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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

È morto il fisico Paolo Budinich, uno dei fondatori del polo scientifico internazionale di Trieste

È morto il fisico Paolo Budinich, uno dei fondatori del polo scientifico internazionale di Trieste

Trieste - È morto il 14 novembre a Trieste all'età di 97 anni Paolo Budinich, fisico teorico di fama internazionale.

Nato a Lussino nel 1916, Budinich era cresciuto a Trieste, dove frequentò il liceo. Si laureò nel 1939 alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Nel 1951 lavorò con Werner Heisenberg a Gottinga e nel 1954 con Wolfgang Pauli a Zurigo.

Fu uno dei maggiori fautori dell'affermazione del polo scientifico internazionale di Trieste. Fu cofondatore con Abdus Salam del Centro internazionale di fisica teorica per il terzo mondo (Ictp), e del Sincrotrone di Basovizza.

Nel 1978 fondò la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), istituto di ricerca e di studi avanzati, della quale fu il primo direttore.

Per i suoi meriti fu insignito di numerose onorificenze pubbliche: Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana; Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte.

(Fonte per la biografia e la foto: Wikipedia)

Rientro del satellite GOCE: massima attenzione della Protezione Civile del FVG. Traiettoria sul web

Rientro del satellite GOCE: massima attenzione della Protezione Civile del FVG. Traiettoria sul web

Palmanova - La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, con il gruppo di tecnici composto da  
Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Agenzia Spaziale Europea (ESA), Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ENAV, ENAC, ISPRA, Comando Operativo Interforze, stanno monitorando dallo scorso 3 novembre la traiettoria di rientro del satellite GOCE.

GOCE era stato lanciato nel 2009 dall’ESA per tracciare una mappa ad alta risoluzione del nostro pianeta.

Il satellite pesa circa una tonnellata. Lo scorso 21 ottobre ha esaurito il carburante e ha iniziato a scendere gradualmente di quota. Entro il 9 novembre dovrebbe entrare nell’atmosfera dove, secondo gli esperti, si dovrebbe disintegrare quasi del tutto.

Non è escluso tuttavia che alcuni frammenti arrivino ad oltrepassare l'atmosfera. Per questo la Protezione Civile sta ponendo la massima attenzione alla traiettoria di rientro.

L'orbita di GOCE si può seguire secondo dopo secondo su Internet a questo link.

Protezione Civile del FVG allertata per il rientro del satellite Goce rimasto senza carburante

Protezione Civile del FVG allertata per il rientro del satellite Goce rimasto senza carburante

Palmanova - In vista del rientro del satellite Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), rimasto senza carburante, verso la Terra, previsto tra il 3 e il 9 novembre, è stato costituito un gruppo di Protezione Civile composto da tecnici del Dipartimento nazionale, dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dell’ENAV, dell’ENAC, di ISPRA, del Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni.

Il gruppo ha il compito di monitorare l’evolversi della situazione e dare aggiornamenti nei prossimi giorni all’intero sistema di protezione civile, sulla base dei dati che verranno forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e da quella Europea.

A rendere nota la vicenda è un comunicato della stessa Protezione Civile, pubblicato il 1° novembre, in cui si precisa che "la finestra temporale ipotizzata per il rientro di GOCE va dal 3 al 9 novembre, con una notevole incertezza legata al fatto che lo stesso satellite, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto".

"Secondo le informazioni fornite da ASI - prosegue il comunicato - dal momento in cui questo avverrà, GOCE impiegherà circa 3 giorni per rientrare sulla Terra, in modo incontrollato, e solo 24 ore prima della sua caduta l’Agenzia Spaziale potrà fornire le curve attendibili di un eventuale attraversamento del territorio italiano".

"Dunque - spiega la Protezione Civile - quando e dove i probabili frammenti del satellite cadranno sulla terra non può ancora essere previsto, anche se si sa che l’area interessata si limiterà sempre di più con il passare del tempo e l’affinamento delle previsioni".

"ESA prevede che la maggior parte di GOCE, che oggi pesa circa 1 tonnellata, è lungo 5 metri e non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell’atmosfera e che solo alcune piccole parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre".

"L’Agenzia Spaziale Europea rilascerà periodicamente le previsioni di rientro e manterrà tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e le autorità competenti costantemente aggiornate, anche per consentire di informare la popolazione su eventuali pericoli".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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