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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Fidapa Pordenone: presentazione dell’iBook e libro “L’Acqua e la memoria. Val d’Arzino e Altipiano di Pradis”

Fidapa Pordenone: presentazione dell’iBook e libro “L’Acqua e la memoria. Val d’Arzino e Altipiano d

Pordenone - Appuntamento nell’ex convento di San Francesco in piazza della Motta, martedì 26 gennaio, alle ore 18, con le professioniste ed imprenditrici della sezione Fidapa di Pordenone guidate dalla nuova presidente Giovanna Santin.

In programma la presentazione del recente iBook, disponibile anche come volume tascabile nelle edicole e librerie a cura dell’editore Studio associato Comunicare, dal titolo ‘L’acqua e la memoria: val d’Arzino e altipiano di Pradis’.

All’incontro, patrocinato dal Comune, interverranno gli autori Tiziana Melloni, Eleonora Crupi e Lorenzo Cardin per approfondire aspetti storici, geologici e naturalistici di questa straordinaria valle del Friuli occidentale.

“L'acqua e la memoria” racconta in parole, gallerie fotografiche, immagini interattive e video la Val d'Arzino e l’altipiano di Pradis, situati nelle Prealpi, nel Friuli Occidentale. Il libro ne descrive gli aspetti geografici, geologici e naturalistici. Presenta la storia millenaria di questi luoghi, frequentati fin dal Paleolitico e interessati dalle vicende della Patria del Friuli, dalle migrazioni, dalle due guerre mondiali. In particolare vi si racconta la battaglia di Pradis, avvenuta tra Pielungo e Pradis il 5 e 6 novembre 1917.

Non mancano i personaggi celebri che sono nati nella valle o che vi hanno lasciato un ricordo indelebile, tra cui Girolamo Ortis, Giacomo Ceconi, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti. Nel libro è descritto inoltre un percorso escursionistico per antichi sentieri.

Il libro è curato da un gruppo di autori con varie competenze: Lorenzo Cardin, Tiziana Melloni e Maurizio Pertegato per le ricerche bibliografiche, i testi, il coordinamento editoriale e l’impaginazione; Eleonora Crupi per la parte geologica; un gruppo di fotografi/escursionisti ha raccolto una mole imponente di materiale foto e video, tra cui alcuni scatti ravvicinati di animali effettuati con la tecnica del digiscoping (macchina fotografica abbinata a cannocchiale astronomico).



Si tratta di un progetto pilota in quanto in ambito regionale l'editoria immateriale è un fenomeno emergente. Inoltre c’è stata un’interessantissima collaborazione con i Social Network, in particolare con le pagine Facebook “Amici della Val d’Arzino” e “Amici del torrente Arzino”, che hanno autorizzato la pubblicazione di foto naturalistiche e foto d’epoca con licenza libera (Creative Commons).

I libri in formato elettronico si prestano molto bene alla divulgazione della conoscenza geografica, scientifica e storica, in quanto offrono la possibilità di inserire all'interno del testo mappe ed immagini interattive, gallerie di foto, file audio e video. 

Si possono scaricare sul proprio dispositivo dalla piattaforma iBooks (per Mac Book, iPad e iPhone) e possono essere conservati e consultati in ogni momento, senza bisogno di connettersi alla rete Internet.


Dall'Argentina ai Balcani, passando per il Friuli: il viaggio di Daltin tra vita e letteratura

Dall'Argentina ai Balcani, passando per il Friuli: il viaggio di Daltin tra vita e letteratura

Chiopris-Viscone – Non si può mai raccontare ogni dettaglio di un viaggio: anche chi scrive libri incentrati proprio su questo non può condensare, in un unica opera, tutto ciò che ha vissuto quando è partito. Basta un particolare e tutto può cambiare, magari quel dettaglio apparentemente insignificante è stato un mattoncino nel disegno più complesso che è emerso poi.

Ieri sera, comodamente seduti sulle sedie della Biblioteca comunale di Chiopris e in compagnia dello scrittore Mauro Daltin (al centro della foto) e dal videomaker Alessandro Venier (sinistra), abbiamo attraversato confini, ascoltato storie, ammirato posti unici al mondo. Però quelle quasi due ore di conversazione a tre, aperta a un pubblico non numeroso ma lo stesso molto vivace, non si possono ricordare tutte: sono stati citati libri, letti brani, discusso e ogni parola ha lasciato un solco in chi ha ascoltato.

Ciò non siginifica dimenticare, ma anzi valorizzare ciò che più ha colpito ognuno di noi. Scrivo noi perché a presentare la serata è il sottoscritto, onorato del compito di intervistare un autore così profondo com'è Daltin: viaggiatore irrefrenabile, ha attraversato mezzo mondo e con le proprie parole lo ha descritto. Soprattutto il “suo” Friuli, natio di Gorizia, ma anche mondi apparentemente lontani come l'America Latina o vicini di casa come i Balcani.

