Protezione Civile del FVG allertata per il rientro del satellite Goce rimasto senza carburante
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Sabato, 02 Novembre 2013 18:01
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Palmanova - In vista del rientro del satellite Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), rimasto senza carburante, verso la Terra, previsto tra il 3 e il 9 novembre, è stato costituito un gruppo di Protezione Civile composto da tecnici del Dipartimento nazionale, dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dell’ENAV, dell’ENAC, di ISPRA, del Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni.
Il gruppo ha il compito di monitorare l’evolversi della situazione e dare aggiornamenti nei prossimi giorni all’intero sistema di protezione civile, sulla base dei dati che verranno forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e da quella Europea.
A rendere nota la vicenda è un comunicato della stessa Protezione Civile, pubblicato il 1° novembre, in cui si precisa che "la finestra temporale ipotizzata per il rientro di GOCE va dal 3 al 9 novembre, con una notevole incertezza legata al fatto che lo stesso satellite, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto".
"Secondo le informazioni fornite da ASI - prosegue il comunicato - dal momento in cui questo avverrà, GOCE impiegherà circa 3 giorni per rientrare sulla Terra, in modo incontrollato, e solo 24 ore prima della sua caduta l’Agenzia Spaziale potrà fornire le curve attendibili di un eventuale attraversamento del territorio italiano".
"Dunque - spiega la Protezione Civile - quando e dove i probabili frammenti del satellite cadranno sulla terra non può ancora essere previsto, anche se si sa che l’area interessata si limiterà sempre di più con il passare del tempo e l’affinamento delle previsioni".
"ESA prevede che la maggior parte di GOCE, che oggi pesa circa 1 tonnellata, è lungo 5 metri e non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell’atmosfera e che solo alcune piccole parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre".
"L’Agenzia Spaziale Europea rilascerà periodicamente le previsioni di rientro e manterrà tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e le autorità competenti costantemente aggiornate, anche per consentire di informare la popolazione su eventuali pericoli".