Cultura
Fullin alla Libreria Ubik Rinascita di Monfalcone con Ariella Reggio e il cast di “Ritorno a Miramar”
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Giovedì, 14 Aprile 2016 20:56
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Monfalcone (Ts)- Un appuntamento speciale, venerdì 15 aprile alle ore 18 a Monfalcone, presso la libreria Ubik Rinascita, con Alessandro Fullin, Ariella Reggio e il cast di “Ritorno a Miramar”.
Alessandro Fullin presenterà i suoi tre libri “Sissi a Miramar”, “Ritorno a Miramar” e “Oberdan, amor mio!”, pubblicati da Mgs Press, all’ interno di un incontro speciale. Con lui, infatti ci saranno Ariella Reggio e gli attori che in questi giorni stanno provando l’allestimento di “Ritorno a Miramar”, lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo, prodotto dalla Contrada-Teatro Stabile di Trieste che debutterà al Teatro Bobbio il prossimo 29 aprile.
Il secondo dei tre lavori letterari di Alessandro Fullin legati al castello di Miramare e alle figure di Carlotta del Belgio e Sissi di Baviera, riadattato per il teatro dallo stesso autore che ne cura anche la regia con Tina Sosic, sarà in scena a Trieste fino all’8 maggio.
In scena Ariella Reggio, Alessandro Fullin, Marzia Postogna, Francesco Godina, Franko Korošec, Valentino Pagliei e Giulia Corrocher.
La libreria Ubik Rinascita è a Monfalcone, in viale San Marco 29.
“Ritorno a Miramar”debutta venerdì 29 aprile alle 20.30 e rimane in scena fino a domenica 8 maggio, con i consueti orari del Teatro Bobbio: serali 20.30, martedì e festivo 16.30.
Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 - orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 - orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it) anche attraverso il sito www.contrada.it.
Pedalando per il mondo insieme ad Emilio Rigatti
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Giovedì, 14 Aprile 2016 16:25
- Scritto da Timothy Dissegna
Chiopris-Viscone – Nato a Gorizia, una vita trascorsa a Padova, poi di nuovo il Friuli e, nel mezzo, tantissimi viaggi: la cronostoria di Emilio Rigatti, scrittore e professore che ieri sera ho avuto l'enorme piacere di intervistare di fronte a una nutrita platea presso la biblioteca di Chiopris, scorre veloce tra una pedalata e l'altra. Perché tutto ruota attorno a lei, la bici.
Classe 1954, Rigatti ha dedicato libri e storia personale all' “andare lento”, anche se lui sulle due ruote corre non poco. E proprio per raccontare questa suo life-style è stato ospite del ciclo d'incontri con l'autore che da qualche mese animano il paesino della Bassa, arrivando rigorosamente pedalando da San Nicolò di Ruda, paese in cui adesso vive. Lo stupore generale ha lasciato ben presto, comunque, lo spazio all'enorme fascino che quest'uomo semina appena apre bocca.
Elemento che si capta già leggendo la sua biografia e il ricco elenco di opere che ha prodotto. La curiosità con cui parto, però, è la più immediata: come nasce questa passione per la bici? E il racconto inizia nell'infanzia, quando faceva le scuole a Padova e, in vista della promozione della terza media, il padre gli chiese cosa volesse come regalo. Niente materiale per Emilio, ma “solo” di poter andare da solo dal Veneto al Friuli. Pedalando. E da quel viaggio, così importante che, come dice lui stesso, tremava all'inizio e dovette fermarsi.
Ma da quel sellino non scenderà più, anche se sembrerà per un periodo che la storia sia finita. Poi le cose cambiano di nuovo, la passione per le due ruote riemerge ed ecco che le brevi gite diventano viaggi più lunghi, che prendono strade insolite proprio per godersi il tragitto senza l'ansia di dover arrivare da qualche parte. E con lo stesso spirito porta in gita (insieme ad altri colleghi) i suoi studenti, lui professore di italiano, storia e geografia alle medie: ogni anno almeno Udine e Venezia, spiega, anche se con il tempo l'elasticità dei presidi si è irrigidita.
