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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

A Liberarti “War” per riflettere su come la guerra è diventata una questione d’immagine

A Liberarti “War” per riflettere su come la guerra è diventata una questione  d’immagine

Trieste – S’inaugura sabato 18 alle ore 20 all’ Emporio dell’arte Liberarti di Trieste,  la mostra  “War”. Ricorrono cento anni dall'inizio della Prima Guerra Mondiale. Liberarti, seguendo la propria linea di ricerca nell'arte contemporanea, intesa come arte nell'attualità, coglie l'occasione per indagare cosa sia la guerra oggi, ma anche per fare una “critica della violenza” che ci circonda.

La curatrice della mostra María Sánchez Puyade sottolinea come  “dopo La Grande Guerra (come se le altre fossero state o dovessero rimanere piccole), il rapporto tra cittadino e Stato è sistematicamente cambiato. Con il riassetto geo-politico dell'Europa - e la successiva nascita del fascismo, del nazismo e dello stalinismo - “la nuda vita diventa il nuovo soggetto del potere sovrano e della democrazia moderna. La politica si trasforma in Biopolitica.

Da quel momento, si moltiplicano le dichiarazioni dei diritti e diventa necessario dare un valore alla vita, dire quale sia “degna di essere vissuta” e quale no. Entra in crisi il concetto di stato-nazione e aumenta il numero di rifugiati. Proliferano le organizzazioni internazionali e cresce la necessità di legiferare su tutto ciò che riguarda “la nuda vita”: lavoro, eutanasia, maternità, migrazione.

Subito dopo, un'altra guerra, ancora più mostruosa e più meccanica, ridimensiona quella Grande al semplice ruolo di Prima, e ciononostante da allora l'umanità non ha conosciuto un solo giorno di pace.”

Artisti presenti: Marco Bevilacqua (scultura, Trieste), Vincenzo Floramo (fotografia, Trieste, residente in Tailandia), Paola Gariboldi (scultura, Milano, residente a Novate Mezzola), Elisabetta Porro (installazione, Trieste), Banafsheh Rahmani (pittura, Iran, residente a Trieste), María Sánchez Puyade (art intervention e video, Argentina, residente a Trieste).

Emporio dell'arte Liberarti www.emporioliberarti.itP.zza Barbacan 1/a- Trieste

 

 

 

 

 

 

 

“Pentagramma d’immagini”: fotografie di Valenta e Zacco nella sede della Banca di Staranzano

“Pentagramma d’immagini”: fotografie di Valenta e Zacco nella sede della Banca di Staranzano

Trieste - “Pentagramma di immagini” è uno dei tre eventi annuali organizzati dall’Associazione Juliet presso la sede direzionale di Trieste della BCC di Staranzano e Villesse, venerdì 17 ottobre alle ore 18.15. Un modo  per parlare d’arte  in un luogo dedicato alla finanza e al risparmio per lanciarlo anche in una prospettiva  inedita di “open space” culturale aperto non solo ai soci bensì all’intera città. Banca/vetrina di opere e interventi della cultura locale e non  che vengono ulteriormente e capillarmente  diffusi anche attraverso mini esposizioni di richiamo nelle filiali della BCC della provincia di Trieste.

Un percorso fotografico, quello della mostra di ottobre, che collega le opere di due giovani e sapienti fotografi, Luca Valenta e Gabriele Zacco, con il solo e grande denominatore di avere impresso la testimonianza dell’attività artistica musicale del circolo Thelonoius di Trieste durante le stagioni dei concerti.

Gli scatti sono, infatti, il diario visivo di più stagioni di concerti svolti nella sede ospitante del Knulp di Trieste e sono frutto di contorsioni e sforzi per potere operare nei millimetrici spazi fra pubblico e artisti. Gli scatti per chi non avesse visto gli autori all’opera, rivelano da soli quanto i fotografi si siano catapultati all’interno del palcoscenico quasi a interagire con i musicisti e tutto questo dà un peculiare imprimatur alla grande opera dei due artisti.

