Inverno alle porte, via l'ora legale: lancette un'ora indietro tra sabato e domenica
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- Pubblicato Sabato, 26 Ottobre 2013 09:47
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Ricordiamo che alle tre di notte, tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, le lancette dell'orologio vanno spostate un'ora indietro: ritorna l'ora solare.
L'ora legale tornerà tra 5 mesi, il 30 marzo. L'ora solare torna anche in tutti gli altri Paesi dell'Unione Europea ed in Svizzera.
Il cambio di ora come di consueto porta con sé un "effetto jet lag" che richiederà qualche giorno di adattamento, specie per i più piccoli e per le persone che soffrono d'insonnia.
Secondo quanto rilevato da Terna, durante il periodo di ora legale, iniziato il 31 marzo 2013, grazie all'ora quotidiana di luce in più, l'Italia ha risparmiato 568,2 milioni di kilowattora, pari a circa 93,7 milioni di euro.
Recenti studi hanno tuttavia mostrato che con i cambiamenti climatici il risparmio energetico andrà riducendosi: a fronte dell’effettiva riduzione dei consumi della luce elettrica, si assiste a un rilevante aumento dell’uso dei condizionatori nei mesi estivi.
Dal punto di vista fisico, il cambio di orario mette a rischio la sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro: come ha mostrato una ricerca condotta nel Regno Unito, il primo lunedì successivo al passaggio all’ora legale il numero di incidenti d’auto aumenta dell’8%, probabilmente proprio a causa dello scompenso prodotto dal ritmo sonno-veglia, che riduce l’attenzione del conducente. Quest’ipotesi è confermata da una altro dato allarmante: nello stesso giorno, il tasso di incidenti sul lavoro aumenta del 5,7%.
(Nella foto: meccanismo conservato presso il Museo dell'orologeria di Pesariis, UD)
La Società Adriatica di Speleologia presenta i risultati dell'esplorazione del Timavo
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- Pubblicato Martedì, 15 Ottobre 2013 10:05
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Domenica 13 ottobre la Società Adriatica di Speleologia ha presentato ufficialmente alla cittadinanza i risultati della spedizione estiva che ha svolto importanti esplorazioni del Timavo, il fiume sotterraneo che corre da Škocjan, in Slovenia, fino a San Giovanni di Duino, con un percorso in gran parte sconosciuto.
La SAS ha svolto un ruolo centrale nella esplorazione e custodia di siti in cui intercettare il corso del fiume. In particolare l'Abisso di Trebiciano, un cunicolo che sbocca in un'enorme grotta ed un lago sotterraneo.
Qui, ed al Pozzo dei Colombi, presso le risorgive del Timavo, si sono immersi in pieno Ferragosto gli speleosub del gruppo francese del Centre de Recherches et de Plongèes Souterraines (FFESSM-FFS) di Marsiglia.
Nella conferenza, di cui pubblichiamo un ampio servizio fotografico a cura di Stefano Savini, è stata fatta una esauriente relazione dei lavori svolti da SAS e FFESSM. Le fasi ed i risultati della ricerca si possono trovare sul sito che la SAS ha voluto dedicare al progetto:
http://timavosystemexploration2013.blogspot.it/
Nel sito è possibile trovare tutti gli articoli dedicati alla spedizione, oltre a video, foto e mappe.
Credits: Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte
Morto Marco Zamperini, pioniere di Internet in Italia e promotore di "State of the Net" di Trieste
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- Pubblicato Lunedì, 14 Ottobre 2013 16:30
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - È morto nella notte tra il 13 e il 14 ottobre all'improvviso a Milano Marco Zamperini, uno dei principali esperti di Internet in Italia, conosciuto per la grande competenza e la passione con cui ha svolto il proprio lavoro nell'industria dell'information technology.
Zamperini aveva 50 anni ed era Chief Innovation Officer di NTT Data Europe. Il decesso è stato probabilmente causato da un infarto. Lascia la moglie Paola e due bambine.
Zamperini faceva parte del comitato promotore della conferenza State of the Net, l'appuntamento annuale sullo stato della rete che si tiene a Trieste.
Laureato in statistica all’Università Statale di Milano, Zamperini aveva cominciato la sua carriera lavorando come consulente software per alcune industrie italiane.
Tra 2011 e 2012 era stato anche professore all’università Iulm di Milano.
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