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Ven09202024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Interferenze armoniche: Bacci e Spizzo a confronto al Mini Mu

Punti d’intersezione: Bacci e Spizzo a confronto al Mini Mu

Trieste - Venerdì 12 settembre 2014, alle ore 20.00, nella sede del Mini Mu (all’interno del Parco di San Giovanni), una pittrice, Elisabetta Bacci, e uno scrittore, Gianni Spizzo, dialogano intorno al paesaggio come spazio d’intersezione/incrocio del loro scrivere e dipingere. Al pubblico verrà proposto un set di quadri e slides a cui si aggiungerà un reading dal romanzo noir “Attacco di panico” (KappaVu Edizioni), il tutto calato nelle oniriche atmosfere sonore di BTaste.

Nel corso dell’incontro i paesaggi urbani in cui si dipana il romanzo di Gianni Spizzo verranno messi a confronto con quelli dell’interiorità delle opere più recenti di Elisabetta Bacci, per evidenziarne consonanze e dissonanze, convergenze e divergenze.

Seguirà la performance  di BTaste con la presentazione in anteprima del suo EP d’esordio “Nocturnal”.

BTasteè un progetto musicale che esplora l’elettronica spaziando dal Downtempo alla Chillout, fino al NuFunk e l’HipHop. Le performances di Michael Petronio, classe 1987, includono anche produzioni originali; la sua esperienza come batterista e l’interesse per melodie etniche (soprattutto orientali) lo hanno portato a cercare suoni non convenzionali e beats moderni da fondere nei suoi set e nei suoi brani; l'obbiettivo è di fondere la musica in un’esperienza completa e sinestetica che mescoli insieme elementi da varie discipline artistiche. BTaste al momento si esibisce in DJ sets, live e mixtapes e a settembre presenterà il uso primo EP “Nocturnal”.

La serata è stata realizzata sotto l’egida della Provincia di Trieste e con il sostegno dell'Associazione Juliet in collaborazione con Girardi Spumanti e Associazione Jambogabri. Per ulteriori info: 393 9706657.

 

Boetti: un’immersione in segni e tempi alla Galleria Sagittaria di Pordenone.

Boetti. Un’immersione in segni e tempi alla Galleria Sagittaria  di Pordenone.

Pordenone – Da sabato 6 settembre i riflettori dell’arte in Friuli Venezia Giulia si riaccenderanno sulla Galleria Sagittaria del Centro Iniziative Culturali Pordenone, dove solo poche settimane fa, con la mostra della “Donazione Mauro” si è celebrata un’importante acquisizione di opere di grandi firme del Novecento, andate ad arricchire il vasto patrimonio della Galleria.

Sarà la 423^ allestita negli spazi della Galleria pordenonese e offrirà un percorso di 140 opere grafiche di tre artisti di fama internazionale: Sol LeWitt, Agostino Bonalumi, Alighiero Boetti. Le opere presenti saranno edizioni di grafica – litografie e serigrafie – complete, con 42 pezzi per LeWitt, 16 per Bonalumi, 83 per Boetti. Una proposta espositiva capace di introdurre lo spettatore nel cuore dei movimenti artistici che si svilupparono in Italia, in Europa ed in America nel corso degli anni Sessanta-Settanta. Dal minimalismo di Sol LeWitt ai lavori geometrico-concettuali di Agostino Bonalumi, al poverismo di Alighiero Boetti. Un’immersione in segni e tempi che hanno anticipato molte posizioni dell’arte di oggi.

La Casabianca è un Museo permanente di opere grafiche di artisti contemporanei, realizzate nel corso degli anni ’60 – ’90. Si trova a Malo, cittadina in provincia di Vicenza, in un palazzo della seconda metà del Seicento messo a disposizione dalla famiglia Morandi-Bonacossi. L’apertura del Museo risale al 1978, vi sono esposte oltre 1200 opere di settecento artisti internazionali, tutte di proprietà di Giobatta Meneguzzo, collezionista appassionato, che dalla fine degli anni Cinquanta e fino agli anni Novanta ha documentato le varie tendenze e movimenti europei ed americani mano a mano che si sviluppavano. Vi si trovano quindi opere – solo per citarne pochissimi – di artisti quali Burri e Fontana, Manzoni e Castellani, Morellet e Uecker, Vasarely e Le Parc, Rauschenberg e Warhol, Tilson e Jones, Klein e Arman, Christo e Rotella, Schifano e Festa, Vedova e Plessi, Merz e Kounellis, Paolini e Pistoletto, Vostell e Beuys. Un vero godimento per l’intelligenza e la passione dell’amatore di arte contemporanea. Va inoltre aggiunto che, accanto alle opere esposte, sono custodite nel Museo più di mille altre opere grafiche a disposizione per prestiti che hanno sempre lo scopo di divulgare, far conoscere e apprezzare l’arte contemporanea e in particolare quel suo versante che si concretizza nelle opere grafiche, opere seriali spesso esteticamente non meno importanti delle cosiddette opere uniche. A questa imponente collezione, che è stata definita la più ampia raccolta di opere grafiche esistenti in un museo italiano, ha attinto la Galleria Sagittaria per preparare questa mostra.  Il Museo Casabianca è solito denominare queste mostre “esterne” con la dizione “Pareti d’appoggio”, nel senso di spazi diversi che danno visibilità ad opere altrimenti difficilmente visibili presso il Casabianca. La Galleria Sagittaria del Centro Iniziative Culturali Pordenone è lieta di essere “d’appoggio” ad un’Istituzione, e ad opere, che hanno così importante significato nell’arte odierna. La mostra è organizzata con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone. Sono previsti laboratori e visite guidate. Informazioni presso CICP tel 0434 553205

Ingresso libero, informazioni presso CICP tel 0434 553205 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.centroculturapordenone.it

Visite da martedì a domenica in orario 16/19, chiuso l'8 settembre e il 1 novembre.

Galleria sagittaria: Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenonevia Concordia 7 – Pordenone.

La forza metamorfica della natura nei quadri di Nadja Moncheri, da domani la personale, alla Sala Comunale d’Arte a Trieste.

La forza metamorfica della natura nei quadri di Nadja Moncheri, da domani la personale alla Sala Com

Trieste – S’inaugura domani, martedì 29 luglio alle ore 18.30 alla Sala Comunale d’Arte (piazza Unità, 4)  la  mostra personale “… ed infine la terra”dell’artista Nadja Moncheri, intervento critico di Enzo Santese.

Così racconta Santese “Questa mostra personale di Nadja Moncheri è costituita da alcuni dei più recenti esiti della sua ricerca pittorica. La poetica dell’artista triestina è sempre stata diretta a interpretare il senso dinamico della natura, considerata nella combinazione tra il tempo  e lo spazio.

 Non è un caso che la rassegna si intitoli “…ed infine la terra”, con preciso riferimento a quel moto circolare che dalla terra parte e ad esse ritorna periodicamente.

L’attenzione di Nadja Moncheri non è rivolta peraltro a rendere visibili alcuni stadi susseguenti della materia, sottoposta al flusso della storia, ma a cogliere il battito vitale nel mondo circostante e a quantificarlo in un’emozione, scaturito dal pensiero di un’interna energia che percorre le zone sotterranee e quelle che nell’atmosfera si sviluppano, si amplificano e si disperdono fino alla vastità del cosmo.

La rassegna, che si chiuderà il 24 agosto, resta aperta al pubblico in tutti i giorni dalle 10 alle 13, dalle 17 alle 20.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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