La mostra si compone di un percorso/diario dove le opere dei due autori si mescolano fra di loro per premiare ed esaltare il progetto piuttosto che sottolineare scelte e caratteristiche individuali e questa decisione dei fotografi di mescolarsi in un amalgama ben organico diventa un gioco dove lo spettatore entra nel tema senza alcuna distrazione.

Il vernissage sarà preceduto da una breve presentazione dove verranno narrate alcune storie del jazz britannico da un protagonista della Polydor, Dennis Munday in un perfetto inglese nonché da una presentazione del circolo Thelonoius da parte del suo presidente Enrico Malusà. Infine, Giovanni Pettener parlerà dell’operato dei due autori in una breve e pungente nota critica.

Appuntamento, dunque, alla sede direzionale della BCC di Staranzano e Villesse a Trieste, in via Roma 20 al primo piano, alle ore 18.15 di venerdì 17 ottobre 2014.

Come consuetudine seguirà un chiassoso e ricco rinfresco a base di corpose bollicine della Girardi Spumanti mescolato ai vini dell’Azienda agricola Škerk, ambedue sponsor tecnici delle attività dell’Associazione Juliet.

 

Alla trattoria ai Fiori nasce il gusto per l’arte

Alla trattoria ai Fiori nasce il gusto per l’arte

Trieste – Oggi lunedì 13 ottobre, alle ore 19.00, a Trieste, presso la Trattoria ai Fiori, al n. 7 di piazza Hortis, un locale dove, come piatto tipico, si debbono segnalare gli “scampi in savor”, si terrà l’inaugurazione della mostra del maestro Carlo Fontana, composta da dodici opere interamente dedicate alla città di Trieste. Il progetto espositivo si compone di un insieme di dodici tele incentrate sul tema della natura morta e di un gruppo di lavori che  ruotano attorno a dettagli architettonici, suppellettili, sfondi paesaggistici collegati con fondali scenici che rinviano al Mare e al Carso, ai suoi colori, alle sue atmosfere.

In questi quadri troviamo fissata una realtà trasognata, una realtà che, nel riprendere le ombre taglienti e le luci artificiali, rende visibile un’atmosfera di esistenza provvisoria, quasi scomposta o ricomposta in senso cubista: si tratta di un mondo che talvolta richiama in superficie la vita moderna, dinamica e contrastata, ma che nel sottofondo nasconde sempre uno spirito romantico e spirituale. Una luce calda e gessosa si irradia dalle cose raffigurate, per poi espandersi e abbracciare orizzonti lontani: disegna l’oscillazione di un crepuscolo sospeso fra il preludio di un giorno lontano e la vicinanza di un raggio di luna: un bosco, un fiore, una foglia, un prato sono i termini più semplici e comprensibili di una simbologia immediata e capace di smuovere l’animo alla pacificazione.

Carlo Fontana rappresenta, in qualche modo, un nuovo capitolo dei Maestri del Colore, perché se dinanzi alle tele dell’artista, di origini napoletane, ma trevigiano d’adozione, si possono raccogliere considerazioni stilistiche, estetiche o storiografiche, subito questa opprimente abitudine mentale viene soverchiata dalla beata e chiara presenza di un colore che tutto avvolge, tutto imbeve, tutto crea.

Ecco, nell’apparente semplicità di questo lavoro, che viceversa cela una continua ricerca della soluzione cromatica, della composizione e della misura, che non si vergogna di citare, ponendosi con modestia nella scia di una tradizione di grandi conoscitori del mestiere, ritroviamo una lingua materna e cara, un alito di quel soffio vitale che regge tutto quanto di bello al mondo c’è e che molto bene si lega con il colorismo acceso anche di pittori giuliani come Vittorio Bolaffio.

Il rinfresco del vernissage è offerto da Azienda Agricola Sandi Škerk; l’iniziativa è organizzata  dall’Associazione JULIET.

La mostra sarà visitabile fino al 10 dicembre 2014. Orario di apertura: da martedì a sabato, pranzo e cena. Per ulteriori info: 329 2229124.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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