Ci sono poi le “gite” per adulti, che invece di andare in città vanno direttamente in altri continenti: com'è stato il viaggio compiuto da Rigatti, Paolo Rumiz e Altan da Trieste e Istanbul. Sempre in bici, ovviamente, da cui poi è nato il libro “La strada per Istanbul” (Premio Albatros 2002): “Ci siamo divertiti da matti” esclama, il sorriso stampato sul volto. Per arrivare fino in Turchia hanno viaggiato lungo la penisola balcanica appena uscita dalla guerra, dormendo molto spesso all'aria aperta.
I racconti scorrono veloci dalle parole dello scrittore, tra storie così assurde da essere per forza vere. E c'è veramente da chiedersi se prendere la strada più veloce, fisicamente e simbolicamente, sia sempre la scelta giusta o se sia meglio fermarsi per capire cosa ci circonda. E magari si scopre un mondo dietro casa nostra, come il Collio ne “Gli alchimisti delle colline”, suo ultimo libro, che pensavamo di conoscere a forza di passarci davanti ma che mai abbiamo approfondito. Forse un po' come noi stessi.
Non solo “Danze al cioccolato” al Caffè degli Specchi a Trieste
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Mercoledì, 13 Aprile 2016 09:03
- Scritto da daniele benvenuti
Trieste - La giovane associazione culturale Trieste Ottocento, ospite del prestigioso Caffè degli Specchi nella suggestiva Piazza Unità d’Italia, organizza sabato 16 aprile una “Cioccolata Danzante”, alle ore 15.30 per rivivere la magica atmosfera dei balli ottocenteschi con musiche e costumi dell’epoca.
Con la generosa collaborazione di Trieste Flute association, gli spettatori si troveranno trasportati nella Trieste della seconda metà Ottocento in un vero e proprio viaggio nel tempo grazie ai balli e all’atmosfera fiabesca creata dai noti fiati di Trieste Flute Ensemble. Nel plateatico antistante lo storico Caffè si alterneranno una trentina di ballerini sulle musiche di autori quali Strauss, Wagner, Schrammel, eseguendo coreografie tratte dai manuali dell’epoca ricostruite da Yvonne Vart, membro del Comitato internazionale per la danza dell’Unesco.
Inoltre, lo scrittore e musicologo triestino Pier Paolo Sancin – autore del testo “Storia del ballo a Trieste 1350-1920”, terrà un breve intervento durante il quale presenterà il contesto storico, sociale e culturale triestino dell’epoca rievocata.
L’associazione a promozione sociale Trieste Ottocento nasce tra amici, accomunati dalla passione per il ballo ed il costume, con l’intento di riproporre l’ambiente culturale, artistico e sociale di un periodo importante per la storia europea in generale e di Trieste, in particolare, attraverso la danza e i costumi storici. Trieste Flute Ensemble costituisce una delle rare realtà orchestrali di soli flauti operanti in Italia, il cui repertorio annovera musiche di Mozart, Fucìk, Strauss e vanta vari concerti di grande successo in Italia e all’estero.
Un evento interessante e coinvolgente che, attraverso la musica e le danze storiche, ha come obiettivo quello di avvicinare le persone di età e di paesi diversi e, perché no, di avvicinarle a livello pratico ai balli storici. Terminate le danze, infatti, chiunque voglia avere informazioni circa i corsi organizzati, potrà far riferimento a Marisol e Massimiliano di Trieste Ottocento per fare una prova gratuita di ballo.
In caso di maltempo l’evento verrà posticipato a domenica 17 aprile nel medesimo orario e luogo.
Altri articoli...
- "Andamento lento", Emilio Rigatti ospite a Chiopris
- Floramo e la "sua" Guarneriana segreta ospiti della biblioteca Chiopris
- "I petali di Gorizia", domani la presentazione con l'autore alla LEG
- Dedica Festival a Pordenone: protagonista lo scrittore algerino Yasmina Khadra
- Alla presenza della neopresidente Giovanna Santin la Fidapa ha organizzato la presentazione dell’iBook “L’Acqua e la memoria”
- L’associazione “Libera” ha organizzato a Trieste la presentazione del libro “Mafia a Nordest”
- Fidapa Pordenone: presentazione dell’iBook e libro “L’Acqua e la memoria. Val d’Arzino e Altipiano di Pradis”
- Dall'Argentina ai Balcani, passando per il Friuli: il viaggio di Daltin tra vita e letteratura