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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Il futuro del Pdl in Fvg continua a chiamarsi Renzo Tondo

pdl trieste

TRIESTE - Il Popolo della Libertà del Friuli Venezia Giulia fa di fatto partire la campagna elettorale per le regionali 2013 proprio da Trieste, la città dove lo scorso anno il partito aveva visto il tramonto di un decennio targato centro destra. "Quale futuro del Pdl nel Friuli Venezia Giulia?" era il titolo dell'incontro di venerdì 8 giugno al Savoia Excelsior, con la presenza del senatore Carlo Giovanardi, giunto direttamente dalla riunione dell'Ufficio di presidenza del partito, svoltasi in mattinata a Roma.

Tradizione, unione dei moderati, la vittoria a Gorizia e l'oculatezza nella spesa regionale: questi i punti di forza da cui prendere le mosse per restare in sella al governo della Regione.

L'appuntamento si è aperto con un lunghissimo intervento del consigliere regionale Bruno Marini, che ha chiamato a raccolta l'elettorato triestino mettendo al primo posto lo sviluppo economico della città, senza escludere di rispolverare il progetto del rigassificatore, a cui si era opposto otto anni addietro. L'unità dei moderati in Regione è stato un altro cavallo di battaglia del suo discorso, senza trascurare l'ala cattolica del centro destra, a cui ha ricordato la recente posizione del Consiglio comunale sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Molte lodi per Angelino Alfano, velate critiche a Silvio Berlusconi, neanche troppo velate per l'ex candidato sindaco di Trieste Roberto Antonione.

Renzo Tondo ha puntato forte sulla riduzione del deficit regionale, passato da 1 milione 600 mila euro ad un milione. Non ha nascosto la difficoltà del momento ma ha rivendicato la forza di carattere "della nostra gente", e con carnico realismo ha citato un proverbio locale secondo cui ciascuno è capace di spingere un carretto che va in discesa. "Noi saremo capaci di farlo in salita".

Giovanardi si è detto soddisfatto dell'Ufficio di presidenza del Pdl, che a suo parere è stato molto positivo. Anche qui - ha riferito il senatore - è emersa la coesione e l'unità di un Pdl che fa piazza pulita di "spezzatini" e liste varie "di cui favoleggiavano alcuni giornali".

 

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