luca Pignatelli, Nunzio, Pietro Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Velasco, Giuseppe Bergomi, Arnoldo Ciarrocchi, Carla Accardi, Domenico Bianchi, Alessandra D’Este.
L’attività culturale della Stamperia Albicocco vede nel 2013 il riconoscimento della Regione Friuli Venezia Giulia, che patrocina a Villa Manin un omaggio al laboratorio udinese: nell’esedra di Levante oltre 200 incisioni di 60 artisti testimoniano la portata del lavoro della stamperia, lavoro documentato e scientificamente sostenuto dall’ampio catalogo pubblicato per l’occasione.
Nel 2014, nell’omaggio ai 90 anni di Zigaina, la Stamperia d’Arte Albicocco partecipa al Progetto dedicato all’incisione del Maestro organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Cervignano del Friuli, sua cittadina natale.
Viene organizzata nel laboratorio un’esposizione dedicata al prodursi dell’opera grafica attraverso materiali come lastre, prove, opere dedicate e video, in parte provenienti dall’archivio Zigaina, in parte provenienti dalla collezione personale dello stampatore.
Il 2013 è l’anno che ufficializza l’ingresso in stamperia di Gianluca Albicocco, figlio secondogenito di Corrado, che affianca il padre nell’attività di stampatore e promotore della cultura grafica.
A lui si deve il progetto espositivo volto ad approfondire la conoscenza dei Maestri incisori della stamperia nella loro completezza di mezzi espressivi. Il progetto è stato avviato con l’opera pittorica di Safet Zec e prosegue con La pittura di Klaus Karl Mehrkens.
Nella programmazione della Stamperia è prevista a settembre l’esposizione dell’opera incisoria del Maestro Giancarlo Venuto e un progetto sulla grafica d’arte di Jannis Kounellis, che prevede anche l’esposizione di dodici calcografie al carborundum di 1.000 x 2.000 mm. tirate da Corrado e Gianluca Albicocco.
“Semaforo Rosso” di Juan Carlos Calderon allo spazio espositivo Econtemporary
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- Pubblicato Lunedì, 14 Luglio 2014 12:48
- Scritto da Cristina Degrassi
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Trieste - Intensi e sofisticati gli scatti di Juan Carlos Calderon, fotografo, scrittore e filosofo messicano, che ha inaugurato la sua personale intitolata “Semaforo Rosso” allo spazio espositivo Econtemporary di Via Crispi, 28 a Trieste.
Quindici fotografie in bianco e nero realizzate nell'attimo di attesa al semaforo rosso, quando spesso ci si perde in pensieri quotidiani, che come ha modo di dire lo stesso Calderon, riflettono sguardi intrisi di ricordi, desideri, sogni ma anche tristezze, sconfitte e preghiere.
È semplice ed immediato identificarsi in queste immagini che ritraggono un momento di vita comune a tutti noi e che ci permettono, in fondo, di guardarci vivere. Questo accade perchè i soggetti fotografati sono completamente ignari, in quanto ripresi da una distanza di 400 metri con un potente obbiettivo, e quindi liberi completamente da quelle sovrastrutture che inevitabilmente si mettono in atto quando si sa di essere osservati e fotografati.
Gioia e felicità mancano in questa raccolta di fotografie, e sembra essere una precisa scelta dell’artista che fra i molti ritratti intende cogliere l’attimo forse più intimo e introspettivo proprio per regalare un impatto riflessivo e leggermente mistico.
Le foto, effettuate in molte capitali tra le quali Berlino, Roma, New York, Città del Messico e Lubiana, fanno parte di un progetto "work in progress", iniziato nel 2010, di questo artista poliedrico che ha scelto come capisaldi della sua formazione il tedesco Helmut Newton (per la tecnica e la sfrontatezza) e l'italo-messicana Tina Modotti (per la sua costante ricerca artistica).
La personale, inaugurata giovedì 10 luglio, sarà visitabile dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20.
“Semaforo Rosso”: mostra personale di Juan Carlos Calderón allo Spazio Espositivo EContemporary
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- Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 16:00
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste – Elena Cantori, curatrice della mostra nonché titolare dello spazio espositivo, fa centro di nuovo con la mostra “Semaforo Rosso” del fotografo messicano Juan Carlos Calderón, che s’inaugura domani giovedì 10 luglio alle ore 19.
Si propongono una quindicina di scatti in bianco e nero - scelti tra una trentina- che immortalano alcuni soggetti fermi al semaforo in attesa di scattare verso la propria destinazione, ma per qualche secondo ancorati al presente o forse al passato, un progetto working in progress che si amplia, si evolve, si arricchisce di anno in anno dal 2010.
<<E' difficile spiegare cosa mi abbia colpito di questo progetto fotografico>>, così commenta Elena Cantori, <<e per questo inizierei da uno spunto suggeritomi da una frase dello scrittore Paulo Coelho “possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano”>>.
Continua Cantori, l'artista nel mettere in pratica questa iniziativa si è posto molte domande: Quanti sguardi ci sono in una strada? Quanti ricordi arrivano in poco meno di un minuto? Quanti desideri compaiono in un attimo? Quanta tristezza può fiorire in secondi? Quanti sogni danzano di fronte al volante? Quante sconfitte piovono in un breve spazio? Quante preghiere si sussurrano prima di accelerare? Sguardi, ricordi, desideri, tristezze, sogni, sconfitte, preghiere. In altre parole, quanti mondi si trovano in un semaforo rosso?
Aggiunge che ciascuno di noi può ritrovarsi in una di queste fotografie dove il contrasto dell’intensità dello sguardo e gli effetti del riverbero della luce sul finestrino crea una specie di sospensione temporale che viviamo inconsapevolmente ogni volta che ci fermiamo con la nostra autovettura ad un semaforo rosso.
Le foto sono state effettuate da una distanza media di 400 metri e provengono da numerose capitali nel mondo in particolare da Berlino, Roma, New York, Città del Messico e Lubiana.
La mostra sarà visitabile sino al 13 settembre 2014
In collaborazione con AcegasAps SpA.
Spazio Espositivo EContemporary
(Elena Cantori Contemporary)
Via Crispi, 28 – Trieste www.elenacantori.com orario: dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 gli altri giorni su appuntamento
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