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Il movimento Italia Futura si candida alle elezioni regionali del 2013
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- Pubblicato Lunedì, 02 Luglio 2012 16:12
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - Lo scorso venerdì 29 giugno il Movimento Italia Futura, fondato da Luca di Montezemolo, ha ufficialmente dato avvio alla sua campagna elettorale per le elezioni regionali in Fvg. L'incontro si è svolto a Trieste presso l'hotel Savoia Excelsior.
La presidente regionale Cinzia Palazzetti, nota imprenditrice della provincia di Pordenone, nel presentare il progetto che Italia Futura ha per il Friuli Venezia Giulia, ha esordito dicendo che "l’autonomia regionale va riscoperta e valorizzata a partire dai Comuni, come ha dimostrato il successo della ricostruzione dopo il terremoto, nella quale proprio ad essi fu affidato il ruolo principale. Le minoranze linguistiche sono un altro fattore di autonomia, mentre non lo è più il confine".
"Oggi la sfida autonomista è legata anzi alle politiche fiscali e del lavoro proprio in relazione al superamento del confine". Ha affermato Palazzetti. "O riusciamo anche in questo campo a marcare la nostra autonomia, oppure non potremo lamentarci se tanti imprenditori sposteranno le loro aziende, come hanno iniziato a fare, in Austria e Slovenia".
L'esponente di Italia Futura si è detta "profondamente delusa" dall’esperienza di governo di Renzo Tondo, segnata, a suo dire, da una assenza di riforme. Secondo Palazzetti, Tondo afferma di avere risanato finanziariamente la Regione, ma anche questa scelta rischia ora di naufragare per finanziare la “terza corsia” dell'autostrada A4. "Fosse toccato a noi, non avremmo mai dato alla terza corsia una priorità tale da farci rischiare di bloccare ogni altri investimento regionale, in qualsiasi campo" - ha proseguito. - "Se siamo una Regione di passaggio, è chiaro che a finanziare le opere che consentono il “passaggio” deve essere la comunità nazionale e quella europea".
"Abbiamo una Regione che negli ultimi 20 anni si è venuta strutturando similmente al governo centrale: invece di decentrare si sono creati grandi ed inutili assessorati, le ragioni di una politica sbagliata hanno condotto alla nascita di sempre nuove istituzioni e aziende controllate dalla Regione, di cui misuriamo ora il peso e l’inutilità".
"Noi siamo per de-istituzionalizzare, per una Regione che dialoghi coi Comuni, deleghi a loro, detti poche e chiare regole e le faccia rispettare".
Sanità, Università, ambiente e comunicazioni sono stati gli altri temi affrontati da Palazzetti: "Dobbiamo connettere tutta la regione con la banda larga e metterci alla pari coi paesi più evoluti" ha concluso.
"Noi viviamo - ha detto la presidente - in una regione bellissima e varia, ricca di natura e storia. Dentro ai processi di globalizzazione è questa bellezza che deve informare tutto ciò che produciamo, di beni e servizi".
Italiafutura inizierà a settembre un ciclo di 5 seminari regionali al centro dei quali saranno l’autonomia regionale con la relazione coi Comuni e la riduzione della presenza istituzionale; le politiche per la salute fisica, mentale e sociale; la programmazione del territorio; le politiche industriali e di sostegno alle imprese in tutti i settori; l’Università, la scuola, la ricerca.
Nel corso di questi seminari verranno scelti i candidati di Italia Futura FVG alle elezioni regionali e soprattutto una candidatura alla Presidenza della Regione. Sarà una persona del tutto nuova, ma di alto profilo professionale, di grande cultura ed impegnata nelle attività sociali. Sarà una persona nuova e profondamente credibile. Darà immediatamente il senso della profonda diversità di Italia Futura dalle persone proposte da tutti gli altri.
Per quanto riguarda il discorso strettamente politico, "Noi siamo disponibili ad allearci - ha detto Cinzia Palazzetti - solo con movimenti e liste che segnalino una grande e positiva novità rispetto al passato".
Se passa il piano del governo, le province di Pordenone e Gorizia spariranno
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- Pubblicato Domenica, 24 Giugno 2012 13:18
- Scritto da Tiziana Melloni
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ROMA - Il taglio delle Province è un'azione di riduzione dei costi della politica nell'aria almeno da 4-5 anni. Sergio Rizzo, sul Corriere della Sera di sabato 23 giugno, dà notizia di un piano secondo cui il governo ha in mente di tagliare tutte le Province che non soddisfino due requisiti su tre necessari: quello degli abitanti (minimo 350mila), quello della superficie (almeno 3.000 km quadrati) o quello dei comuni presenti sul territorio considerato (minimo 50).
Il risultato per il Fvg sarebbe la soppressione delle province di Gorizia e Pordenone. Gorizia non soddisfa nessuno dei tre criteri (ha 139.983 abitanti, 466 kmq di superficie e 25 comuni); Pordenone non ne soddisfa due (ha 310.000 abitanti, 2276 kmq di superficie e 51 comuni. Salve Udine (536.035 abitanti, 4904 kmq di superficie, 136 comuni) e Trieste, dato che è capoluogo di Regione.
Le giunte verrebbero in ogni caso abolite e i consigli, non più elettivi, ridotti in modo drastico.
Dalle attuali 107 province (escluse Valle d'Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano) si passerebbe a 54.
Decade a fine anno il commissariamento della terza corsia dell'A4
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- Pubblicato Mercoledì, 20 Giugno 2012 10:55
- Scritto da Tiziana Melloni
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ROMA - Il commissariamento della terza corsia dell'A4 terminerà improrogabilmente il 31 dicembre di quest'anno. Il Parlamento ha bocciato ieri 19 giugno un emendamento del parlamentare Manlio Contento (PdL), presentato nel corso della discussione sul Decreto Protezione Civile, nel cui ambito rientra appunto il tema dei commissariamenti.
Il decreto si propone infatti di riportare l'operatività della Protezione civile al nucleo originario di competenze attribuite dalla legge istitutiva, dirette, prevalentemente, a fronteggiare gli eventi calamitosi e a rendere più incisivi gli interventi nella gestione delle emergenze.
Contento aveva presentato un emendamento per far passare l'eccezione relativa al commissariamento della terza corsia dell'A4. Alle sei di sera il Parlamento ha votato contro l'emendamento, come del resto annunciato dai relatori di maggioranza del Pd e del PdL.
Del resto l'on. Rosato aveva già annunciato a Udine, nei giorni scorsi, che il Partito Democratico non avrebbe votato l'emendamento del Pdl per avere una proroga ad hoc del commissario per la A4.
La realizzazione della terza corsia dell'autostrada Trieste-Venezia, la cui necessità non è messa in discussione da nessuna forza politica, era stata oggetto, sempre il 19 giugno, di un confronto tra il presidente Tondo ed i parlamentari del Fvg, che però non aveva portato ad un accordo sulla votazione dell'emendamento.
"Il confronto - si legge nel comunicato - ha permesso di analizzare i diversi punti di vista e le relative motivazioni in merito alle modalità concrete utili a raggiungere questo obiettivo in tempi adeguati alle esigenze. Le risultanze sono ora all'attenzione delle varie forze politiche".
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