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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Riforma degli enti regionali, tagli per 1 milione e mezzo di euro. Polemiche per Ater e teatro Verdi

Riforma degli enti regionali in Consiglio

TRIESTE - Il Consiglio regionale svoltosi ieri 31 luglio sul riordino degli enti ha varato diversi provvedimenti che porteranno ad un risparmio di circa un milione e mezzo di euro.

Il riordino è stato approvato nella tarda serata dal Consiglio con 28 voti a favore (Pdl, LN, UDC, Pensionati, Ballaman e Asquini); 17 contrari (PD, SA-PRC, SA-SEL, Idv, Cittadini-Libertà civica) e un astenuto.

Soddisfatto il presidente della Regione, Renzo Tondo, perché "È il primo progetto di riforma complessivo che abbia un significato organico che viene votato".

Tra i provvedimenti approvati, la razionalizzazione delle Camere di commercio, che passeranno a Unioncamere FVG; la riduzione del numero dei componenti il Consiglio di amministrazione dell'Ente zona industriale di Trieste - Ezit; l'aggregazione dei Confidi; la diminuzione da 8 a 6 degli ambiti territoriali, e dunque delle sedi operative, dell'agenzia TurismoFVG; la soppressione dell'Agenzia regionale del lavoro; la riforma dell'Erdisu (Ente regionale per il diritto allo studio).

Polemica l'Italia dei Valori sul mancato ridimensionamento dei vertici dell'Ater (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale):  il capogruppo Alessandro Corazza aveva presentato un emendamento per sostituire ognuno dei cinque Consigli di Amministrazione degli Ater del Friuli Venezia Giulia con un direttore per ogni ente, prevedendo inoltre un solo revisore dei conti al posto del collegio. Su tale emendamento c'è stato un voto negativo trasversale e il silenzio da parte delle forze di maggioranza.

Corazza ha spiegato che l'emendamento riproponeva la proposta di riforma del consigliere del Pdl Pedicini, poi non esaminata.

"Denunciamo — ha detto Corazza in Aula — il silenzio imbarazzante della maggioranza, che non è nemmeno intervenuta su questa proposta, rimanendone spiazzata. Eppure non ho fatto altro che riprendere una loro idea, che evidentemente qualcuno aveva già ben pensato di bloccare. Altro che spending review: perfino l'assessore Riccardi aveva citato la formula "Prendi 1 e paghi 5" riferendosi alla composizione degli organi dell'Ater, salvo poi allinearsi anch'egli ai doveri di partito".

Insoddisfatto anche Piero Camber (PdL) per il mancato accoglimento da parte del Consiglio regionale di un emendamento al disegno di legge sul riordino degli enti regionali che andava a saldare il Teatro Verdi, oggi sotto gestione commissariale: "Il Teatro Verdi di Trieste rischia di non aprire la stagione 2012/2013" ha detto Camber.

Renzo Tondo, rispondendo alle forze politiche di opposizione, convinte che la riforma si sia risolta in "risultati molto scarsi", ha ammesso che "si poteva fare di più", ma che "da parte dell'opposizione non c'è stato alcun contributo, solo il tentativo di ostacolare i risultati raggiunti". In ogni caso, ha aggiunto, "si comincia a ragionare sempre di più in ottica di carattere regionale e non più di contrapposizione territoriale. Uno degli elementi su cui la Regione ha alimentato la propria spesa pubblica è stata la duplicazione di enti, la duplicazione di servizi e la duplicazione di istituzioni".

Nel commentare poi la proposta della Lega Nord di portare il capoluogo regionale a Udine, il presidente ha detto "Trieste è l'unica città internazionale di questa regione: il capoluogo è Trieste".

Il Consiglio regionale ha rinviato ad una commissione che si riunirà il 2 agosto la trattazione del capitolo delle province, che sia Tondo che la lega Nord vorrebbero sostanzialmente sopprimere. Per Tondo è "un percorso complesso, che attiene alla trattativa con lo Stato", e che pertanto "non sarà di immediata soluzione".

Yemen, Spadotto sarà libero entro 2 giorni

ULTIMA ORA - Yemen, Spadotto sarà libero entro 2 giorni

BEIRUT - ULTIMA ORA - Sarà libero "entro due giorni" il carabiniere italiano Alessandro Spadotto, originario di San Vito al Tagliamento, rapito domenica 29 luglio a Sanaa, in Yemen.

Lo ha affermato stamani, 1° agosto, il sedicente capo dei rapitori in una telefonata all'agenzia yemenita Maareb Press.