Grazie anche alla voce di Venier, bravissimo a dare la giusta intonazione a ogni riga di tre libri presentati durante la serata (“Officina Bolivar”, “I piedi sul Friuli” e “L'ultimo avamposto del mondo”), abbiamo conosciuto la comunità argentina fondata da emigrati friulan,i dove ancora oggi le tradizioni del Nordest vivono; abbiamo visitato Machu Picchu, nella sua maagnificenza che non richiede parole; siamo volanti sui Balcani tormentati nella loro “circolarità” per poi arrivare in questa regione, terra di...Cosacchi.

Le storie che Daltin ha raccontato sono tantissime e fantastiche, che si stenta a credere che siano tutte contenuti in libricini. Ma spesso è ciò che c'è dietro a essere immenso, investendo il lettore che si trova spiazzato e avvolto al tempo stesso. E vede scorrere davanti a sé immagini, suoni, tant'è che anche il cinema è stato tirato in ballo più volte nella chiacchierata: su tutti, Kusturica per parlare dei Balcani. Ma tantissimi altri, se chiede ad Alessandro sicuramente vi saprà darvi una lista lunga chilometri.

C'è poi l'editoria, dulcis in fundo: perché Daltin e Venier sono anche due dei volti che portano avanti Bottega Errante Edizioni (BEE). Una casa editrice nata nel peggior momento storico per il libro sembrerebbe un suicidio, ma l'idea a monte è significativa: riportare l'attenzione su un modo di concepire la lettura come un qualcosa di lento, pubblicando così solo pochi titoli all'anno. E non come altri nomi, che sfornano titoli pronti a essere dimenticati: un nuovo percorso è già iniziato, possiamo solo che seguirlo con il massimo interesse.

Il viaggio parte dalla letteratura: Mauro Daltin e Alessandro Venier ospiti domani a Chiopris

Il viaggio parte dalla letteratura: Maura Daltin e Alessandro Venier ospiti domani a Chiopris

Chiopris-Viscone (Ud) - L'editoria, si sa, in questo inizio di secolo non gode di ottima salute: tra cali delle vendite dei libri, relativa chiusura delle librerie, diffusione di ebook sempre più facili da reperire (spesso in modo poco leciti) e anche scarsità di autori di un certo livello, ci sono tutti gli elementi per mettersi le mani tra i capelli e fare qualsiasi altro lavoro nella vita anziché l'editore.

C'è però che preferisce andare controcorrente, armato di idee nuove che tante volte fanno la differenza: all'appello risponde Mauro Daltin (foto), già scrittore e “viaggiatore quando posso” si descrive. Nato a Gorizia nel 1976, si laurea in Scienze Politiche a Padova con una tesi che preannuncia il suo legame fortissimo con la letteratura, incentrata su “1984” di George Orwell. E questo continuerà nel lavoro: prima al Touring Club, poi come direttore editoriale e ufficio stampa per la casa editrice Kappa Vu e quindi editor e responsabile editoriale della casa editrice Ediciclo/Nuova Dimensione.

Negli ultimi anni, insieme ad altri coraggiosi, ha dato vita a Bottega Errante: un laboratorio itinerante di scrittura, lettura e altre arti che poi è diventata anche Bottega Errante Edizioni (BEE), casa editrice mirata a valorizzare gli autori regionali. Voci nuove e fresche, insomma. E domani sera Daltin, insieme al videomaker, attore e blogger Alessandro Venier, sarà ospite della Biblioteca comunale di Chiopris, nella sala polivalente dalle 20.30, per un viaggio dal Sud America al Friuli all'interno dell'animo umano.

Durante la serata saranno letti alcuni brani tratti dai suoi libri, tra cui “I piedi sul Friuli” e “Officina Bolivar”: le opere di questo autore vagabondo sono autentici inni al viaggio, non solo come strumento di conoscenza di luoghi lontani o vicini che siano, ma anche di se sé stessi: i personaggi camminano sul sentiero dei propri pensieri, tra storie e vite che si intrecciano in un fiume narrativo che scorre inesorabile e travolge: “i luoghi – scrive Francesco Tomada recensendo “I piedi sul Friuli” - diventano (...) paesaggi dell’anima, pagine del ricordo, momenti di crescita”.

Daltin e Venier, leggendo e dando vita ai ricordi e alle speranze legate a Bottega Errante, coinvolgeranno il pubblico in una delle esperienze editoriali odierne più interessanti del panorama regionale. Che non si limita alle solite storielle tradizionali, ma vanno oltre i confini geografici e umani, sempre pronti a essere attraversati da chi osa. Qualità che, in letteratura come nella vita non passerà mai di “moda”.

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