Province, contenti tutti: in Fvg si va verso l'abolizione. Già avviata una Commissione speciale

Consiglio regionale FVG

TRIESTE - Le Regioni a statuto speciale hanno 6 mesi di tempo dall'entrata in vigore del decreto legge n. 95 del 2012 (riordino delle Province italiane e razionalizzazione delle loro funzioni) per adeguare i propri ordinamenti, nell'ambito della revisione della spesa pubblica. In Fvg l'orientamento politico, espresso di recente dai principali partiti, dal Pdl al Pd, dalla Lega all'Udc, è quello di passare direttamente all'abolizione delle quattro amministrazioni provinciali.

Si farebbero insomma contenti tutti, senza accorpamenti. Ricordiamo che, secondo il decreto, per non essere accorpate le Province devono avere almeno 350.00 abitanti ed estendersi su una superficie non inferiore a 2.500 chilometri quadrati.

Per affrontare questo passaggio, nel Consiglio regionale attualmente in corso oggi 31 luglio, il consigliere regionale del Pdl Antonio Pedicini si è fatto promotore, attraverso una mozione proposta in Aula, della nomina di una Commissione speciale da istituire all'interno del Consiglio regionale. La Commissione avrà i seguenti compiti:

a) effettuare la ricognizione dell'attuale normativa relativa agli enti locali, in particolare quelli provinciali, approvata dal Governo nazionale e dell'assetto legislativo regionale;
b) procedere ad audizioni di organi e soggetti interessati al riordino istituzionale e ordinamentale degli enti locali, richiedere atti e documenti, procedere a ispezioni;
c) predisporre eventualmente una o più proposte, volte al recepimento dei principi di coordinamento di finanza pubblica in materia di enti locali, con particolare riferimento a quelli provinciali, con il fine di affermare la specialità riservata alla nostra Regione in materia di enti locali;
d) riferire all'Aula in merito ai punti precedenti nel corso della seduta obbligatoria del Consiglio regionale del primo ottobre 2012.

La Commissione sarà composta da un componente per Gruppo consiliare, a esclusione del PDL e del PD che esprimeranno due componenti; non comporterà oneri aggiuntivi per l'Amministrazione regionale, infatti si avvarrà degli uffici di segreteria della V Commissione permanente e del supporto degli uffici legislativi del Consiglio regionale.

Da parte di PD, Sinistra Arcobaleno e Cittadini-Libertà Civica, oltre al Pdl vi è stato pieno appoggio all'iniziativa di Antonio Pedicini (Pdl), anzi - ha proposto Igor Kocijancic di SA-PRC - comunichiamo subito i nomi dei componenti e acceleriamo i tempi. Roberto Asquini, da presidente del Gruppo misto, ha ricordato la propria proposta di legge sulla semplificazione istituzionale (si poteva lavorare su quella), ma è comunque una strada da percorrere per arrivare, si augura, alla cancellazione definitiva delle Province.

A non ritrovarsi nella proposta si sono dette, invece, Lega Nord (per Danilo Narduzzi è solo una perdita di tempo e il voto del Gruppo sarà negativo) e UDC (lavoriamo in V Commissione - così Edoardo Sasco - senza creare un organismo nuovo; per il resto siamo sempre stati per la riforma del sistema delle autonomie locali perciò comunque voteremo sì). E pollice verso alla mozione anche da parte di Idv (la questione è di primaria importanza, ma il tavolo di lavoro non sarebbe quello appropriato - ha detto Alessandro Corazza).

Alla fine, la mozione è stata accolta con 38 voti favorevoli e 5 contrari (solo quelli preannunciati di LN e Idv), nessun astenuto.

"Già giovedì prossimo (2 agosto) si procederà all'insediamento della Commissione speciale per la razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni in Friuli Venezia Giulia e immediatamente inizieranno i lavori". Lo dichiara lo stesso proponente della Commissione e consigliere regionale del Pdl, Antonio Pedicini.

"La ratio della Commissione - spiega Pedicini - è quella di realizzare concretamente un concorso paritetico di tutte le forze politiche per affrontare una riforma essenziale per la nostra regione come è quella degli Enti locali. Con soddisfazione la mozione è stata approvata a larga maggioranza".

"Il cronoprogramma di lavoro - continua Pedicini - è già ben delineato per essere in Aula già l'1 di ottobre. Giovedì prossimo ci sarà l'insediamento, quindi si deciderà subito il calendario dei lavori per le audizioni dei soggetti interessati. Nel mentre gli uffici elaboreranno il necessario materiale giuridico".

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